Sutera, i Lamentatori a scuola

Sabato 20 marzo, in prossimità dei riti della Settimana Santa, gli alunni della scuola primaria e secondaria di Sutera hanno avuto la possibilità di un confronto fra le varie tradizioni religiose dei tre paesi del Vallone.
Gli ospiti sono stati accolti dal Dirigente dell'Istituto Comprensivo di Campofranco, dott.ssa Carolina Taibi, che ha apprezzato il modo in cui i giovani hanno riconosciuto ed accettato il patrimonio religioso della settimana santa entrando nelle confraternite, cantando davanti ai sepolcri, intorno all'urna del Cristo morto e al simulacro di sua madre, l'Addolorata. Ci hanno raccontato che l'ingresso dei giovani nei gruppi dei lamentatori risale agli ultimi dieci/quindici anni, ha seguito modalità diverse ed anche superato qualche difficoltà.
Hanno iniziato i ragazzi della scuola recitando in dialetto due preghiere della settimana santa, seguiti dai lamentatori della confraternita Maria SS.ma dei Miracoli di Mussomeli che indossavano i caratteristici abitini blu con l'emblema in oro della Madonna. Sebastiano Lo Conte ha spiegato la funzione della tromba e del tamburo che ogni tanto interrompono le melodie e proceduto subito, col gruppo, al canto della prima parte, chiamata "l'accurdata". La melodia ha raccontato in latino la passione del Cristo e il dolore della Madonna, seguendo fedelmente la liturgia ufficiale della chiesa. Prima e secunna vuci, basso e falsetto hanno intrecciato complessi accordi polifonici, ora dolci ora struggenti, di ascendenza, ci hanno detto gli ospiti, arabonormanna.
Il canto dei lamentatori di Milena era invece in dialetto siciliano. Gli eventi della passione sono distribuiti in ottave durante tutto l'arco della settimana santa dando libero sfogo al dolore umano di tutte le madri e di tutti i figli che vanno a morire. L'intonazione è tristissima e piuttosto complessa. Ascoltata più volte, ad ogni ritorno di melodia si scoprono sonorità nuove.
Hanno chiuso, infine, la mattinata i giovani lamentatori di Sutera, che ormai da tre anni accompagnano l'urna con il tradizionale "Chianci, chianci Maria". La gente fa proprio il dolore della Madre che va a cercare il Figlio in ogni posto e prega senza stancarsi tutti i protagonisti della passione, dal fabbro a San Giovanni, per interrompere in qualche punto la catena degli eventi che porta alla crocifissione. I giovani lamentatori di Sutera, al loro primo confronto con altre realtà musicali, sono anche impegnati a ricostruire tutte le parti del canto, che doveva essere in antico più lungo.
La manifestazione ha permesso ad alunni e professori di rendersi conto della ricchezza e diversità delle tradizioni musicali religiose di un territorio tutto sommato piccolo e, comunque, profondamente radicate e sentite con orgoglio.
Desideriamo ringraziare i nostri amici ed ospiti ricordando i loro nomi ed i rispettivi compiti all'interno dei lamenti.
Gruppo lamentatori della Confraternita Maria SS.ma dei Miracoli.
Prima vuci: Lo Conte Sebastiano.
Secunna vuci: Mingoia Salvuccio, Sorce Giuseppe, Collura Gaetano, Amico Giuseppe (che fa anche da prima vuci).
Basso: Canalella Salvatore, Navarra Giuseppe, Bavado Loreto.
Falsetto: Scaduto Livio, Bonfante Francesco. E' venuto a cantare a scuola anche Sorce Daniele.
Tromba, Mingoia Roberto; tamburo, Paolo Mistretta, Luigi Favata, Sorce Giovanni.
Gruppo lamentatori Milena.
Prima vuci: Buttaci Giuseppe, Canalella Carmelo, Carlino Gero, Falcone Piero, Garlisi Salvatore, Ingrao Carmelo, Mattina Giovanni.
Secunna vuci: Saldì Luigi, Scozzaro Salvatore.
Gruppo lamentatori Sutera.
Prima vuci: Lo Bue Francesco.
Secunna vuci: Mattina Carmelo, Buttaci Paolo, Pardi Paolino, Collura Salvatore, Collura Giuseppe, Pardi Mattia, Buttaci Gianfranco, Maniscalco Mario.
Mario Tona



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