Di mostra in mostra, di récital in récital, di premiazione
in premiazione... anche in Italia il nome della poetessa Maria Salamone è un
suono ormai familiare. Un suono che sa d’arte, di cultura, di poesia... ma
anche di radici, di legami, d’integrazione, di rispetto reciproco, come quello
che unisce il suo Paese d’origine e quello d’adozione.
Domenica 30 settembre 2012,, presso lo splendido
teatro Malatesta di Montefiore (Romagna), si è svolta la cerimonia di chiusura
del Premio Letterario Internazionale Montefiore. Un premio conosciuto in tutta
Europa che ha visto la partecipazione di una delle più famose poetesse
italo-francesi, Maria Salamone, a cui è stato consegnato il “Premio alla
Carrriera”. Annunciata solennemente dal Presidente dell’Associazione Culturale
PEGASUS, Roberto Sarra, sulle note della famosa canzone di Edith Piaf “La vie
en rose”, e proiezioni di fotografie e articoli della nota poetessa di Cannes,
riportiamo la motivazione scritta dal Presidente Sarra e letta dal critico
letterario Daniela Quieti: “Per una vita spesa all’insegna della poesia
veicolata con arte finissima e mirabile maestria. Autrice di gran classe, con
il proprio impegno ha saputo donare lustro alla Francia Paese d’adozione e
all’Italia suo paese natale. Sciorinando emozioni e sentimenti con il fine
unico di comunicare messaggi di pace e di amore per la vita, il tutto
attraverso la produzione di liriche di altissimo livello”.
Nell’esprimere un ringraziamento, la poetessa ha declamato
due poesie, suscitando grande commozione per il suo modo di interpretare ed
elevare odi e canti d’amore, nonostante le problematiche della vita. Oltre
ottocento i partecipanti provenienti da vari paesi del continente, 67 gli
autori premiati.
Un evento culturale quello di Montefiore, che si prefigge
il nobile scopo di dare lustro all’arte letteraria, valorizzando e promuovendo
giovani emergenti e celebrando i grandi autori del panorama Internazionale,
come Eraldo Baldini, grande autore italiano che ha vinto il primo premio per le
opere edite con il romanzo “L’uomo nero e la bicicletta blu” edito da Einaudi,
e Carmelo Consoli, Premio Speciale alla Cultura, Segretario Generale della
“Camerata dei Poeti” di Firenze. Ospite d’eccezione Hafez Haidar scrittore
libanese tradotto in vari paesi del mondo, pubblicato da Mondadori, Piemme,
Garzanti.
Una pomeriggio all’insegna della cultura, dell’emozione...
che toccando il cuore, traspariva dagli occhi dei premiati e del pubblico
presente.