La Fiera di Mezzanotte al Lavatore

Una leggenda che diventa realtà.

Una delle leggende che si tramandano a Montedoro è intitolata: La Fiera di Mezzanotte al Lavatore.
Vi sono  diverse fonti scritte dove si dice che sin dai tempi della fondazione del paese, ogni sette anni, il 27 giugno, se qualcuno si avventurava a passare dal Lavatore, zona ricca di acqua sulfurea e di alberi da frutta di tante specie, a mezzanotte,si sarebbe trovato in mezzo ad una fiera tra banchi con tanta mercanzia, zingare, saltimbanchi, giocolieri, animali di diverse specie. Se per caso si acquistava qualcosa sarebbe stata trasformata in oro.
Leggende simili si raccontano in tanti altri paesi. Calogero Messana, da diversi anni, nella sua Raccolta civica raccoglie oggetti, fotografie e documenti antichi riguardanti Montedoro.
Avendo avuto, tra le mani, tre versioni della Fiera di mezzanotte del Lavatore, col conforto di alcuni amici, si è fatto promotore di organizzare La I° Fiera di Mezzanotte del Lavatore, il 27 Giugno 2015.
Così, con la collaborazione di Angelo Galante, uno dei proprietari della zona, ha predisposto dei tavoli, degli arrostitoi con Antonio Sorce e Angelo Bufalino, delle lampadine elettriche volanti, delle torce, una amplificazione ed intorno alle 21,30, si sono riuniti uomini, donne e bambini che hanno dato vita ad una bellissima serata. Hanno fatto rivivere, in pratica per la prima volta, la Fiera del Lavatore. La leggenda è diventata realtà.
Oltre un centinaio di persone radunatesi alla Madonna delle Grazie antica, in colonna sono discese, lentamente, lungo la stradella che porta al Lavatore, con delle torce elettriche e dei sacchetti pieni di roba da mangiare: salsiccia, costate, pizza, frutta, dolci, e oggetti vari; hanno imbandito i tavoli, come per una fiera, con lattughe, cucummari, melanzane, peperoni e, poi, origano, satareddra, alloro, rosmarino, basilico, ecc.
Molti uomini avevano in testa una paglietta, molte donne erano vestite in costume siciliano, due da zingare.C’erano i fracassoni Carlotta e Anzalone che suonavano con la cassa, il tamburo e i piatti e Salvatore Bufalino si alternava a diffondere bella musica con l’amplificazione.
Calogero Messana ha letto la leggenda scritta dal centenario montedorese Antonino Morreale, un gruppo di donne, coordinato da Graziella Morreale, hanno recitato la messinscena delle venditrici della fiera e cantato delle canzoni siciliane. E’ stato sorteggiato, fra i presenti, un dipinto dell’artista Agostino Tulumello assegnato a Rosa Randazzo. Poi, è iniziata la manciuglia con grande spasso di piccoli e grandi. A mezzanotte sono state spente le luci mentre qualcuno, con un lenzuolo bianco, ha richiamato i fantasmi a tutti i festanti.
Così, lentamente, i 130 partecipanti e protagonisti della Fiera del Lavatore hanno fatto ritorno a casa gioiosi e contenti per avere trascorso una serata fuori dal comune, facendo voti di continuare nel futuro la bellissima esperienza.

Lillo Paruzzo