I lamentatori di Montedoro impegnati durante la Quaresima

A Montedoro fino a due anni addietro, durante il periodo di Quaresima, il gruppo dei lamentatori, ogni venerdì sera, girava per le vie del paese, cantando le varie parti delle lamentazioni, così, come in chiesa si tenevano gli esercizi spirituali per le donne e gli uomini.

Il coro dei lamentatori a Palermo, il 5 dicembre 2014, ha ricevuto il Premio “Ignazio Buttitta”per il rilievo esemplare ed il valore antropologico ed artistico delle sue esecuzioni”. Un ricordo particolare va al  capo coro Angelo Randazzo, morto l’8 aprile del 2014, per diversi  decenni,  coordinatore dei lamentatori  fino ad avviare un nutrito numero di giovanissimi.

Quest’anno si sono costituiti tre gruppi di lamentatori:

Randazzo Rosario fu Calogero(abitante a Caltanissetta), Randazzo Calogero fu Angelo, Randazzo Salvatore fu Calogero(abitante a S. Cataldo), Milazzo Giovanni, Milazzo Giuseppe, Pace Giuseppe (abitante a Bompensiere), Mendola Pietro, Alba Salvatore, Alba Angelo. I giovani: Randazzo Angelo di Salvatore, Randazzo Marco di Salvatore, Marranca Alessandro, Milazzo Rosario di Giuseppe, Milazzo Ivano di Giuseppe, Puma Faustino, Carlotta Angelo.

Intorno al 1950 le lamentazioni di Montedoro sono state oggetto di studio dall’etnomusicologo Gaetano Martino e successivamente da Roberto Leydi che ha scritto che "i canti della Settimana Santa di Montedoro hanno recato nella conoscenza della musica siciliana di tradizione orale, inattesa apertura ed interesse, suggerendo altre direzioni di studio, altri valori di considerazione del complesso fenomeno della polivocalità ..."Dal 1984 le lamentazioni sono state studiate dall’etnomusicologo Ignazio Macchiarella che ha fatto partecipare il gruppo dei lamentatori di Montedoro a molte manifestazioni di canto tradizionale religioso in tante città italiane, in Corsica, in Francia, in Belgio, in Germania, in Austria, in Spagna e negli USA. Altri studiosi che hanno apprezzato la polivocalità di Montedoro sono stati Gigi Garofalo ed Elsa Cugino.

Vogliamo ricordare i vecchi Lamentatori del periodo 1940-1950: Isidoro Duminuco (Callari), Gaetano Alaimo (Ciavaddru), Giuseppe Vella (Ciminna), Domenico Fiorentino(Minicu Di Maria), Girolamo Marranca (Scagliuni), Calogero Lumia (Mircanti), Calogero Mantione, (Tappu), Costantino Mantione, Gaetano Mancino (Sanirri), Vincenzo Morreale, (Vicienzu di Liddru), Salvatore Lumia (Savanu), Giuseppe Alba (Killuzzu), Giuseppe Miccichè, Calogero Lombardo (Vampa), Rosario Mantione, Salvatore Randazzo (Baruni), Salvatore La Porta, Calogero Farruggia (Zappuddra), Calogero Alba (Killuzzu), e Gaetano e Calogero Genco. Tutti cantavano per devozione e passione per perpetuare una tradizione che risale ai primi anni della fondazione del paese.

Lamentatori successivi: Angelo Randazzo, Vincenzo Mantione di Salvatore, Giovanni Licata di Domenico, Guido Castellino, Rosario Duminuco, Antonio Bufalino, Salvatore Randazzo di Angelo,  Lombardo Mario.

Ai primi del 2000, Giovanna Marini ed un gruppo di etnomusicologi di vari paesi europei sono venuti a Montedoro per ascoltare le lamentazioni e hanno dato prova dello studio della polivocalità di Montedoro eseguendo alcune “parti” dicendo che avevano eseguito il Gloria a Gibellina in una rappresentazione teatrale classica dell’antica Grecia.

La Pro loco di Montedoro ha fatto la richiesta alla Regione siciliana per riconoscere Le lamentazioni della Settimana Santa di Montedoro come uno dei patrimoni immateriali del comune per la sua tipica polivocalità che è stata motivo di studio di tanti esperti di etnomusicologia.

Lillo Paruzzo