Un ricordo dell’on. Calogero Volpe nel centenario della nascita
Calogero Volpe, nasce a Montedoro il 15 Agosto del 1910, figlio di Salvatore e di Salvatrice Salvo, dopo le scuole elementari nel suo paese, studia all'Istituto Don Bosco di Via Sampolo di Palermo, al Liceo Umberto e, quindi, all'Università dove consegue la laurea in medicina e chirurgia nel 1935. Si specializza, all'Università di Torino, in Ostetricia e Ginecologia e, di seguito, all'Università di Roma, in Radiologia. Esercita la professione di medico a Montedoro, Mussomeli, Sutera e Villalba.
Nel 1943 è tra i fondatori, a Caltanissetta, della Democrazia Cristiana, insieme a Salvatore Aldisio, Giuseppe Alessi, avv. Francesco Spataro, geom. Luigi Assennato, cav. Giuseppe Benintendi, cav. Incardona, avv. Cammarata, avv. Martino Russo Parrino. Nel 1946 Volpe viene eletto Deputato all'Assemblea Nazionale Costituente della Repubblica e, successivamente, alla Camera dei Deputati, per diverse legislature, fino alla sua morte.
Nel 1947 viene eletto Segretario Provinciale della Democrazia Cristiana e si adopera per la riapertura delle miniere di zolfo e l'assegnazione delle terre ai contadini della provincia. Per primo spinse il padre a cedere le terre del feudo Crocefia di 600 ettari alla Cooperativa San Giuseppe di Montedoro. In tre anni alle cooperative bianche della provincia vennero assegnati 6425 ettari di terreno. Nel 1949 l'on. Calogero Volpe, fu nominato dal Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, su proposta di Don Luigi Sturzo, Presidente dell'Ente Zolfi Italiani. Fece costruire le case per gli zolfatai in tutti i paesi zolfiferi: Lercara Friddi, Campofranco, Casteltermini, Montedoro, Serradifalco, San Cataldo, Racalmuto, Sommatino, Favara, Villarosa, il Villaggio Santa Barbara a Caltanissetta e il Villaggio Mosè ad Agrigento. Fece istituire le colonie per i figli dei minatori ad Aidone, Sciacca, Terrasini. Fu relatore e primo firmatario, tra l'altro, della Legge per il riconoscimento, come malattia professionale, della anchilostomiasi dei minatori, che attribuì, ai lavoratori delle miniere, doverose e cospicue pensioni.
Nel 1960, l'on. Calogero Volpe viene nominato Sottosegretario di Stato al Ministero dei Trasporti e, successivamente, al Ministero della Sanità e al Ministero delle Poste e Telecomunicazioni fino al 1970. E' stato sindaco di Montedoro dal 1964 al 1975. Per la sua Montedoro fece realizzare le reti stradali, fognanti ed idriche; l'illuminazione con lampade a vapore di Mercurio(assieme a Calascibetta il primo paese della Sicilia); la costruzione degli edifici pubblici della scuola elementare, della scuola media, del Municipio, dell'Ufficio Postale(il primo della provincia), dell'Ambulatorio comunale, del Macello, del Campo sportivo, dell'Istituto San Giuseppe, ecc. Il suo interessamento si è esteso a tutti i comuni della provincia per la realizzazione delle opere pubbliche: in particolare si vuole citare il grandioso Ospedale Civile Sant'Elia di Caltanissetta.
Il 3 Agosto 1976, colto da infarto, muore a Roma e, per suo desiderio, la sua salma dimora nel cimitero del suo paese.
Diversi comuni hanno intitolato, all'On. Calogero Volpe, delle vie in sua memoria. Anche a Montedoro, nel 2001, un Comitato di cittadini ha raccolto le firme di 650 montedoresi perchè fosse intitolata una piazzetta al suo nome, ma a tutt'oggi non è stato fatto nulla.
Nel centenario della nascita dell'On. Calogero Volpe si ricordano alcuni giudizi:
Il Presidente della Camera Oscar Luigi Scalfaro, poi Presidente della Repubblica, nella Commemorazione ufficiale, tra l'altro, disse:” Questi elenchi di cariche di responsabilità si presentano quasi un arido succedersi di impegni e compiti, come un indice morto di una pratica che è passata agli atti. Ma ciò che ancora dà vita a tutto questo è la passione dell'uomo che quelle responsabilità ha incarnato; gli ideali che, amati e vissuti gli hanno dato forza, pazienza, perseveranza nelle alterne vicende della vita politica, nelle dolorose incomprensioni, nella umiltà essenziale per salire e scendere le scale della responsabilità e del potere. Rimane la ricchezza dei rapporti umani con gli elettori che gli hanno dato fiducia, i più poveri ed i più bisognosi che gli furono cari; rimane di Calogero Volpe la fedeltà incondizionata agli ideali che amò senza riserva e senza calcoli.”
Il senatore Mario Arnone, del PCI, nella Commemorazione, nella Sala Consiliare del Municipio di Caltanissetta, tra l'altro, disse:” Calogero Volpe fu una figura importante, una figura che svolgeva la sua funzione rivolgendosi ad uno Stato spesso dimentico dei diritti del Meridione, con forza, autorità, tenacia e prestigio.”
Il sindaco di Montedoro, Federico Messana, in una lettera del 28 settembre 2001, tra l'altro scrisse:
- “che si è concordi con la considerazione ovvia che l'On. Volpe è stato di gran lunga il personaggio politico più importante della storia del nostro paese, per le cariche di grande prestigio ricoperte a livello locale e, soprattutto, a livello nazionale (fin dalla Costituente deputato e tante volte Sottosegretario);
- che si ha perfetta consapevolezza dell'importanza dell'attività politica svolta dall'On. Volpe e di quanto profondamente essa abbia inciso, contribuendo a determinarne i tratti più salienti sotto il profilo economico, sociale, del costume, nella vita della nostra comunità, della provincia e della Sicilia.”
“Quando la memoria delle generazioni si affievolisce la comunità patisce i disagi che insorgono nello sradicamento collettivo”.
Lillo Paruzzo
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