La
Parola
Chi
è Gesù?
“Io sono il Buon Pastore”
Come abbiamo fatto le altre volte, anche
questa volta partiamo da un brano del Vangelo di San Giovanni per scoprire chi
dice di essere Gesù attraverso questo brano. Nel capitolo 10 ai versetti 1-3,
Egli dice: <<In verità, in verità
io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da
un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è
pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce:
egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori.>>
Le pecore conoscono la sua voce e
vengono fuori. Vorrei partire prima di tutto dalle prime parole: In verità, in verità io vi dico, Gesù
con queste parole vuole comunicarci una cosa importante; quando Lui inizia così
bisogna sempre aprire bene le orecchie, ci sono due parole importantissime Verità e Io. Chi è la Verità e chi
è l’Io? Gesù ci comunica la Verità perché è l’Io che parla. Gesù è il Pastore. “Io sono il buon Pastore” Il buon pastore dà la propria vita per le
pecore, con le parole che adesso dice ci vuole mettere chi ascolta in guardia
perché ci sono alcuni che dicono di essere pastori e invece sono ladri. Coloro
che entrano da un’altra parte non sono i pastori, ma coloro che con molte e
ripetute lusinghe ci vogliono condurre fuori strada. Il ladro non viene se non
per rubare, uccidere e distruggere;la parola
di Gesù è come una segnaletica che ci indica la strada giusta per arrivare
alla meta-destinazione e se vogliamo anche i paletti che ci consentono di non
uscirne fuori.
Il maligno è sempre in agguato, chi
entra dalla porta non ha nulla da temere perché le pecore conoscono la sua voce
e lui le chiama per nome una per una. Sulle montagne, attorno a Gerusalemme,
non mancavano i recinti per le pecore, fatti di un muricciolo più o meno alto e
dotato da una stretta porta che dava la possibilità di contare le pecore.
A guardia delle pecore la notte rimane
il custode, Egli ha solo il compito di vegliare perché non entrino i ladri
durante la notte. Il pastore di buon mattino le conta, perché non vuole
dimenticarne neanche una. Le conosce, le chiama, le porta fuori. Dove le porta?
Fuori al pascolo! Si prende cura e sta attento che nessuna si perda. E se
capita? Il buon pastore lascia le novantanove sul monte al sicuro e va in cerca
di quella perduta. Finché non la trova! Trovatala la prende sulle sue spalle e la riconduce
all’ovile. Il buon pastore non sgrida, non rimprovera e non si arrende mai,
Egli è capace di mettere in pericolo la
sua vita pur di recuperare una sola pecorella. E quando la trovata fa festa!
C’è più gioia in cielo per un peccatore pentito che per mille giusti.
Coraggio se siamo pecore dentro l’ovile
siamo al sicuro, lodiamo e benediciamo il Signore e se
siamo pecorelle smarrite Gesù il Buon Pastore verrà ci troverà ci prenderà
sulle sue spalle e sarà festa!
Diac. Vincenzo Esposito