Tradizioni popolari religiose

La Settimana Santa a Montedoro

Per i montedoresi pensare alla Settimana Santa significa, principalmente, andare con la memoria alla Domenica delle Palme con la Benedizione delle palme e dei rami d'ulivo, presso l'edicola del Santissimo Sacramento, ai piedi della stradella che conduce al Calvario, fatta costruire in memoria di Salvatore Cammarata di Carmelo, nato a Montedoro il 2.2.1947 ed emigrato con la famiglia in USA, caduto nella Guerra del Vietnam il 4.2.1967. Possiamo dire un sacrario dove si intrecciano fede, devozione, tradizione, emigrazione e ricordo delle vittime della guerra associate alla passione e morte di Gesù. Processione per le vie del paese, arrivo in chiesa, portone chiuso: il canto del "Gloria" del coro all'interno ed il triplice bussare di un "fratello".
Il Giovedì Santo c'è "la Tavula". Dopo la celebrazione della Messa in Coena Domini con la lavanda dei piedi ai"fratelli", da parecchi anni, nel Salone c'è una Tavola imbandita con pane "scanato", finocchi, arance, una pecorella di zucchero colorato, vassoi con frutta secca: mandorle, ceci, nocciole, noci; biscotti"nzuccarati", cioccolatini e confetti che, ogni"fratello", dopo la benedizione del sacerdote, raccoglie in una "truscia", ancora prima chiamata"rizzimeddra": Lombardo Calogero, Alaimo Angelo, Falcone Salvatore, Puma Calogero, Carlotta Samuele, Tamburrino Achille,Nicosia Giuseppe, Duminuco Davide, Emilcare Alessandro, Bellavia Ignazio. Il coro dei lamentatori esegue il Pange lingua ed il Giuda. Infine, i "fratelli" bevono un bicchiere di vino e agli astanti vengono distribuiti tocchettini di pane "scanato" benedetto.
Il Venerdì Santo è il giorno forte di tutte le manifestazioni. Una processione, intorno alle 15, parte dalla chiesa con due trombe:Salamone Salvatore e Milazzo Rosario, ed un grande tamburo suonato da un forestiere,il primo gruppo di lamentatori: Randazzo Angelo, Marranca Alessandro, Randazzo Angelo j. Randazzo Marco, Milazzo Rosario, Milazzo Ivano, Gatì Ivan, Schifano Giuseppe, Puma Faustino; i "fratelli" in due file laterali con la caratteristica divisa costituita da un camice bianco, la mozzetta rossa ed il medaglione della exconfraternita del Santissimo Sacramento. Il Parroco e l'urna col Cristo portata a spalla da un gruppo di giovani, percorre la piazza Umberto e la via Cavour dove si incontra con l'altra processione della Madonna Addolorata portata a spalla dagli exminatori, preceduta dal viceparroco don Salvatore Falzone, dalle"Virgineddri":Salvo Vanila, Galante Noemi, Milazzo Licia, Salamone Elisa, Bufalino Federica, Bufalino, Salvo e Nugara e dal secondo gruppo di lamentatori: Randazzo Rosario, Randazzo Salvatore, Randazzo Calogero, Milazzo Giovanni e Milazzo Giuseppe, Alba Salvatore, che eseguono "le parti" in origine in latino, in siciliano ed in lingua italiana con una polivocalità caratteristica, oggetto di studio da parte degli etnomusicologi. Formatasi una sola processione si procede, fino al Calvario, al suono delle trombe, del "tammurinu" ed il canto dei lamentatori. Il Cristo viene messo in croce e, di seguito, c'è l'omaggio dei fedeli e di tutti quelli che faranno"lu viaggiu",mentre l'Addolorata viene collocata nel pianoterra dove le donne recitano il Rosario. Alle ore 20 muove, sempre dalla chiesa, una processione, accompagnata dal canto dei lamentatori, fino al Calvario, dove avviene la "Scinnenza" ed il Cristo viene deposto nell'Urna mentre le donne lo cospargono di profumi. Lentamente la processione fa il percorso di ritorno in chiesa, sempre al canto dei lamentatori, con l'esecuzione finale di Voi che versate lacrime,dopo una breve riflessione sulla Crocifissione del sacerdote. Nella mattinata della Domenica di Pasqua nella Piazza Umberto c'è"lu ncuantru" tra Gesù risorto, che viene posizionato a sud e la Madonna che viene posizionata a nord, nascosti da due teli.Il San Giovanni(Ruffino Salvatore) fa tre "viaggi" dall'una all'altra statua e, poi, avviene "lu ncuantru", mentre la banda musicale di Montedoro suona delle belle marce. Si fanno dare tre baci alle due statue,quella della Madonna portata da donne, tra gli applausi della gente, e, poi, una processione muove fino in chiesa, percorrendo le vie dei santi, dove verrà celebrata la Santa Messa. Alla fine della Messa la Madonna di Pasqua, portata da donne, viene accompagnata nella famiglia Sciandra-Duminuco erede di un antico legato tra il suono della banda musicale.

Lillo Paruzzo



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