MONTEDORO. Grande tristezza ha suscitato, a Montedoro, la morte improvvisa, di Simone Guasto, giovane di 18 anni, a San Gillio (TO), dove vivono diverse famiglie originarie del paese.

Simone Guasto, figlio unico di Francesco e di Irene Bramante, era nato a Giaveno il 21 dicembre del 1993, abitava a San Gillio con la sua famiglia, così come altri parenti e i nonni Faustino Guasto e Francesca Alaimo che ha scritto, nel 2008, la storia della famiglia Guasto, presente a Montedoro sin dalla fondazione nel 1635. Una famiglia che, nei secoli, ha lavorato nella produzione del gesso, molto usato, nei tempi passati, nel settore delle costruzioni. Faustino Guasto e Francesca Alaimo sono emigrati a San Gillio nel 1963, a causa della crisi del mercato del gesso dovuta all’introduzione del cemento nelle opere murarie.

Simone era cresciuto in un ambiente sereno, con un fisico molto robusto, faceva parte del Gruppo Scout della parrocchia e della squadra di Rugby, sviluppando lo spirito di squadra, la disponibilità nei confronti degli altri e la gioia per la vita. Frequentava la Scuola di grafica pubblicitaria di Torino con una prospettiva di vita e di lavoro, molto buona, per una professione rispondente al mercato di lavoro dei nostri tempi. Simone era un giovane buono, generoso, sempre allegro che si faceva voler bene da tutti.

Il 13 aprile u.s. Simone ha detto che voleva riposare e non voleva essere disturbato. La mamma, dall’altra stanza, sente uno strano rumore, accorre, chiama i soccorsi, ma non c’è stato nulla da fare:Simone era spirato lasciando i familiari, i parenti e gli amici nella più grande costernazione. Assunta Guasto, cugina del padre, abitante a Montedoro, ha detto:” Simone mi mancherà tantissimo, ma resterà sempre vivo nel mio cuore, come in quello di quanti lo hanno conosciuto.” Al dolore dei tanti parenti e alle condoglianze degli amici si associa “La Voce di Campofranco” che annovera la nonna Francesca Alaimo tra i più fedeli abbonati.

Lillo Paruzzo