Sutera, commemorazione di Lillo Zucchetto, la testimonianza delle vittime
Ci sono storie che non stancano mai, che vorremmo sentire e
risentire, raccontare e ripetere ancora: sono storie di uomini,
racconti di vita reale, con trame coinvolgenti e in grado di scuotere
le coscienze, di risvegliare intensi sentimenti di solidarietà e
propositi di impegno sociale. Narrano vicende di giovani protagonisti,
sono storie che spesso, purtroppo, si interrompono bruscamente e
lasciano un amaro sapore, lo sgradevole gusto dell’ingiustizia.
E’ un sapore che non va via soltanto sciacquando la bocca con
belle parole, ma l’unico rimedio consiste nel cercare di scrivere
un finale diverso per quelle storie, nell’impegnarsi attivamente
affinché questi racconti giungano alla loro naturale e giusta
conclusione, affinché quei fatti conoscano un lieto fine.
La storia di Lillo Zucchetto è una di queste e la
comunità di Sutera, da anni, ne onora la memoria per poter
condire con un lieto fine la vita di uno dei suoi figli più
valorosi; così, anche quest’anno, i suteresi hanno sentito
il bisogno di fermarsi un momento e di stringersi insieme attorno al
ricordo del compaesano agente di polizia assassinato il 14 novembre del
1982. Di questa esigenza si è fatto carico il gruppo di giovani
dell’ A.S.D. Soter che, ormai da sette anni, si impegna
diligentemente nell’organizzazione di eventi volti a commemorare
Lillo e ad esaltarne l’esempio.
Quest’anno il calendario della manifestazione ha previsto tre
importanti appuntamenti: giovedì 14 novembre è stata
celebrata la Santa Messa in onore di Lillo Zucchetto, seguita dalla
deposizione di una corona di fiori da parte del sindaco, dott.
Grizzanti, presso il monumento sito nell’omonima piazzetta; si
passa poi al sabato e ci si sposta nell’auditorium comunale
“Ex Agonizzanti” per la premiazione del secondo concorso di
poesia “Lillo Zucchetto”, articolato in quattro sezioni e
presieduto da una giuria di esperti nel campo letterario e artistico
che ha valutato gli elaborati in forma assolutamente anonima. La
premiazione si è articolata attraverso la recita delle prime tre
poesie di ogni categoria, intervallate da spezzoni musicali a tema dei
“The Bleach”. A conclusione della giornata si colloca la
chiara e toccante testimonianza di Francesco Accordino, ex capo della
sezione omicidi della Squadra mobile di Palermo e collega di Zucchetto.
Infine, domenica 17 novembre, sempre nella sala dell’auditorium
comunale, ha avuto luogo un convegno, diretto dal relatore Gero
Difrancesco, dal titolo “Siamo vittime di serie B. Sulla
diversità di trattamento dei familiari vittime di mafia: storie
di vita”. L’incontro della domenica è stato
suggerito ed organizzato nelle sue linee principali da Giuseppe
Ciminnisi, con il quale i giovani della A.S.D Soter hanno ben
volentieri collaborato. L’evento ha rilevato le notevoli presenze
di relatori di prim’ordine quali quelle di Lorenzo Baldo, Fabio
Fabiani, Angelo Cellura, dell’on. Nello Musumeci e dello stesso
Ciminnisi. Presenti anche molti dei familiari di vittime innocenti di
mafia che hanno voluto raccontare la loro esperienza e rendere i
suteresi partecipi delle difficoltà cui tutt’ora vanno
incontro nella loro battaglia in nome della giustizia.
La ricca partecipazione a tutti e tre gli eventi non è
più una novità; sono ormai anni che la città di
Sutera si presta di buon grado a simili iniziative, tanto da essere
considerata comune capofila, tra quelli del Vallone,
nell’affermazione della cultura della legalità e nella
creazione di circuiti di educazione civile e sociale capaci di
coinvolgere tutte le fasce di età. Nell’esempio e nel
ricordo di Lillo Zucchetto è racchiuso il cuore pulsante di una
comunità intera.
Michelangelo Landro