Giorni tristi

PALERMO. Già da un anno riposa nel cimitero di Campofranco, la sig.ra Emma Iole Condorelli Callari, tornata alla Casa del Padre il 21 ottobre 2014, all’età di 97 anni, circondata dall’affetto e dalle cure delle figlie Adalgisa ed Anna Maria e delle nipoti Floriana e Gioia.
Iole viveva da lungo tempo a Palermo, dove ha dedicato tutta la sua lunga vita alla famiglia e molte ore del suo tempo a lavorare, con grande impegno cristiano, per le missioni salesiane come “cooperatrice” nel laboratorio “Mamma Margherita”.
E’ sempre rimasta molto legata al suo paese natio e “La voce di Campofranco” è stato per lei un importante contatto con i luoghi della sua infanzia e gioventù, in particolar modo negli ultimi anni, quando per via dell’età e delle sofferenze fisiche i suoi ritorni in paese sono stati sempre più radi, ma le sue facoltà intellettive, sino alla fine vivaci e pronte, le hanno consentito di partecipare agli eventi e chiedere informazioni ai parenti che vivono ancora oggi a Campofranco.

MUSSOMELI. Nel tardo pomeriggio del 3 dicembre 2015, si è spento, assistito amorevolmente dai familiari e amici, il prof. Salvatore Falletta, nato a Campofranco il 25/11/1945 e residente a Mussomeli in c/da Girasa.
Sposato con la dott.ssa Vincenza Guasto, e padre di due figli, Nino e Federico, è stato docente di lettere presso l’IIS Mussomeli-Campofranco dove ancora lo ricordano colleghi e soprattutto alunni, con i quali manteneva rapporti di grande umanità anche dopo la fine del percorso scolastico.
Conosciuto e stimato nell’ambiente Mussomelese, era una persona speciale, di poche parole, ma che dietro un’apparenza talora riottosa, celava un cuore d’oro, pronto a dimostrare tutto il suo affetto sincero e spontaneo, e che, nella sua profonda sensibilità, non riusciva a rimanere indifferente ai bisogni dei più deboli.
Schietto fino all’estremo, in una società dominata dall’immagine, si presentava come una persona autentica pronta ad offrire tutta la sua ricchezza interiore cosicché lascia un esempio di vita, ma un vuoto incolmabile nel cuore di quanti l’hanno avuto vicino. (da “Castello incantato” del 4.12.2015)
Le esequie sono state celebrate sabato 5 dicembre alle ore 15.30, nella chiesa di Cristo Re di Mussomeli.

CAMPOFRANCO. Domenica 15 novembre 2015, dopo 93 anni di permanenza tra noi, ci ha lasciato, per continuare a vivere nell’eternità, il signor Pietro Pistone. Da tutti era stimato e rispettato anche per la sua attiva e silenziosa laboriosità, il suo instancabile impegno di vita familiare, quale sposo, padre e nonno, molto attento, sempre premuroso e concretamente esemplare. Rimarrà sempre vivo il ricordo del suo quotidiano attivismo di vita operosa, anche e soprattutto dopo la dipartita della sua carissima moglie Angela Condorelli e fino all’ultimo  omento della sua vita terrena. Incancellabile il suo ricordo dal cuore della professoressa Annunziata, del figlio Calogero, della sorella Carmela, della nuira, del genero, dei nipoti, dei familiari, dei parenti e degli amici, molti dei quali sono stati presenti, tra le  numerosissime persone, per l’ultimo significativo affettuoso saluto, al m omento della funzione funebre, svoltasi alle 10.30 di martedì 17 novembre nella chiesa San Giovanni Evangelista di Campofranco

CAMPOFRANCO. Il 14 novembre è tornato alla casa del Padre Gaspare Adamo, sposato con Maria Vitellaro Maria. E’ stato assistito con amore dai i figli, dalle nuore, dai generi e dai nipoti, Aveva 82 anni. Così i figli Lillina, Giusy, Rita, Assunta, Calogero e Salvatore esprimono la loro grande perdita e il loro profondo dolore: “Tra li stiddi ci n’è una cchiù lucenti... fanni lustru”.

SUTERA. Il 15 ottobre 2015 si è spenta a Sutera nella sua abitazione in via sen. Mormino, amorevolmente assistita dal marito, i figli ed i nipoti, le nuore ed il genero, la signora Giuseppa Salamone all’età di 89 anni. I familiari la raccomandano alle preghiere di quanti l’hanno conosciuta ed amata.

NOVARA. Il 4 ottobre 2015 ha lasciato la vita terrena il centenario montedorese, Antonino Morreale di Giuseppe e di Teresa Maira da Canicattì, nato a Montedoro il 15 ottobre del 1914. Undici giorni dopo avrebbe compiuto 101 anni. Figlio di Giuseppe Morreale, ha avuto i seguenti fratelli: Rosario (Sariddru) sposato con Sciandra Angela; Andrea (Furfìciuni) sposato con Maria Ricotta; Giovanni sposato con Concettina Sferrazza; Marietta sposata con Angelo Piccillo; Pietro sposato con Mariangelica; Francesca sposata con Di Lucia di Canicattì. Come maestri ebbe: Luigino Guarino,Concetta Amico, Salvatore Messana. Frequenta la bottega del padre e dello zio Calogero ed apprende il mestiere del fabbro. I componenti la famiglia venivano soprannominati "firrara" per distinguerli dai componenti la famiglia Messana che erano soprannominati "firrareddra". Antonino, familiarmente chiamato Nino, nel 1934, a 20 anni, si arruola nell'aeronautica militare, a Napoli e, poi, come specializzato armiere (armamento di bordo) presta servizio ad Augusta, Brescia e Gorizia. Nel 1937-39 viene inviato in Africa orientale.
Nel 1939 ritorna in Italia e presta servizio a Milano e Novara. Nel 1941-42 presta servizio in Libia e, poi, partecipa al Fronte Balcanico facendo parte della base di Manduria di Puglia e di Treviso. Quindi col grado di maresciallo viene fatto prigioniero dai tedeschi e deportato a Thorn, Slezia, Breslavia e fa ritorno in Italia il 6 settembre del 1945. Nel 1948, Nino sposa Serafina Ciralli di Giuseppe dalla quale ha avuto due figli Giuseppe e Giampiero. Nel 1974 va in pensione ed abita sempre a Novara. Come occupazione del tempo libero si è messo a scrivere: - Il brigante ed altri racconti (22) di pagine 188 - Le rose del Pogetto, romanzo - Le mie prigioni (racconto della prigionia) -  Un passaggio in auto, Novara 1999.
E' ritornato a Montedoro, l’ultima volta, il 15 Maggio 2002, ad 87 anni, ancora ben messo, diritto nella postura, con un viso non segnato dall'età, con modi di fare piuttosto giovanili: mai nessuno gli darebbe gli anni che dice di avere. Ringrazia Dio per la buona salute e dice di stare sempre occupato, negli ultimi anni, a scrivere quello che gli viene in mente: racconti, fiabe, passate personali, fatti di guerra, di prigionia, casi della vita, avendo abitato in diverse città non solo d'Italia.
Il 15 ottobre del 2014, Antonino Morreale aveva compiuto cento anni circondato dall’affetto della moglie, dei figli e dei parenti. Altri centenari montedoresi viventi:Tulumello Consiglia in Morreale, 105 anni il 28 ottobre; Randazzo Calogero di Simone, 100 anni compiuti ad aprile, abitante a Pisa.


Lillo Paruzzo