Reliquiario Santa Teresa di Avila a Sutera nella chiesa del Carmelo

In occasione dei 500 anni dalla nascita di Santa Teresa del Bambino o d’Avila, nel mese di maggio ha avuto luogo nella Diocesi di Caltanissetta un pellegrinaggio del Reliquiario, accompagnato dai Padri Carmelitani.
Il reliquiario di Teresa, la donna proclamata santa e patrona degli scrittori nel 1622da papa Gregorio XV  e annoverata tra i dottori della Chiesa nel 1970 da Paolo VI, è stato accolto dall’arc. P. Francesco Miserendino e dalla comunità suterese il 18 maggio in piazza della Repubblica ed in processione è stato condotto presso la chiesa dedicata alla Madonna del Carmelo, dove i fedeli si sono riuniti ed hanno vissuto due intensi giorni dedicati alla Riconciliazione, alla meditazione, all’adorazione e all’ascolto della Parola.
Nella settimana precedente l’arrivo del Reliquiario nei vari centri di ascolto dei rioni i Collaboratori della Parola hanno condiviso i momenti salienti della vita e l’insegnamento di Santa Teresa, che poi sono stati ulteriormente approfonditi dai Padri Carmelitani.
La Santa, Madre dei Carmelitani Scalzi e Riformatrice del Carmelo, nacque ad Avila, in Spagna, nel 1515 da una famiglia nobile e molto religiosa. All’età di ventuno anni divenne carmelitana e affrontò numerose prove fisiche e spirituali che ne perfezionarono la sua anima.
Nel 1562 fondò il suo primo monastero, dedicato a S. Giuseppe, dove le monache vivevano in maniera il più possibile vicina a quella degli antichi monaci del Monte Carmelo e secondo quelle regole che la Madre  codificò nelle Costituzioni.
Scrisse l'Autobiografia, le Relazioni, il Cammino di Perfezione, il Castello Interiore, le Fondazioni, gli Avvisi, i Pensieri, le Esclamazioni, le Poesie, numerose Lettere, che guidano ancora le nostre anime. Morì il 4 ottobre 1582 in un momento di estasi.
Gli elementi fondamentali della vita di Teresa si possono sintetizzare in un profondo senso di Dio, nella preghiera quale pilastro della vita cristiana, nell’ascesi trasformante, il senso della Chiesa e la presenza di Maria.
La preghiera, come sottolinea la Santa, è profonda esperienza spirituale, comunione d'amore con Dio, espressione del rapporto di amicizia con il Signore nel cammino terreno, nel quale ciascuno si prepara all'incontro col Padre, liberandosi da tutte le prigionie e purificandosi da tutte le ombre. Non si tratta di un fatto intimistico poiché le esperienze interiori vanno testimoniate nel mondo e vanno vissute tenendo sempre Maria come modello. Il lavoro interiore richiede sforzo, maggiore all’inizio e via via sempre più leggero fino a cessare del tutto nel grado più alto, quando nulla turba l’anima alla quale solo Dio basta.
La preghiera è, quindi, un'amicizia che implica uno sviluppo e spinge a una trasformazione, a una somiglianza sempre più forte con l'Amico.
La scoperta della figura di Teresa e della sua vita è sicuramente un augurio a conversare con Cristo perché aumenti l'amore e la fiducia!

Carmelina Sanfilippo