Don Amedeo Duminuco, un vita per Montedoro

Amedeo Duminuco, nato a Montedoro il 10 maggio 1943, figlio di Salvatore e di Maria Ricotta, suoi fratelli: Calogero, Giuseppe, Giuseppina, Angelo, Pietro, Gaetana, Graziella, dopo le scuole elementari frequentate a Montedoro con i maestri:
 Salvatore Messana,  Calogero Milazzo, Paolo Piccillo
e il catechismo delle maestre Graziella Piccillo, Angelina Spitaleri, Salvatrice Milazzo.
Ha frequentato il seminario vescovile di Caltanissetta e il 29 giugno 1969 è stato ordinato sacerdote da Mons. Francesco Monaco, insieme a Giuseppe Adamo, Calogero Di Vincenzo, Diego Di Vincenzo, Calogero Panepinto, Salvatore Paruzzo, Antonino Migliore.
Nel mensile del Seminario vescovile “Vieni e seguimi ” del maggio 1969, alla domanda:”Qual è secondo te il fulcro della vita sacerdotale?” l’allora diacono Amedeo Duminuco rispose:” Una soda formazione spirituale, alla base della quale sta  la preghiera. Penso che il sacerdote che sa incontrare Dio nella preghiera, saprà anche incontrare e comprendere gli altri. Il sacerdote che prega sa donarsi. Per me il prete che non prega è un fallito!”
Per la prima messa a Montedoro, Don Amedeo, insieme a Don Salvatore Paruzzo, è stato accolto dall’arciprete Angelo Rizzo e dalla popolazione che per la prima volta vedeva due suoi figli ordinati sacerdoti in una volta.
Don Amedeo ha svolto la sua prima esperienza sacerdotale con la nomina a viceparroco a San Cataldo e successivamente a Serradifalco per complessivi sette anni,  nel 1976 è stato nominato arciprete parroco a Montedoro subentrando a Don Salvatore Paruzzo, nominato arciprete parroco a Mussomeli.
Don Amedeo ha svolto la sua attività pastorale per 37 anni collaborato negli anni da tanti viceparroci cercando di adeguare la sua azione alla evoluzione dei tempi attraverso iniziative di gruppi ecclesiali nelle varie fasce di età.
-Le feste tradizionali di San Giuseppe, della Madonna del Rosario, di Santa Lucia, dell’Immacolata, di Natale, della Settimana Santa, La Madonna di Fatima, San Calogero, La Madonna delle Grazie,
-La preparazione alla prima comunione, alla cresima, al matrimonio.
-La comunione agli ammalati ogni primo venerdì del mese.
-Il mese di Maggio della Madonna con la messa per i ragazzi delle scuole e in conclusione Messa al monumento delle cooperative e processione fino al monumento della Madonna in piazza. Le processioni del Corpus Domini. Il Grest estivo per i ragazzi.
Per tanti anni è stato cappellano diocesano dell’UNITALSI dei pellegrini col treno bianco a Lourdes.
Durante il suo parrocato è stata istituita la Festa di San Calogero e quella di San Pio da Pietrelcina rispondendo alla devozione popolare verso il Santo eremita e al gruppo di preghiera.
Sono state realizzate le statue di San Pio e di Papa Giovanni XXIII e collocate accanto alla chiesa.
Ha curato anche le strutture murarie col rifacimento del prospetto della chiesa e della canonica.
La recinzione ed alberatura della Madonna delle Grazie al bivio per Racalmuto.