La Casa Sicilia a Grugliasco
La Casa Sicilia è una associazione culturale senza scopo di
lucro nata quattro anni fa a Grugliasco, in provincia di Torino, con
sede in via Martin Luther King presso la Pro Loco della città.
Era l’esigenza di riunirsi insieme, periodicamente, da parte di
tanti siciliani ben inseriti nel tessuto produttivo della regione ed
animati dal desiderio di mettere a disposizione del territorio in cui
vivono le loro capacità ed esperienze personali.
Come amano spesso ricordare, “condividere la provenienza serve a
comprendere le persone del luogo in cui si vive, al fine di rafforzare
il legame che ognuno ha con la propria terra” ; ed anche a
raccontare e valorizzare una Sicilia diversa, migliore di quella
presente nelle cronache degli sprechi e della corruzione; infine ad
intessere rapporti con altre realtà territoriali regionali ed
internazionali.
Si spostano spesso nelle scuole proponendo mostre, dibattitti, filmati,
coinvolgendo attivamente gli studenti, bandendo anche dei concorsi a
premi per i lavori migliori. Hanno cominciato nel 2009 organizzando
insieme a Cinemambiente di Torino un incontro con il filmaker nisseno
Luca Vullo, su un documentario socio antropologico, « dallo zolfo
al carbone », sul viaggio dei migranti siciliani in Belgio
(è stato il documentario italiano più premiato del 2008).
Ad Asti hanno presentato una mostra sulle miniere e lo sfruttamento
minorile dei carusi presso la biblioteca comunale San Secondo, mostra
riproposta anche alle scuole di Grugliasco, Rivoli, Collegno, Torino
ecc. e che ha suscitato un interesse attivo dei ragazzi, alternando
pannelli fotografici, documenti e filmati di registi come il già
ricordato Luca Vullo ed Antonio Bellia. Parallelamente
l’associazione espone anche molti oggetti usati nelle miniere,
prestati di volta in volta da ex minatori residenti in Piemonte. Il
ciclo infine viene spesso completato con una visita alla miniera di
talco di Pomaretto, la più grande d’Europa.
La loro attività si è allargata ad altre regioni,
stabilendo contatti con i lavoratori sardi del Sulcis che hanno vissuto
le stesse vicende dei minatori siciliani; sono stati a Carbonia ed a
loro volta hanno ospitato a Grugliasco, l’inverno scorso, due
loro rappresentanti, Fadda, Usai e Matteu.
Dopo le miniere, hanno cominciato a veicolare temi di attualità
riguardanti la lotta alla mafia, collaborando con l’associazione
Libera di don Ciotti. Passano da una discussione sullo sfruttamento
minorile di inizio Novecento a quello dei bambini di oggi in tutto il
mondo ad opera delle multinazionali. L’unità
d’Italia l’hanno commemorata insieme a Salvatore Savoia,
segreterario del Museo del Risorgimento di Palermo, ed a Gianni Oliva,
professore universitario di Torino.
Questo tipo di partecipazione dimostra la qualità delle
iniziative e la capacità dei soci ad intessere relazioni robuste
e significative.
Le manifestazioni vengono organizzate ovunque : può essere la
sala consiliare di Grugliasco (presentazione del libro di Salvatore
Pasqualetto, Un’altra storia) o il cineteatro di una scuola
cittadina (ad es., per la presentazione dei libri di Filippo Falcone,
scrittore siciliano).
Gli aiuti che ricevono riguardano soltanto le spese vive sostenute nell’allestimento delle iniziative.
I soci sono una ventina. Il presidente è Gianni Sanfilippo,
Franco Cutaia fa da cassiere, Silvia Bonfiglio funge da segretaria
insieme a Rosi Trumino, mentre Carlo Genco è il fotografo
ufficiale. Collaborano a vario titolo Salvatore Russo, Nicastro
Michelangelo, Giovanni Alaimo, Michele Sanfilippo, Lillo
Bordonaro. Salvatore Naso disegna le locandine, Salvatore
Ingrascì contatta gli sponsor.
Non sono molti. Ma movimentano molto.
Mario Tona