Tradizioni
a Montedoro
La
novena di Natale
Une delle feste religiose che hanno una lunga
tradizione nelle nostre comunità e nelle singole famiglie è il Natale di Gesù.
Negli ultimi cinquant’anni, certamente, è stata trasformata in grande occasione
consumistica a qualsiasi livello: le amministrazioni comunali addobbano le
piazze e le vie principali con luminarie fantasiose, alberi di Natale e
Capanna, concerti musicali, mostre, cenoni, tombolate,ecc. I negozi di tutti i
generi, i centri commerciali sono ricchi di addobbi e ornamenti per vendere i
loro prodotti. Tutte le persone sono alla ricerca di acquisti e doni di ogni
genere per rendere gioiosa la festa non solo ai bambini. Forse quest’anno, a
causa della crisi economica, ci sarà un calo nelle vendite.
Fino al 1969 a Montedoro, in tante famiglie, per
devozione, per promessa, si cantava la Novena in siciliano alla quale venivano invitate
delle donne, per lo più anziane, che sapevano a memoria le strofe di ogni sera.
Alcune “cantrici” venivano invitate, in diverse novene, in orari diversi. La
famiglia, in un piano terra, realizzava un altarino con un quadro della Sacra
Famiglia oppure un Gesù Bambino di cera. Come sfondo: un lenzuolo bianco
adornato dalla “sparacogna”(asparagus) ai lati, qualcuno con “la murtiddra”, rametti
di mirtillo, e da arance e mandarini, con qualche fiocco di cotone per imitare
la neve, e, poi, ceri, candele, fiori e piante ornamentali, a volte, prestate
dalle vicine di casa. Partecipavano alla novena bambini e donne di età diversa.
Nove sestine per nove sere narrano il racconto evangelico del Natale calato
nella realtà di un paese siciliano di oltre cento anni addietro con i suoi
personaggi, il modo di pensare, le abitudini, le parole, le espressioni tipiche
siciliane. Finita la Novena
si cantava la litania dei santi in latino che subiva il naturale adattamento
alla parlata quotidiana. A conclusione della novena la padrona di casa offriva
ai partecipanti ceci abbrustoliti, purciddrati, rosolio e vino. Le più antiche
notizie sulla Novena di Natale a Montedoro si hanno nel libro di Luisa Hamilton
Caico del 1910, intitolato Vicende e costumi siciliani, dove il testo della
Novena è in lingua inglese e, tra l’altro, è scritto:”L’intero poemetto pervaso
dal calore di quello stesso semplice e toccante affetto così caratteristico
dell’animo siciliano. Tradurre il lungo canto della novena dal siciliano
all’italiano fu forse più difficile che tradurlo in inglese, così ricco è il
dialetto di espressioni tipiche e di diminuitivi che non trovano riscontro in
nessun’altra lingua, e spesso una parola, colorita immagine di un mondo,
diventa priva di senso se tradotta.”
L’arciprete
Mons. Angelo Rizzo, nel 1969, fece stampare un libretto con tutte le strofe
della novena in siciliano che è una delle più complete della Sicilia, e diede
l’avvio alla Novena in chiesa, la sera, con una buona partecipazione giovanile.
Dopo aver cantato le parti della Novena(è bello vedere quasi tutti i fedeli
leggere il proprio libretto), il sacerdote proclama brani della Bibbia che si
riferiscono alla nascita di Gesù, quindi, si canta la litania dei santi in
latino, seguita da Diu ti salve Regina, La Matri Santa e i canti
della benedizione eucaristica. Dopo la benedizione con l’ostensorio, a
conclusione, si canta Celeste pargolo, scritta e musicata da Don Giovanni
Tulumello, vicario di Montedoro, fino al 1915. Lentamente, negli anni, le
novene nelle famiglie sono diminuite e ne vengono preparate solo alcune come
promessa o voto alla Sacra Famiglia. Dal 2003 un gruppo di fedeli, con l’accompagnamento
musicale, cantando inni natalizi, dalla chiesa raggiunge una per sera, le edicole del paese, addobbate per l’occasione,
dove vengono somministrati legumi caldi o abbrustoliti e vino. Dopo la Messa di Mezzanotte della
notte di Natale una statuina del Bambino Gesù viene portato in processione, al
canto di inni natalizi, dal sacerdote celebrante, alla Capanna costruita nella
piazza illuminata, dove, già si trovano le statue di Maria e Giuseppe. La
capanna del Natale, con i suoi personaggi principali, potrà essere
ammirata fino all’Epifania, quando, il
Bambino Gesù verrà riportato in chiesa, in processione, nel pomeriggio, con
tanti bambini vestiti da re magi. Prima della Santa Messa c’è la premiazione
del Concorso Il Presepe in famiglia organizzato dalla Pro loco in
collaborazione con la
Parrocchia.