Marcia della legalità da Campofranco a Sutera, nel ricordo di Lillo Zucchetto

Uno scenario insolito, che ha visto alternarsi squarci di Campofranco a profili di Sutera,  ha fatto da sfondo ad un esuberante evento che è riuscito a far vibrare le corde della coscienza sociale e dell’impegno civile di tutti i suoi partecipanti: stiamo parlando del passaggio della Carovana delle Antimafie (promossa dalle associazioni Arci, Libera e Avviso Pubblico), che giorno 3 giugno ha fatto tappa proprio nell’entroterra nisseno, coinvolgendo le genti di tutto il vallone dell’Alto-Platani e lasciando semi di speranza e pace che i giovani del territorio vogliono far germogliare.
Infatti l’occasione fornita dal passaggio della Carovana ha posto le basi per la creazione di un progetto che coinvolga tutti nella diffusione della cultura della legalità. Con questo spirito i ragazzi di Sutera e Campofranco, avvalendosi del supporto delle associazioni Soter e Kairos, hanno proposto una simbolica “Marcia della Legalità” che idealmente legava i due comuni, ma più in generale, l’intero Vallone nell’adempimento di questo nobilissimo impegno.
La Marcia è partita da Campofranco; qui dei “ludo-bus” hanno aperto la manifestazione rendendo partecipi i giovanissimi presenti e  invitandoli all’adesione a numerosi giochi e balli, creando un’atmosfera semplice e diretta capace di lasciare il segno anche nel cuore dei più piccoli. Successivamente i rappresentanti delle associazioni locali e di quelle promotrici della Carovana, hanno voluto dare concretezza, in poche e sincere parole, alle idee e ai valori condivisi da tutti i presenti.
Pronti e via, un lungo corteo ha iniziato a snodarsi per le vie del paese per raggiungere Sutera ; tanti, davvero numerosi  i presenti, tra cui i rappresentanti delle amministrazioni del Vallone; bianche parole di libertà graffiavano il nero delle magliette, elaborate per l’occasione, che molti dei manifestanti indossavano: “ Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo”(P. Borsellino).
La marcia ha effettuato, tra le altre, una profonda, significativa e molto sentita sosta in Piazza Zucchetto, a Sutera; qui il corteo è stato accolto da un calore inaspettato che vuole proprio sottolineare l’attualità e la pregnanza del sentimento comune che dimora nell’animo della collettività del Vallone. Quest’ultima sosta non è certamente casuale: infatti ricorre quest’anno il trentesimo anniversario della morte di Calogero Zucchetto, agente della polizia di Stato che ha perso la vita per mano mafiosa. Il suo sacrifico è stato reso immortale non soltanto dal busto che sovrasta l’omonima piazzetta, ma anche dal perenne ricordo che alberga in ogni suterese e non solo.
Il capolinea della Marcia, in piazza S. Agata, ha posto fine, con degli interventi conclusivi seguiti da un concerto entusiasmante ed euforico, alla manifestazione; ma certamente non ha posto fine all’impegno e alla voglia di fare che i giovani hanno saputo dimostrare in quest’occasione e che costituisce il fattore su cui puntare per la genesi di un futuro finalmente svincolato dai dogmi dei compromessi, degli accordi facili e della complicità.

Michelangelo Landro
Presidente Soter