Nota di Psicologia
Le dinamiche nelle relazioni interpersonali


Pubblichiamo una sintesi delle conclusioni della tesi di laurea della giovane Erica Baldone su un interessante argomento di sempre di attualità “L’attaccamento al caregivar, ai pari e al partner”.
Gli individui costruiscono le proprie relazioni interpersonali ed amorose sulla base delle prime esperienze di attaccamento con il caregiver. Infatti, le relazioni con il caregiver nel corso dell’infanzia sono fondamentali per la costruzione del legame di attaccamento.
Progressivamente, nel corso dell’adolescenza, l’individuo evolve dallo stato di colui che riceve cure dai genitori, a colui che rivolge le proprie attenzioni ai pari e poi al partner. L’adolescente sviluppa progressivamente una maggiore autonomia che gli consente di non dover più contare in maniera sostanziale sul supporto dei genitori che potranno essere sostituiti da altri individui come ad esempio gli amici o il partner . Partendo da queste considerazioni, la ricerca ha preso avvio dal presupposto che l’attaccamento sia duraturo nel corso del ciclo di vita grazie ai modelli operativi interni che ne assicurano la stabilità e che gli individui tendano ad utilizzare con il partner le stesse strategie di attaccamento avute con il caregiver.
L’obiettivo della ricerca è stato quello di mettere in relazione l’attaccamento al caregiver, l’attaccamento nelle relazioni interpersonali e l’attaccamento al partner. Si ipotizza che nelle relazioni interpersonali, e soprattutto nelle relazioni di coppia, gli individui mettano in atto le stesse strategie di attaccamento che hanno con il loro caregiver. I dati rilevati mettono in evidenza come alcune delle dimensioni esaminate si configurino in maniera diversa nelle femmine e nei maschi. Se per quanto riguarda l’attaccamento alla madre non sono emerse differenze significative, lo stesso non accade per i modelli operativi di sé e degli altri: le femmine possiedono modelli più negativi di sé rispetto ai maschi. Le femmine, inoltre, nelle relazioni amorose mostrano livelli di ansia più alti e livelli di vicinanza più bassi rispetto ai maschi. I maschi hanno uno stile di attaccamento più sicuro rispetto alle femmine, mentre le femmine hanno uno stile di attaccamento più ansioso-ambivalente rispetto ai maschi.
L’analisi delle relazioni tra le variabili non hanno evidenziato differenze di genere.
Per quanto riguarda la relazione tra le dimensioni sottostanti l’attaccamento alla madre e le dimensioni sottostanti l’attaccamento nella coppia, emerge come più nella relazione con il genitore è presente collera, più un soggetto è ansioso nella relazione di coppia; inoltre, più l’adolescente percepisce la propria madre come emotivamente disponibile, maggiore è la vicinanza che questi vive nelle relazioni sentimentali. Per quanto riguarda la relazione tra i modelli di sé e degli altri nelle relazioni interpersonali e le dimensioni sottostanti l’attaccamento alla madre, emerge come più il genitore è percepito come responsivo nei confronti del figlio, più questi ha un modello positivo di sé; inoltre, più questi si mostra attento ai bisogni ed ai sentimenti del caregiver, meno il suo modello di sé è negativo. Per quanto riguarda la relazione tra i modelli di sé e degli altri e le dimensioni dell’attaccamento nella coppia, emerge come più i soggetti hanno un modello negativo di sé nelle relazioni con i pari, più sono ansiosi e meno sono dipendenti nelle relazioni di coppia; modelli negativi degli altri nelle relazioni interpersonali sono invece legati a minori livelli di dipendenza e di vicinanza nelle relazioni di coppia e a maggiori livelli di ansia. Al contrario, più gli adolescenti hanno un modello positivo degli altri nelle relazioni con i pari, più sono vicini al partner. Le correlazioni tra gli stili di attaccamento nella coppia e i modelli di sé e degli altri, mostrano come più il soggetto ha un modello negativo di sé e degli altri nelle relazioni interpersonali, meno l’attaccamento al partner è evitante e più è ansioso- ambivalente.
Infine, dalla correlazione tra gli stili di attaccamento nella coppia e le dimensioni di attaccamento alla madre è emerso come, più è il livello di rabbia nei confronti della madre, meno il soggetto ha un attaccamento evitante nella coppia; inoltre, maggiore è l’ansia nei confronti della madre, più il soggetto ha un attaccamento ansioso ambivalente nella coppia.
I dati rilevati risultano concordi con le ipotesi teoriche di riferimento (Bartholomew, 1990; Bowlby, 1969; 1973; Collins, Read, 1994; Hazan, Shaver, 1987; Main; Kaplan, Cassidy, 1985).

Erica Baldone


Ritorna alla Home Page