Montedoro. Calogero Licata è tornato alla Casa del Padre
A Montedoro il 28 marzo 2016 è morto “lu zi Caluzziaddru” Calogero Licata di 97 anni, essendo nato il 3 novembre 1918 da Francesco e Giuseppa Lombardo. In paese era noto come Caluzziaddru la Vampa. Il padre faceva il macellaio e nel 1924 è emigrato in America a Pittston Pa dove ha lavorato in macelleria per qualche mese quando è rimasto vittima di un incidente ferroviario. La macelleria di Montedoro ha continuato la sua attività con la mamma di Calogero, il fratello Giuseppe che, poi, sarebbe emigrato a Bompensiere, facendo sempre il macellaio, e le sorelle Carmela e Marietta. Caluzziaddru ha frequentato le scuole elementari con maestro Paolo Piccillo e trascorreva il pomeriggio in macelleria imparando gradualmente il mestiere che allora aveva tanti risvolti. Calogero, diventato giovanotto, andava a comprare il bestiame, vitelli, maiali, agnelli, nelle fiere che si susseguivano, durante l'anno, nei paesi del circondario. Una fiera che frequentava assiduamente era quella di Calascibetta Poi, un altro impegno era quello di mantenere detto bestiame nell'ovile alla periferia del paese che utilizzava secondo la bisogna. Calogero conciava le pelli di agnello con l'allume, poi, li metteva stesi lungo i muri della sua casa che comprendeva la macelleria e l'abitazione, per confezionare dei tappeti.
Intorno al 1940 Calogero Licata è andato militare, per tre anni, a Foligno e a Genova acquisendo, tra l'altro, i metodi della macellazione e l'utilizzo delle carni di quelle realtà. Nel 1947 Calogero ha sposato Vincenza Bufalino (1920-1978) dalla quale ha avuto 3 figli:Pina, Francesco e Carmelina. Tutta la famiglia lavora nella macelleria vendendo anche Roba cotta, stigliole e sangunazzu, avvalendosi dei vanniatura: Pippinu Montagna, Vincenzo La Quatra, Turiddru Filiddra. Nel 1979, avviene la chiusura del macello, diventa titolare della macelleria il figlio Francesco, ma lui, Caluzziaddru, lavora sempre senza risparmiarsi anche se i fornitori portano la carne ogni settimana. Nel 2000 diventa titolare della macelleria la figlia Pina sempre con la collaborazione del padre. Nel 2006 Calogero Licata è costretto nella sedia a rotelle ma cerca in ogni modo di collaborare alla vendita della carne. Ogni giorno con l'automobile la figlia Pina lo porta in giro, sia in paese per vedere la gente e le vie che in campagna dove era stato migliaia di volte a lavorare. Gli ultimi mesi li ha trascorsi a letto non perdendo la sua squisitezza con tutti quelli che lo andavano a trovare, consapevole della sua età ringraziava Dio per tutto quello che gli aveva dato nella vita non dimenticando la morte della moglie e del figlio che tanto dolore gli avevano procurato.
Lillo Paruzzo