Sull’Azione Cattolica di Montedoro la tesi di laurea di don Salvatore Falzone.
Giovedì, 26 settembre 2013, nella sede della Facoltà
teologica di Sicilia, a Palermo, don Salvatore Falzone ha discusso la
sua tesi di licenza in teologia: L’Azione Cattolica a Montedoro
(1923-1969). Aspetti storici e linee teologiche. Direttore della tesi
è stato il prof. don Francesco Lomanto, docente di storia della
Chiesa moderna e contemporanea.
Ci sono varie ragioni per dare risalto alla ricerca compiuta; don
Salvatore, sacerdote della diocesi di Caltanissetta, è stato
viceparroco a Montedoro dal novembre 2009 fino ad agosto 2011; qui ha
ordinato le carte dell’archivio parrocchiale che risulta
prezioso, ricco e significativo. Una piccola parrocchia
dell’entroterra siciliano… con un simile archivio!
La ricerca, poi, fa luce sulle concezioni di Chiesa del primo
Novecento, così come sono state recepite nei verbali
dell’AC di Montedoro e, in senso più ampio,
nell’area nissena; infine, alcune figure del cattolicesimo
locale, come ad esempio l’onorevole Calogero Volpe e il senatore
Giuseppe Alessi, vengono presentate alla luce di nuove fonti.
Dalla tesi di don Salvatore emerge soprattutto la figura di don
Giovanni Rizzo che ebbe tanta parte nell’organizzare e ispirare
l’associazionismo cattolico, sia a Montedoro sia nella diocesi
nissena, negli anni tra le due guerre. Egli, di solidi sentimenti
antifascisti, guidò con prudenza la resistenza della Chiesa
locale all’ideologia totalitarista.
La tesi nel suo insieme ha richiesto tre anni di ricerca fra documenti
di altri archivi, testimonianze ed opuscoli, romanzi e poesie
conservati nelle biblioteche, articoli e note apparsi in vari periodici
locali.
Dopo la discussione della tesi, don Salvatore Falzone ha ringraziato
parenti ed amici intervenuti con un piacevole intrattenimento in noto
ristorante.
Al neo dottore Don Salvatore Falzone, nostro valido e puntuale curatore
della rubrica Semi di senape dall’aprile 2004, le felicitazione
dei collaboratori del giornale e gli auguri per altre alte mete. Ad
maiora!