“La Parola”

Chi e’ Gesù?

“Io sono la risurrezione e la vita”  (Giov. 11, 1ss)

Abbiamo altre volte visto che  Gesù ha operato  miracoli, tra i più eclatanti sono sicuramente quelli della risurrezione di alcuni defunti. Per esempio la figlia di Giàiro, il figlio della vedova di Nain, persone morte da poco, ma adesso Gesù sfida anche il tempo, Gesù con la risurrezione di Lazzaro va oltre ogni previsione. Quando egli arriva il morto è già sepolto e con una grande pietra davanti all’ingresso della tomba.

Leggendo il capitolo 11° del Vangelo di Giovanni l’Evangelista ci farà comprendere un nuovo e bellissimo aspetto di chi è veramente  Gesù. Egli ha detto: “Io sono il buon pastore che da la vita per le sue pecorelle, e dà la vita alle pecorelle perché l’abbiano in abbondanza”, Ci sono due vite nell’uomo una che ci viene donata tramite i genitori e l’altra che ci può dare solo Gesù. Una che prima o poi finirà  e questa una cosa certa. La terra tornerà alla terra ma quell’alito di Dio non finirà mai.   Adesso vediamo quello che è successo con Lazzaro.

Gesù è in Giordania e lì e le sorelle Marta e Maria  mandano un messaggio al maestro «Signore, ecco, colui che tu ami è malato». All'udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato». Gesù amava Marta  Maria  e Lazzaro. Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava, strano!   I discepoli gli dissero: «Rabbì, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?». Gesù rispose: «Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; ma se cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui».

Disse queste cose e poi soggiunse loro: «Lazzaro, il nostro amico, si è addormentato; ma io vado a svegliarlo». Della figlia di Giàiro Gesù dice:<< tua figlia non è morta ma dorme>>. Adesso di Lazzaro <<egli si è addormentato>> 

Gli dissero allora i discepoli: «Signore, se si è addormentato, si salverà». Gesù aveva parlato della morte di lui; essi invece pensarono che parlasse del riposo del sonno. Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto e io sono contento per voi di non essere stato là, affinché voi crediate; ma andiamo da lui!». Gesù torna indietro in Giudea dove volevano già lapidarlo e torna non curante del rischio che corre; Egli è “Il pastore vero che rischia la sua vita per l’amico Lazzaro” ci chiediamo anche noi: Forse non avrebbe potuto risuscitarlo anche dalla Giordania? Certo anzi era più prudente non avvicinarsi a quelli che volevano ucciderlo.

Lui va, e prima che arrivi a destinazione Marta la sorella di Lazzaro gli va incontro, dunque, Marta come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta si avvicina a Lui piangendo e gli dice: “Signore se Tu fossi stato qui mio fratello non sarebbe morto” Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell'ultimo giorno». Gesù le risponde: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».

Gesù è venuto a svegliare i morti! Quelli del corpo e quelli dello spirito, della morte del corpo alla fine dei tempi quando verrà nella gloria e quelli dello spirito adesso ora per ognuno di noi, sei morto? Gesù è la vita! Sei peccatore incallito? E’ venuto proprio per te! Se ammalato? Non avere paura Lui è il medico che ti libererà dalla tua malattia! Devi solo ascoltarlo quando PARLA e cibarti del suo CORPO Egli è la medicina, prima però devi purificarti. Non le mani o i piedi, il cuore. C’è la lavatrice anche per i peccati devi solo entrare dentro. La lavatrice per questo lavaggio è il sacramento della Penitenza. Non aver paura! pentiamoci dai nostri peccati: andiamo Egli ci già aspettando sul terrazzo per darci il suo abbraccio e il vestito nuovo.

Diac. Vincenzo Esposito