LA PAROLA”
La vite e i tralci

Continuiamo la ricerca di chi è Gesù con un altro passo del Vangelo di Giovanni, (Cap. 15,1-8)  La vite e i tralci <<In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.>> Gesù con questo brano si identifica come colui che trasmette agli uomini con la sua parola quel succo-linfa vitale capace di dare vita e produrre frutti. Gesù è il rivelatore della vera identità dell’uomo; parte integrante del suo corpo. L’uomo con il Battesimo entra a far parte di un nuovo corpo e di una nova famiglia. La terra per poter produrre qualcosa ha bisogno dell’acqua e del sole dell’umidità e del calore. Alla Samaritana Gesù chiede da bere per iniziare un dialogo con lei, lo scopo di Gesù era quello di portarla al punto di farle chiedere l’Acqua che solo lui era in grado di dare. <<Dammi quell’acqua perché non venga più a Questo pozzo>>. La sorgente che con la sua acqua dove arriva purifica dice: Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato, quindi la PAROLA lava, purifica, guarisce e salva. Questa Parola è la linfa, il succo che esce dalla vite e fa fruttificare i tralci. Non dimentichiamo che per essere pronti per portare frutto è necessario che l’agricoltore prepari il terreno. La terra va arata, concimata e poi seminata. <<La Parola di Dio è  una spada a doppio taglio capace di penetrare, ferire togliere le erbacce, fare luce, dare vita. Gesù dice ancora: <<Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me.>>; se dunque la Parola che entra nel cuore dell’uomo produce frutto, bisogna avere sempre pronto il cuore a farla entrare nel più profondo dell’intimo nostro, poiché la vite è completa con il tralcio, e se noi siamo i tralci e siamo uniti a lui, produrremo molto frutto.  << … perché senza di me non potete far nulla>>. Si parla anche di potatura, chi ha qualche dimestichezza con l’agricoltura sa che le piante vanno potate per portare frutto altrimenti i troppi rami impediscono alla pianta di avere la forza di produrre i frutti, la linfa si perderebbe tra i molti rami. La spada a doppio taglio, quella di cui abbiamo parlato prima è capace di effettuare la potatura perché attraverso l’ascolto e meditazione della Parola si è capaci di comprendere cosa è bene e cosa è male. E operare di conseguenza..Con l’aiuto dello Spirito Santo, l’Acqua Viva, avremo la forza e la capacità di operare i tagli necessari che ostacolano la produzione dei frutti. Attenzione Gesù dice: <<Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Io sono la vite, voi i tralci. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».
Siamo entrati, ci siamo fermati ad ascoltare quello che Gesù ci ha detto, riflettiamo un po’, vogliamo portare anche noi qualche frutto? Aggrappiamoci a Gesù ascuntammulu e diventando discepoli produrremo molto frutto. Appuntamento alla prossima volta e scopriremo ancora qualcos’altro di molto importante su chi è Gesù.

Diac. Vincenzo Esposito