Serradifalco. Presentato il libro con gli inserti pubblicati sull'evento da «La Voce di Campofranco» dal 1989 al 1993

Ricordo del primo Sinodo della Chiesa locale

«Chiesa nissena in cammino (accompagnando il primo Sinodo della Chiesa nissena) » è il titolo del libro (Edizioni Lussografica) che è stato presentato a Serradifalco al Centro di Formazione e Spiritualità "Eremo Don Limone", lunedì 25 giugno. Il libro, a cura di Stefano Diprima, raccoglie i 38 inserti con i quali, dal settembre 1989 al maggio 1993, il mensile «La Voce di Campofranco», diretto da Vincenzo Nicastro, accompagnava i lavori del Sinodo (1989-1995), inserti che oggi costituiscono una fonte storica preziosa per la memoria di tale evento.
Il libro contiene scritti di vario genere: anzitutto articoli (ad esempio, quelli del vescovo mons. Alfredo Garsia e dei due segretari del Sinodo, prima don Cataldo Naro e poi don Calogero Panepinto), ma anche interviste, notizie sui lavori delle commissioni che elaboravano i documenti, resoconti dei lavori delle assemblee in cui i documenti venivano discussi e approvati, lettere al direttore del mensile, assieme a tante altre notizie utili per ricostruire il clima culturale in cui veniva celebrato il Sinodo, con le opinioni anche contrastanti che si esprimevano e le molteplici attese che si manifestavano, sia sul piano ecclesiale che sul piano civile.
Il volume si articola in 450 pagine, alle quali si devono aggiungere le 13 iniziali che contengono un "Indice cronologico degli articoli" e un "Indice dei nomi di persona", e basta scorrere quest'ultimo per rendersi conto di quante persone (sacerdoti, religiosi e laici) erano coinvolte nei lavori del Sinodo.
Dopo una introduzione di Salvatore Barone, il libro è stato presentato proprio da due relatori che erano sinodali: don Vincenzo Sorce, presidente di Casa Famiglia Rosetta, e Calogero Caltagirone, docente di Filosofia Morale presso la Lumsa di Roma. I relatori hanno collocato l'evento sinodale nella storia della diocesi, sottolineandone l'importanza, sia in quanto esperienza corale di autocostruzione della Chiesa locale, sia in quanto momento determinante per il processo di inculturazione della fede nel territorio nisseno. Inoltre hanno rilevato che alcune emergenze ecclesiali e civili, che il Sinodo mise a fuoco nei suoi documenti (ad esempio, la soggettivizzazione della fede e le nuove povertà) persistono ancora nel Nisseno, emergenze che oggi sollecitano la comunità ecclesiale a realizzare una verifica delle decisioni sinodali e a rinnovare l'impegno nel seguire e aggiornare le indicazioni pastorali del Sinodo. Infine hanno sottolineato che il Sinodo è stato un'esperienza molto significativa, non solo dal punto di vista organizzativo e normativo, ma anche dal punto di vista teologico e spirituale, un'esperienza che ha segnato e segna ancora oggi l'identità della Chiesa locale.
Alla presentazione del libro vi sono stati gli interventi conclusivi di mons. Liborio Campione, che durante il Sinodo era il vicario generale della diocesi, di Sergio Mangiavillano e dello stesso Stefano Diprima, tutti e tre protagonisti molto attivi nei lavori sinodali.

(La Sicilia, 1/07/2012)