La devozione alla Madonna del Carmelo, Patrona di Sutera

A Sutera torna ad avere il suo ruolo originario e reale la Madonna del Carmelo! E’ Lei la Santa Patrona della città dai tempi più remoti. I suteresi, benché per lungo tempo abbiano riservato un’attenzione prioritaria ai santi com-patroni, Paolino e Onofrio, di cui si conservano i resti mortali, non hanno mai trascurato Maria, Madre di Dio. Basta osservare i quadri e le statue, di cui sono ricche le attuali sei chiese, per prendere coscienza della particolare devozione riservata alla Madonna nel tempo. Nella Chiesa Madre, dedicata per l’appunto a Maria SS. Assunta, si ammirano le statue dell’Assunta, dell’Assunta dormiente, della Madonna del Rosario, dell’Addolorata, nonché un quadro dell’Assunta e di Maria SS. Dei Cinturati. Nella chiesa di Sant’Agata (conserva opere che si trovavano nelle chiese non più esistenti dedicate alla Madonna delle Grazie e alla Madonna degli Agonizzanti) si conservano le statue della Madonna del Monte, della Madonna delle Grazie, della Madonna del Rosario e su tela la Madonna della Catena, la Madonna degli Agonizzanti, Maria SS. degli Angeli, l’Addolorata, la Discesa dello Spirito Santo sugli apostoli e Maria ed altri quadri riscoperti recentemente. Nella chiesa dedicata in maniera specifica a Maria Santissima del Carmelo vi sono due statue dell’omonima Madre, la Madonna del soccorso, la Madonna degli Innocenti, l’Annunciazione, l’Immacolata, nonché i quadri della Madonna del Carmine con S. Angelo e S. Alberto, la Vergine Addolorata, Maria SS. Annunziata e l’Immacolata. Nella chiesa di S. Giovanni Battista si trovano la statua di Maria Bambina e il quadro della Madonna del Rosario. Nella chiesa di San Paolino si trovano il quadro della Madonna in trono con i santi Cosma e Damiano ed il quadro, espressione per antonomasia della fede di Sutera, il quale rappresenta in alto la Madonna del Carmelo e in basso i Santi compatroni, Paolino, Onofrio ed Archileone (mancano Damiano e Pietro martire, che realmente sono poco conosciuti e venerati, ma dei quali si conservano le reliquie nelle sacre urne).
Dall’elenco delle chiese di Sutera, stilato nel 1733, si evince che ben cinque chiese erano dedicate a Maria sotto titoli diversi (Maria SS. Assunta, Maria Santissima del Carmelo, Madonna delle Grazie, Madonna degli Agonizzanti, S. Maria di Belvedere, presso la contrada Casalicchio). Dall’elenco, poi, delle Compagnie, delle Confraternite e delle Congregazioni, che erano annesse alle chiese, pare esistessero le chiese di S. Maria del Monte e di S. Maria Annunziata.  Anche i Conventi, presenti un tempo a Sutera, avvalorano quanto scritto: oltre a quello dei Padri Cappuccini questuanti del 1620 e  delle Benedettine possidenti del 1300, sono esistiti in paese il convento dei Padri Carmelitani possidenti, fondato  nel 1185 e chiuso nella seconda metà del 1800, e l’Istituto Maria SS. del Carmelo delle Suore Francescane del Signore, questuanti, chiuso nel 1985. (1 - vedi nota)
 L’amore dei suteresi verso la Madonna, nella pietà popolare, è testimoniato anche dal fatto che le processioni delle urne e delle statue dei santi compatroni,  Paolino e Onofrio, rispettivamente il martedì dopo Pasqua e la prima domenica di agosto, scendendo dal monte S. Paolino e giungendo in paese, non si immettano subito nella via Carmine ma scendano giù per la scaletta attigua alla Chiesa del Carmine e porgano un saluto alla Santa Patrona, prima di continuare il percorso verso la Chiesa di Sant’Agata. Addirittura nel 1640, quando per la prima volta il Vescovo accordò che le reliquie di S. Paolino, anziché permanere in paese per circa una settimana nella chiesa dell’allora esistente chiesa di S. Salvatore, al Rabatello, venissero portate presso la chiesa di Sant’Agata,  veniva portata in processione anche la statua della Madonna del Carmelo.  La Sua era, quindi, una presenza che esprimeva il ruolo e la responsabilità nei confronti dei figli a Lei affidati: Lei protegge, custodisce, accompagna e porta al Figlio, che tiene stretto a sé anche nelle immagini.
La Madonna del Carmelo, liturgicamente festeggiata il 16 luglio, a Sutera è stata onorata la penultima domenica di agosto, a detta degli anziani, già dai tempi di Padre Mariano  e forse ancor prima. La variazione della solennità pare sia dovuta innanzitutto al fatto che i contadini, concluso il lavoro del raccolto, potevano ringraziare Maria per avere il pane da consumare nel corso dell’anno, poi perché, data la numerosa presenza di emigrati nel paese nel mese di agosto, si permetteva loro di partecipare alla festa prima di tornare nelle zone di residenza.
Oggi, per il cambiamento di tali condizioni (il lavoro dei campi è stato semplificato e velocizzato dai mezzi agricoli e gli emigrati permangono in paese solo per poche settimane tra la fine di luglio e l’inizio del mese successivo), si è pensato di dare solennità alla Madonna del Carmelo nel giorno previsto dal calendario liturgico. Il 16 luglio 2012 è stato restaurato e restituito alla devozione dei fedeli l'antico gruppo scultoreo, costituito dalla Madonna del Carmelo, il Bambinello e S. Simone Stock, che si trovava presso la sacrestia della Chiesa di San Francesco. Quest'anno la festa della Patrona, tornata alla metà di luglio, è stata arricchita da una serie di serate di gioco, intrattenimento e preghiere culminate nella veglia davanti alla statua della Madonna in piazza Carmine e nella solenne processione a cui ha partecipato per la prima volta con il gonfalone l'amministrazione comunale in forma ufficiale.

Carmelina Sanfilippo

[1] Cfr. CARRUBA Giuseppe, Le opere d’arte delle chiese di Sutera, Bartolozzi, Caltanissetta 1987, p. 83-87.