Ricordo
di Salvatore Sorce
Potersi addormentare quando si è stanchi e lasciar cadere un peso trascinato per lungo tempo. Questo è una cosa meravigliosa (Hermann Hesse).
Il 21 febbraio 2012 Salvatore Sorce ci ha lasciati. Era nato a Sutera il 28 giugno 1938 ed a 19 anni ha passato la frontiera tedesca stabilendosi a Dillingen, dove ha cominciato a lavorare e dove è tornato definitivamente, dopo una breve esperienza di vita a Milano. Dillingen e Sutera sono le sue due patrie, perché egli le ha amate intensamente e si è speso con entusiasmo per tutta la vita a renderle più vicine, accompagnando molti cittadini della Saar in visita a Sutera, in varie riprese, e tanti suteresi in Saarland.
L’attaccamento alla sua terra di origine
l’ha dimostrato partecipando alla vita della Giovani Italia, alle associazioni
italiane nella regione, lavorando per radicare il culto di San Paolino in
Germania attraverso l’arrivo a Dillingen di una statua del Santo Vescovo di
Nola e far nascere con altri il comitato per i suoi festeggiamenti la prima
domenica di maggio. Ed ha anche lavorato tantissimo nel gruppo che ha fatto
conoscere ed amare Sutera agli abitanti di Dillingen fino a quando nel 1993 il
sindaco Leonardy è venuto con una delegazione comunale ed è maturato, nel
2003, il gemellaggio ufficiale tra le due città e si è costituito un
Comitato per rendere più stretto e continuo il rapporto.
Il suo matrimonio con Franca, del 1965, è stato felice, di perfetto accordo, benedetto dall’arrivo di due figlioli, Paolo e Giuseppina, ed una nipote, Giuliana, che si è laureata in America, continua a studiare, e si sente cittadina del mondo.
Ora riposa, dopo una vita piena di soddisfazioni familiari e che ha visto realizzati molti dei suoi sogni. Questi restano. Le spine, col tempo, si dimenticano.
I familiari ringraziano quanti hanno partecipato al loro dolore e lo raccomandano alle loro preghiere.