La Parola
L’intercessione di Maria e dei
Santi
Mi sembra giusto fare una premessa circa l’intercessione in
generale e in particolare anche su quella di Maria e dei Santi.
Maria e i Santi hanno una grande forza di portare alla
salvezza molte anime. Tuttavia queste capacità non sono originarie, ma sono
date loro da Gesù Cristo. Gli stessi poteri di Gesù sono esercitati da loro in
nome del Padre. Solo il Padre è il principio e il fine di ogni potere di
salvezza. E' quindi evidente che anche la preghiera rivolta direttamente al
Padre è efficace, anche senza ricorrere a Maria e ai Santi.
A tal proposito è bene ricordare che l'efficacia della
preghiera rivolta a Dio a favore degli altri (chiamata intercessione) può
essere sperimentata e praticata da tutti, ma essa è particolarmente efficace
nei Santi perfetti e glorificati, in accordo a quanto dice san Giacomo: "Molto vale la preghiera del
giusto fatta con insistenza" (Gc
5,16). Si può
pregare Maria chiedendole di intercedere per noi? Io penso che al di là di tutto nella
preghiera è importante per prima cosa chiederci
in che rapporto sta con Dio colui o colei che rivolge a Lui una
preghiera? Maria a detta dell’Angelo è “la Piena di grazia” Colei che aderisce
perfettamente alla volontà di Dio e si annulla in Lui. “Ecco la serva del
Signore si faccia di me secondo la tua parola” Questa è la risposta data
all’Angelo che le annuncia il progetto di Dio su di lei. Ecco il rapporto
ideale per essere in comunione con Dio e poter parlare con Lui per chiedere.
Vediamo adesso la preghiera che Maria rivolge al Figlio: “Non hanno più vino”.
A Cana di Galilea Maria è invitata ad una festa di nozze e lì c’e anche Gesù
invitato pure lui, è Maria che si accorge che c’è un disagio in quella casa e
interviene presentandolo a Gesù. C’è un bisogno, e Maria interviene e intercede
per gli sposi, Gesù non rifiuta “che c’è fra me e te, non è giunta la
mia ora o Donna”. L’ ora sarà poi quella della sua glorificazione attraverso la
passione, morte e risurrezione. Lei sa
che Gesù ascolterà la sua richiesta di intervento e dice ai servi, “fate quello
che vi dirà”. Gesù, opera per la preghiera di Maria ed ecco: il vino prelibato
e abbondante. La preghiera è un
presentare a Dio il tuo bisogno e in modo particolare quello degli altri. Uno dei motivi per cui l'intercessione di Maria e dei Santi è così
potente, risiede nel fatto che costoro hanno ormai vinto la battaglia contro le
potenze del male e raccolgono i frutti spirituali della loro vittoria, aiutando
i cristiani che ancora stanno combattendo sulla terra ed intercedendo per essi.
La preghiera rivolta Dio e frutto di un comando fatto da Gesù “Chiedete e vi
sarà dato, bussate e vi sarà aperto, qualunque cosa chiederete al Padre mio nel
mio Nome Egli ve la concederà”. Chi allora è colui o colei che può
“intercedere” cioè pregare Dio per gli altri? Tutti, ma in special modo Gesù
che sta alla destra del Padre per intercedere per i bisogni di tutti gli
uomini, Maria la madre di Gesù, ripiena dello Spirito del Padre, madre alla
quale possiamo rivolgerci con fiducia, perché a lei siamo stati affidati da
Gesù dalla Croce quando disse Giovanni “Donna ecco tuo figlio” e a Giovanni
“Figlio ecco tua madre”. Da quel momento Maria si prende cura degli uomini
pregando e intercedendo per loro presso il Padre il Figlio, per mezzo dello
Spirito che è in lei in sovrabbondanza.
Nel libro dell'Apocalisse si parla spesso del premio
riservato da Dio ai "vincitori" (cfr. Ap 2,7.11.17.26-28; 3,5.12.21;
12,11; 14,4-5; 20,1-6) e delle condanne che aspettano agli operatori di
iniquità e a Satana stesso. Quando la Chiesa terrena, in modo pubblico o
privato, si appella all'intercessione dei Santi del cielo, rendendo presente a
Dio la vittoria che essi hanno conseguito contro il male e la gloria che ora
godono in cielo, chiede soccorso ed aiuto per i fedeli ancora in lotta sulla
terra contro le potenze del male. L'intercessione dei Santi del cielo non
consiste tanto nel fatto che questi si mettano a pregare per noi quando li
invochiamo (uscendo dal loro riposo contemplativo), ma nel fatto che la loro
vittoria e gloria sono sempre presenti davanti a Dio non solo a loro beneficio,
ma anche a vantaggio di quanti si appellano al loro aiuto. Bisogna inoltre considerare che i Santi del
cielo, anche se hanno conseguito il titolo della vittoria definitiva contro le
potenze del male e partecipano della gloria di Dio, non hanno ancora conseguito
la piena vittoria e la piena gloria. Infatti, non hanno ancora vinto la morte
corporale, perché devono ancora risorgere con il loro corpo; inoltre, i loro
nemici in terra non sono ancora annientati del tutto e la comunione con tutti i
Santi è ancora da realizzarsi in modo perfetto. Per questo la storia della
salvezza, che si svolge sulla terra, va avanti anche per rendere completa la
giustizia ai Santi del cielo. Essi conseguiranno la vittoria e gloria completa
solo alla fine della storia. È logico quindi pensare che essi dal cielo siano
con Cristo, loro capo, al timone della storia per pilotarla verso il compimento
perfetto della loro vittoria e gloria.
Vi è però un'ulteriore evoluzione del mistero di Dio, che già si manifesta al tempo del ministero pubblico di Gesù in Palestina. Gesù invia in missione i dodici apostoli prima, e altri settantadue discepoli poi, dando ad essi gli stessi suoi poteri di annunziare il Vangelo, di guarire gli infermi e di liberare gli indemoniati (Lc 9,1-6; 10,1-11). Apostoli e discepoli vengono costituiti da Gesù come altrettanti "soccorritori", dotati di poteri efficaci per poter svolgere questa funzione. È naturale che da quel momento le folle, oltre che a Gesù, si rivolgano ai suoi discepoli per avere soccorso nelle loro necessità. Santi sono tutti coloro che fanno la volontà di Dio seguendo il comando di Gesù “Siate santi come è santo il Padre vostro che è nei cieli”. La comunione di tutti i santi , quelli che già sono alla presenza di Dio e sono morti col corpo ma vivi presso di Lui nello spirito, e quelli “santi” ancora nel corpo vivi nel corpo e nello Spirito si possono rivolgere al Padre in favore di altri fratelli che sono nel bisogno sia fisico che spirituale. Quando noi diciamo ad un fratello o a una sorella “PREGA PER ME” non facciamo altro che chiedere a loro di intercedere per noi presso il Padre. Appare perciò chiaro e legittimo l'atteggiamento di chi invoca Maria e i Santi per ottenere qualche grazia. Molti fatti raccontati negli Atti (cfr. At 3,4-5; At 9,36-42) danno un fondamento biblico all'invocazione di Maria e dei Santi, che si svolge sulla stessa linea del ricorso agli Apostoli per ottenere da essi particolari grazie.
La Scrittura fa notare chiaramente due cose che riguardano
il ricorso agli Apostoli. La prima è che gli Apostoli sono dotati di poteri
efficaci per rispondere alle necessità dei fedeli, che si rivolgo a loro. La
seconda è che i poteri che hanno è "nel nome di Gesù", come manifestò
chiaramente Pietro quando disse allo Storpio: "Nel
nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!" (At 3, 6.16). Nell'invocazione di
Maria e dei Santi sono presenti questi stessi elementi. Essi sono dotati da Dio
di poteri efficaci per venire in soccorso a quanti li invocano e i loro poteri
vengono esercitati esclusivamente "in nome di Gesù", l'unico re e
Sacerdote degli uomini presso il Padre. E’ l’unione che scaturisce dall’azione
in noi dello Spirito Santo che ci rende UNO con Gesù e che mette dentro di noi
la sua stessa forza per portare agli altri quello che necessario per la salute
del corpo e dello spirito. L’amore del Padre e del Figlio riversato in Maria,
nei santi, e in noi così si trasferisce e avvolge come un fiume in piena
dall’uno verso l’altro portando Pace, Gioia, Salute, Concordia e Comunione.
Concludo questo mio dialogo con voi lettori del Giornale dandovi appuntamento
alla prossima volta quando parleremo dell’intercessione di Gesù che è colui che
sta sempre davanti al Padre per intercedere per tutti gli uomini di tutti i
tempi. Ricordatevi di me nelle vostre preghiere perché possa essere testimone
fedele e verace della Parola annunciata.Vi abbraccio uno per uno nel Signore
Diacono Vincenzo Esposito