Un
po’ di storia
I
Capitoli matrimoniali di Montedoro
A Montedoro, nel locale di Raccolta
Civica, la sera del 13 dicembre, si è svolto un incontro culturale durante il
quale sono stati letti dei capitoli matrimoniali, frutto della ricerca di
Calogero Messana presso gli archivi notarili di Caltanissetta. Attraverso la
lettura di Calogero Messana e Giuseppe Morreale dei capitoli, con una minuziosa
elencazione della biancheria, dell’abbigliamento, dell’arredo domestico e delle
proprietà di animali e di terreni, si è delineata la situazione socioeconomica
delle famiglie interessate: Alba-Castellino, Marotta-Messana, Caico-Schicchi, vissute dal 1775 al 1860 mentre Lillo Paruzzo
ha letto i capitoli dei suoi genitori Paruzzo-Morreale del 1941 consentendo di
fare i relativi paragoni nell’arco di quai 200 anni nelle usanze e nelle
tradizioni familiari di Montedoro.
Nel capitolo del 1775 degli sposi
Alba-Castellino, tra le altre curiosità, si legge:”La zita vestita come si
trova, una buffetta(tavolo), muccaturi (fazzoletto)di seta, sbriga e mailla,
balduina con seguace di pelo novello, sette galline ed una troia, ecc.ecc.
Preziosa è la ricerca dei documenti del
passato di Calogero Messana che fanno luce su avvenimenti del 1700 montedorese
con atti notarili che riguardano i condannati a morte, la vendita dei tabacchi,
le carceri, il castello del Principe e la cappella, il sequestro di beni, le
dichiarazioni di povertà, ecc.; le principali attività dei Paruzzo e dei Caico,
nell’affitto dei feudi e delle terre in diverse zone della Sicilia.
Documenti che incarnano da vicino la
storia di quel periodo e la rendono in forma plastica nel contesto di quella
della nostra regione.
Altri incontri che si sono tenuti nella
sede della Raccolta civica hanno riguardato La storia delle macchine da
scrivere con Umberto Di Donato e La rivolta delle donne di Milocca con Antonio
Vitellaro.
Nella Raccolta civica sono esposte le
fotografie di Luisa Hamilton Caico del 1900 su Montedoro che sono state oggetto
di Mostre, nei mesi scorsi, al Teatro Bauffremont di Caltanissetta, al Castello
Chiaramontano di Racalmuto, al Museo fotografico Ghirri di Caltagirone e al
Castelluccio di Racalmuto suscitando le visite di moltissime persone e di studiosi.
Lillo
Paruzzo