Sutera, 14a edizione Presepe vivente

E’ stata la prima edizione dopo la scomparsa dell’arciprete Giuseppe Carruba, che lo aveva visto nascere ed amorevolmente accompagnato in tutti questi anni. La Kamicos, l’associazione che ha contribuito a creare per gestire al meglio l’organizzazione del presepe nelle varie fasi preparatorie, di svolgimento e successive, ha posto una sua bella foto sorridente nella sala delle riunioni che padre Francesco le ha destinato accanto alla chiesa madre.

Il presepe infatti comincia già a novembre con una serie di riunioni per capire quali sono i finanziamenti, la logistica dei rifornimenti e delle pulizie, i soci ed i volontari disposti a partecipare, quali animali da portare e dove alloggiarli, le case a disposizione, le riparazioni e gli addobbi nelle strade, in modo da rendere accogliente il quartiere Rabato, cornice naturale ed insostituibile per fare rivivere gli antichi mestieri e tradizioni. C’è una collaborazione attiva dell’amministrazione comunale, con una diversa distribuzione dei compiti, tra cui anche la pubblicità.

La pubblicità si svolge in varie forme. Oltre alle TV locali ed i giornali, i manifesti e le brochure, il supporto dell’ufficio turistico, c’è molto volontariato, ed anche fantasia. Quest’anno il presepe è stato messo anche su Facebook. Una seduta pubblicitaria è stata ospitata una domenica all’interno del Centro Commerciale La Fornace, presso cui è stato allocato un banner del presepe per tutta la durata della manifestazione natalizia.

La prima novità è stata l’apertura anticipata alle scuole, che hanno avuto la possibilità di visitarlo il 16 dicembre. Sono stati accolti dalle musiche dei due gruppi di cantori che si sono alternati tra mattina e pomeriggio: i cantori storici guidati da Salvatore Ingrascì ed il nuovo gruppo guidato da Mimmo Ingrascì. Sono venuti pulman di alunni dalla provincia di Palermo, Palma Montechiaro, Mussomeli e San Cataldo. E’ un primo esperimento che sarà ripetuto e potenziato anche il prossimo anno. 

Le date del presepe vivente sono state quelle del 24 dicembre, il momento squisitamente religioso, del 25 – 26 -27 – 28 e  poi, a seguire, il 5 - 6 – 7 e 8 gennaio 2012.

Tali date sono state comunicate un paio di mesi prima e diffuse con largo anticipo su internet, mentre l’ufficio turistico le trasmetteva alle agenzie di viaggio che hanno avuto la possibilità di proporre per tempo pacchetti turistici ad una clientela più vasta. C’è stata una media di circa 10 pulman al giorno e quindi, complessivamente, una ottantina di arrivi e, probabilmente, un numero di auto minore. Il vantaggio è anche quello di riuscire a programmare meglio la logistica; hanno funzionato bene le navette di collegamento tra il luogo di arrivo dei pulman e l’ingresso. Inoltre l’organizzazione ha cercato di ridurre le spese di funzionamento, anche perché i contributi sono ridotti al lumicino. Sono stati acquistati quasi diecimila biglietti, qualcosa in meno rispetto all’anno scorso, probabilmente per la crisi, ma anche in modo particolare per il clima freddissimo e piovoso che ha accompagnato le giornate di gennaio.

Quelli che sono venuti sono rimasti molto entusiasti per l’accoglienza, le musiche natalizie e folcloristiche, il cantastorie, e le postazioni curate nei minimi particolari che hanno permesso agli anziani di rivivere antichi momenti della loro vita ed ai giovani di fare un salto nel passato e confrontarlo con la vita, e le comodità, del presente. Le postazioni, oltre cinquanta, erano piene di figuranti, più dell’anno scorso, e al loro interno si respirava una atmosfera di entusiasmo e grande collaborazione. Il direttivo della Kamicos, composto dal presidente Nicolò Grizzanti e da Gero Collura, Valentina Nicoletta Di franco, Maria Salamone e Salvatore Valenza, hanno ringraziato soci e partecipanti alla Pineta di Franco Sciarratta il 20 gennaio 2012.

Mario Tona