Dagli USA a Montedoro, che non si dimentica mai
Angelo Costanzo
A Montedoro, alla metà del mese di Luglio, è venuto dagli Usa, e precisamente da Columbus in Ohio, Angelo Costanzo figlio di Raffaele che vive a Detroit e nipote di Angelo, nato a Montedoro, che abitava a Pittston Pa con il bisnonno Vincenzo emigrati da Montedoro nel 1910. Il bisnonno Vincenzo per tanti anni ha lavorato nelle miniere di carbone avendo "lasciato" il paese dove lavorava nelle miniere di zolfo di Gottazze e di Gibellini. Il padre di Angelo, Raffaele, nato nel 1943, ha i fratelli: Vincenzo, Nicolà, Giuseppina e Maria che parlano il siciliano. Un ritorno alle radici potrebbe essere quello di Angelo di venire a vedere il paese di suo nonno e del suo bisnonno! Ma c'è qualcosa di più. Angelo, di anni 27, si è laureato all'Università di San Diego di California in linguistica ed ora, all'università di Columbus, dove insegna, sta realizzando il dottorato di ricerca con una tesi sul dialetto siciliano e precisamente sulla modalità delle coniugazioni dei verbi. Naturalmente, come ogni buon americano, spesso lavora, di buon mattino, in un ristorante per poi potere fare dei lunghi viaggi all'estero per motivi di studio.
"Nel 2005 ho fatto la mia prima visita alla Sicilia, ma a Montedoro sono stato solo per 24 ore. Ho visitato Palermo, Agrigento, Siracusa, Caltanissetta, Catania, Taormina e ho sentito il fascino dell'isola che avevo conosciuto attraverso i libri, i film, e racconti dei miei parenti. Montedoro è una piccola città ma ha una storia più antica della stessa America.
Vedere i luoghi, i paesaggi, i colori e le forme, le strade e molte case dove sono nati i miei antenati e come conoscerli, sentirmeli intorno ed è la sensazione che ho camminando per le strade del paese: tutto questo è bello!"
Durante i lunghi colloqui nei quali gli leggevo delle poesie siciliane di autori locali, la Novena di Natale in siciliano di Montedoro per scoprire parole e verbi, che lui registrava in delle schede predisposte per cogliere in modo particolare i tempi dei verbi adoperati nella parlata siciliana montedorese, spesso Angelo faceva dei raffronti con la lingua spagnola o con la lingua francese trovandovi delle significative assonanze e derivazioni ed esclamava: "il siciliano è una lingua ricca di storia, è straordinario!
Angelo è stato a Montedoro per tre settimane, poi si è recato in una città dell'Olanda per partecipare ad un Congresso Internazionale di linguistica, ha trascorso una settimana nel Kossovo ed un'ultima settimana in Macedonia sempre per delle indagini sui dialetti di quelle località, per fare, infine ritorno in USA nella sua Università di Columbus dove riunirà i suoi studi e le sue ricerche in un libro di prossima pubblicazione. Durante la sua permanenza a Montedoro Angelo ha avuto l'opportunità di conoscere James, con nonni montedoresi, appartenenti agli Sciandra, per parte di madre, e Giuseppe Piccillo, pittore, insieme ad altri amici che vivono in altri stati americani. Ci siamo salutati con un arrivederci.
Mario Campanella
Nel mese di Giugno è stato a Montedoro Mario Campanella con la moglie Caterina Keating di origine olandese, per qualche settimana, per rivedere il suo paese e i suoi parenti. Mario Campanella, nato a Montedoro il 28 Novembre del 1946, da Calogero e da Calogera Alfano, ha frequentato le scuole con i maestri Bruccoleri di S.Cataldo, Angela Tortorici, Alfonso Alfano e Calogero Salvo. Sin da ragazzo ha lavorato in campagna con suo padre quando nel 1958 è emigrata in America la sorella Onofria che aveva sposato Salvatore Milazzo. Nel 1966 Mario, insieme ai genitori e alle sorelle Maria, Carmelina e Gaetana, orsolina, sono partiti per Buffalo stabilendosi in questa città dove si trovano tanti altri compaesani. Mario, dapprima lavora in una fabbrica che faceva dei lavori per la ferrovia e dal 1981, a causa della chiusura della fabbrica, passa a lavorare nel settore dell'edilizia. Per la prima volta ritorna in paese, in occasione del matrimonio, nel 1972, con Caterina dalla quale nascono i figli: Calogero (Cialì), Calogera (Carola), Giovanni e Mario."E' bello ritornare in paese dopo tanti anni" e questo piacere Mario lo ha dimostrato in ccasione della festa di San Calogero, riprendendone tutte le fasi con la video-camera e il 19 partecipando al pellegrinaggio, organizzato dalla parrocchia, a Naro, insieme ad altri fedeli. Tutti i giorni di permanenza, in paese, i coniugi Campanella, hanno visitato, in lungo ed in largo, il paese e le zone più caratteristiche quali il Calvario, il Museo della zolfara "A. Petix", Pupiddru con l'Osservatorio, la Montagna con le piscine e l'edificio termale. Poi, mi ha detto," ho fatto vedere a mia moglie le campagne dove avevo lavorato da giovane, condividendo una grande gioia". In altri giorni ha visitato Caltanissetta e Palermo per avere dei ricordi completi della sua Sicilia.
Lillo Paruzzo
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