- LA PAROLA
- La misericordia fino alla follia!
- La
misericordia e’ il sentimento intimo e profondo che lega due
esseri per ragioni di sangue e di cuore, come avviene nel rapporto
d’amore fra genitori e figli, o in quello tra fratelli. Questo
amore tutto gratuito corrisponde ad una necessità interiore, ad
un’esigenza del cuore. Acquista perciò un senso più
profondo e originario, genera una gamma di sentimenti come la
bontà, la tenerezza, la pazienza, la comprensione, la
compassione, la prontezza al perdono.
- Papa Francesco usa spesso il termine tenerezza come sentimento delle viscere umane e della misericordie.“Si dimentica una donna del suo bambino, da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se costoro si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai” (Is 49,15).
- La
misericordia è la caratteristica primaria di Dio perché
per amare veramente è necessario essere misericordiosi, e Dio
ama fino all’impossibile l’uomo perché
<<niente e’ impossibile a Dio>>. Dio perdona sempre
fino alla follia cioè Dio diventa come un pazzo pur di
continuare ad amare, a perdonare. Chi avrebbe sacrificato il proprio
figlio? Così Dio si è avvicinato a noi mandandolo a
rimettere in sesto quanto l’uomo era riuscito a distruggere con
il peccato. Mettere ordine, è stato il compito primario di
Gesù.
- L’uomo
da solo non sarebbe mai riuscito a colmare la distanza che si era
creata con il peccato, avevamo bisogno di un modello Vero, Autentico,
grande che si facesse piccolo per noi piccolissimi, vicino
perché potessimo incontrarlo e scoprire il volto autentico del
padre. Avevamo bisogno di Dio che si è fatto vicini a noi
donandoci il Figlio. Il suo compito era quello di essere il ponte da
attraversare per raggiungere la nostra vera identità cioè
quella di figli di Dio.
- Il figlio adesso diventa nostro fratello, e in Lui possiamo chiamare Dio nostro Padre: Padre nostro che sei nei cieli ….!
- Gesù
in una cena con i pubblicani risponde a dei farisei: Io non sono venuto
per i giusti ma per i peccatori. Quindi per ognuno di noi. E se
qualcuno pensa di non essere peccatore, perché fa determinate
cose, o perché non ne fa solo alcune, è nell’errore
perché fare quello che Dio ci ha comandato non è
semplicemente fare quello che ci piace e non fare altre cose che ci
disturbano o pensiamo solo che gli altri devono farle. Se Gesù
avesse fatto così noi saremmo ancora prigionieri del peccato
senza alcuna possibilità di uscirne fuori ed essere perdonati.
- Dio
ha pensato che per farsi conoscere doveva diventare uno come noi e
senza un aiuto, non avremmo mai potuto conoscere che ci ama fino al
punto di offrire il suo Figlio come <<sacrificio offerto per il
perdono dei peccati di ogni uomo e di ogni tempo.>> E che sarebbe
venuto a morire anche per un solo uomo (vi invito a leggere la parabola
della pecorella smarrita).
- Gesù
morente sulla croce chiede al Padre che perdoni quelli che
l’hanno crocifisso: <<Padre perdonali perché non
sanno quello che fanno>>. Gesù risorto, asceso al cielo
sta sempre davanti al Padre ad intercedere per me, per te che stai
leggendo e per tutti. Gesù è la misericordia del padre
sempre viva e operante fino alla fine dei tempi.
- Cosa
dobbiamo fare? La risposta è una sola: diventare misericordiosi
come Dio è misericordioso. <<Qualunque cosa avete fatto ai
questi miei fratelli più piccoli l’avete fatto a
me>>. Gesù anche a noi dice: Va e anche tu fa lo stesso.
- Diac. Vincenzo Esposito