Rapinano 25.000 euro alle Poste di Sutera

Catturati poco dopo dai Carabinieri di Campofranco

E’ durata pochi minuti il piacere di avere tra le mani un bottino di circa 25 mila euro. I giovanissimi rapinatori, a mano armata, Giovanni Lungaro di 22 anni e Ciro Carrello di 26, di Bagheria. Disoccupati e volti noti  alle forze dell'ordine, sono stati arrestati in flagranza di reato, dopo una decina di minuti dalla consumazione del “colpo” alle Poste di Sutera,  mentre  si accingevano ad allontanarsi dal paese.  I due avevano bloccato il direttore e due dipendenti , minacciandoli con una pistola, quando alle 7,45 stavano entrando in ufficio da una porta laterale, per poi avviarsi all’apertura alle 8.30 degli sportelli al pubblico.  All’uscita, dall’ufficio i due rapinatori hanno inospettito un passante che ha segnalato tramite telefono cellulare  quanto visto ad un carabiniere. Da quel momento è scattato il piano di intervento, coordinato dalla Centrale dei Carabinieri di Mussomeli, che prevede una serie di posti di blocco nei punti strategici del territorio circostante. Lungo la SS. 189 AG-PA, a qualche chilometro dal bivio Molinella, in direzione Agrigento, sono stati il maresciallo A. s.UPS Cesare Imbrici e l’appuntato Fabio Caserta della Stazione Carabinieri di Campofranco ed un carabiniere in borghese (di Sutera) che faceva da supporto, ad affrontare con molto coraggio i due rapinatori, che sono stati costretti, armi in pugno, a consegnare il frutto della loro rapina, mentre arrivavano i rinforzi. Nella macchina dei rapinatori sono stati trovati il bottino, le armi, due passamontagna, una parrucca, proiettili cal. 9 e 4 cartucce a pallettoni.

Il generale di Corpo d'Armata Umberto Pinotti, comandante interregionale di Sicilia e Calabria dei Carabinieri Culqualber, con sede a Messina, ha manifestato i suoi complimenti ai carabinieri della Compagnia di Mussomeli, guidata dal capitano Filomeno Montinari, e in particolare al maresciallo Cesare Imbrici e all’appuntato Fabio Caserta che hanno affrontato e bloccato i due rapinatori, senza alcuna esitazione e consapevoli del grave rischio cui andavano incontro.

L’episodio ci porta a trarre una conclusione: quando c’è la collaborazione dei cittadini, le Forze dell’Ordine sono messe nelle condizioni di raggiungere meglio i loro obiettivi di prevenzione e repressione dei delitti in genere.

Nella foto, la sede delle Poste, seminascosta dal verde delle piante.

Vincenzo Nicastro