La serata del 14 maggio, a
Montedoro, al Museo della zolfara, è stata interamente incentrata sul tema
della follia ed ha avuto quale obiettivo principale quello di stimolare una
riflessione su una tematica alquanto “difficile” e della quale spesso si parla
per “pregiudizi”. A partire da una
presentazione di Giovanni Duminuco sul tema della follia, dal mito alla
storia, si è poi passati al monologo teatrale del prof. Sebastiano Maurizio
Alaimo, intitolato “Quattro parole a quattro mosche”, del quale Duminuco ha curato la postfazione.
Nel corso della serata è
stato inoltre presentato il volume "Il tocco degli Dei. Genio, follia e
schizofrenia: processi mentali divergenti” , scritto dal prof. Giovanni
Duminuco e dal prof. Sebastiano Maurizio Alaimo, nel quale il tema della follia
viene affrontato secondo diverse prospettive.
Sebastiano Maurizio Alaimo è
nato nel
psicologia clinica e psicoterapia. È docente presso Scuole di specializzazione
in psicoterapia e presso Corsi di perfezionamento per psicologi e medici. Ha
pubblicato svariati articoli scientifici e diversi manuali e saggi tra i quali:
Le Storie della Mente (2004), Dal sintomo ai processi (con Scrimali e Grasso,
2007), Quattro parole a quattro mosche (2011), Mente e Logos (con Duminuco,
Giovanni Duminuco (1980), di
Calogero, è docente in discipline psicologiche e sociologiche. Laureato “cum
laude” in Filosofia, nel 2007 si è specializzato in Bioetica presso l’Istituto
di Studi Bioetici “S. Privitera” di Palermo; nello stesso Istituto è oggi
membro del Comitato di Redazione di “Bio-ethos, rivista di bioetica, morale
della persona e medical humanities”. Dal 2010 svolge attività di ricerca sulla
Neurofilosofia presso l’I.S.P.E.M., Istituto Scientifico di Psicologia “Edgar
Morin” di Caltanissetta, dove è componente del gruppo permanente di studio
sull’Epistemologia della Complessità. Cura e dirige il portale italiano sulla
neurofilosofia. Ha pubblicato diversi articoli su riviste scientifiche e i
volumi Bioetica del crepuscolo (2011), Mente e Logos (con Alaimo, 2011).
L.P.