Montedoro, un monologo in scena

A Montedoro, domenica 21 aprile, alle ore 20, nel teatro comunale, l’ Associazione Prima Quinta di Caltanissetta ha presentato, nell’ambito della Festa dei popoli 4° edizione, “Vivere insieme il futuro” la messa in scena del monologo “Io sono morto ieri” di Giuseppe Paruzzo con l’interpretazione esemplare di Aldo Rapè e la regia raffinata di Nicola Vero. Il testo scritto da Giuseppe Paruzzo, Presidente della Caritas di Caltanissetta, rappresenta le inquietudini dell’uomo d’oggi  oppresso dai nuovi strumenti di comunicazione di massa, il rapporto diretto col sacro, molto problematico, nelle vicende quotidiane, il sogno d’amore tra due giovani pieno di interrogativi di senso in un afflato amoroso. Alternanza di discorsi diretti e retrospettive con grande gestualità e mimica corporale straordinari per un giovane attore. Il monologo, della durata di un’ora, intercalato dal gioco delle luci e da una colonna sonora ammaliante, ha messo in luce la bravura espressiva di Aldo Rapè. La sua interpretazione, che è stata seguita dal numeroso pubblico in assoluto silenzio, è stata molto apprezzata con diversi applausi a scena aperta. Vivi apprezzamenti sono andati al regista Nicola Vero per avere reso la bellezza del testo con una cura della parola nelle molteplici inflessioni e sfumature che hanno trovato, nelle musiche moderne di vario genere,  una corrispondenza straordinaria  con i  temi trattati.
L’autore del testo Giuseppe Paruzzo, a conclusione della rappresentazione, ha ricevuto i complimenti, tra gli altri, del sindaco Federico Messana, del parroco don Salvatore Asaro e dal Presidente della Pro loco Lillo Paruzzo. E’ stato festeggiato, insieme ai genitori, originari di Montedoro, Mario e Giuseppina, dai numerosi parenti Paruzzo e Carlotta. Il pubblico abituato alle commedie leggere delle compagnie teatrali di giro, che si sono esibite in detto teatro, ha giudicato molto interessante il testo che invita ad una attenta riflessione sulle problematiche della vita d’oggi. Un afflato di grande umanità traspare da tutto il contesto, umanità che si traduce nella donazione di sé agli altri in tutti i modi, specialmente nelle piccole cose di ogni giorno che riescono a fare riscoprire i grandi valori della persona, di ogni persona. Certamente il successo riscosso dalla rappresentazione sarà di incoraggiamento e stimolo per l’autore, l’attore ed il regista a proseguire sulla strada intrapresa.
La stessa rappresentazione è stata tenuta il 19 aprile a San Cataldo, il 20 a Caltanissetta, il 23 a Serradifalco.

Lillo Paruzzo