Semi di senape
Senso delle realtà terrestri
- C’è
un senso del termine «proprietà» che proviene dalla
Sacra Scrittura; esso si può rilevare in due passi dei vangeli.
Quando Gesù, ritrovato fra i dottori del Tempio a Gerusalemme,
replica alla madre, la Vergine Maria, e a san Giuseppe, che era giusto
per lui dedicarsi alle «cose che sono proprie» del Padre
celeste (Lc 2, 49).
- Poi,
c’è l’episodio del Golgota; Gesù, morente in
croce, affida alla madre sua il discepolo Giovanni; e questi accoglie
la Vergine Maria «nella sua proprietà», ovvero in
casa sua (Gv 19,27). Oggi, al significato letterale si tende ad
aggiungere quello metaforico; ovvero, accogliere la Vergine Maria nella
dimora terrena propria, perché lei esprime in pieno la peculiare
vita cristiana.
- Cogliere il senso
proprio della Rivelazione ed esprimerlo «con proprietà di
linguaggio» a fronte delle realtà temporali è in
genere il compito dei teologi che riflettono sulla società. Essi
tendono a cogliere la continuità fra Rivelazione e sapienza
umana. Viceversa, risalta la discontinuità quando fra le opere
dell’uomo e le attività sociali si scorge il peccato
strutturale e la corruzione stabile.
- Da alcuni decenni
a questa parte è acquisito che il compito tipico dei laici
cristiani nella società sia di svolgere l’animazione
cristiana delle realtà temporali; ovvero, fare fermentare nel
mondo il buon lievito cristiano. Ed anche: ciò che la Chiesa
può prendere dal mondo, e farlo «proprio», è
possibile seguendo la Vergine Maria che assume dalle realtà
terrestri ciò che non è sconveniente rispetto al suo
Creatore.
- Un tale concetto
veniva svolto, durante l’ultimo concilio dal vescovo Santo
Quadri, nell’autunno del 1964. Egli in un certo senso affermava
che il valore peculiare delle realtà temporali non si derivasse
dalla Bibbia o dalla dottrina sociale della Chiesa, ma si rilevasse
dallo studio scientifico e da altre esperienze storiche.
- «Res
temporales proprium aliquid continent (vulgo: Eigengehalt, an essence
of their own, leur propre consistence, proprio contenuto) quod non est
simpliciter applicatio alicuius principii moralis superioris. Nec
continetur in Sacra Scriptura aut in doctrina sociali Ecclesiae, sed
cognoscitur diuturno studio et cotidiano usu propriae et alienae
experientiae». A parere di Quadri, occorre conoscere criteri,
metodi e fini propri delle realtà create.
- Eigengehalt
indica, in tedesco, «peculiare valore intrinseco» delle
realtà terrestri (come tecnologia e scienze, economia,
società industriale) che il buon operatore cristiano sa ordinare
per svelare il disegno di Dio creatore e redentore; anzi meglio, nelle
leggi intrinseche delle realtà temporali egli può
scoprire quei valori propri e peculiari che danno risalto alla
creazione e alla natura. In tal modo, se c’è un
orientamento etico, le opere dell’uomo e le produzioni della
società diventano una casa degna. Questo può essere il
senso di una ecologia umanistica; diligente competenza professionale ed
equa autonomia delle realtà terrestri sono valori cristiani.
Salvatore Falzone sac.