- Ad Aosta il mito dei treni in una mostra dell’AMFV
- Il modellismo per raccontare la storia delle comunicazioni.
- La
storia narrata attraverso i treni è un’esperienza molto
particolare, che coniuga la passione per il modellismo con
l’evoluzione dell’uomo vista attraverso i progressi
compiuti in campo ferroviario. In visita per caso ad Aosta nei primi di
giugno di quest’anno, l’attenzione è stata quasi
catturata dell’avviso che pubblicizzava una manifestazione alla
Cittadella dei giovani ad oggetto “Petits Trains”
organizzata dall’Associazione Museo Ferroviario Valdostano
(AMFV), con il patrocinio del Comune di Aosta, che proprio
quest’anno celebra i vent’anni dalla sua nascita. La
Cittadella è uno spazio interamente dedicato ai giovani e
ospita, comunque e al di là di chi in vario modo si cimenta,
iniziative culturali che in qualche modo possano costituire attrattiva
per i giovani.
- Il
fascino dei treni cattura soprattutto i bambini, per i quali è
stata addirittura organizzata una gara di disegno a premi sul tema dei
treni. Vedere l’attenzione con la quale i più piccini
osservano i treni che viaggiano sulle linee ferrate costruite con
rigore dai modellisti è esperienza entusiasmante pure per i
grandi e comprova che è possibile essere educativi anche
attraverso il divertimento.
- I
modelli dei treni sono collocati in alcuni plastici che riproducono i
paesaggi cui essi si ispirano, calati in un determinato contesto
storico.
- Cosí Zeno Nicastro, figlio di immigrati siciliani, ha realizzato un plastico (nella foto) che
non ha un preciso riferimento ambientale ma è una miscellanea di
stili e di paesaggi che sembrano raccontare l’ andirivieni dal
Nord al Sud d’Italia con il treno quando nelle vacanze la
famiglia si metteva in viaggio per andare a trovare i nonni per poi
ritornare a casa all’inizio della scuola.
- Mentre
Giorgio Del Monte ha realizzato il plastico della stazione di
Pré Saint Didier, tipicamente valdostano, calato nel contesto
storico degli anni sessanta quando il treno rappresentava il mezzo
piú economico e popolare soprattutto nei trasferimenti dal Sud
ai territori industrializzati dell’Europa del Nord.
- In
uno dei plastici in mostra compare addirittura la littorina, che
è un tuffo sicuro nel passato e richiama alla memoria la
lentezza d’a!tri tempi e uno stile di vita non ancora
ossessionato dal mito della velocità a tutti i costi. Uno dei
plastici è ispirato all’America e nei tabelloni della
stazione compare la pubblicità della Coca-Cola mentre
l’ambiente circostante mostra la grandiosità americana con
la sua architettura senza fronzoli e le sue larghe strade.
- Alla
domanda se si tratta soltanto di un gioco per fare divertire i bambini
e gli adulti appassionati, il presidente dell’AMFV, Raffaele
Moreschini, risponde che i treni, ovvero les Petits Trains, raccontano
la storia dell’evoluzione dell’uomo lungo il percorso della
comunicazione ferroviaria. Sono infatti i treni, e le vicende non
sempre felici, che hanno accompagnato la loro affermazione nel campo
del trasporto, che hanno segnato il progresso e l’elevazione del
ceto sociale ad un livello di vita più adeguato all’essere
umano. E non dimentichiamo che il treno offre la possibilità di
distendersi guardando il paesaggio e pensando, cosa che oggi va
assumendo un’importanza secondaria e che contribuisce alla
decadenza dei costumi.
- La
conferenza organizzata sul tema sabato 4 giugno mostra appunto il lato
culturale della manifestazione mettendo in risalto, attraverso la
narrazione dei relatori che si sono succeduti, tra i quali Arturo
Castellani, lo scopo culturale dell’Associazione facendo rivivere
la storia della comunicazione ferroviaria. L’associazionismo ha
anche il pregio di fare incontrare le persone e di mantenere vivo quel
senso di appartenenza pur nella diversità delle origini, che
tende a scomparire. Potremmo allora anche noi, in Sicilia, prendere
spunto da questa pregevole iniziativa e provare ad incontrarci e ad
organizzarci provando a costruire una rete da Nord a Sud e viceversa
così da tenere viva l’esperienza della comunicazione
attraverso i treni, anzi facendone occasione di collegamento con il
resto del mondo.
- Lucia Maniscalco