La nonnina “Za Consiglia” Tulumello, 106 anni, ci ha lasciato
A Montedoro, il 30 agosto, si è spenta la “za
Consiglia” Tulumello, la più longeva tra le donne e gli
uomini nati in paese: avrebbe compiuto, tra due mesi, 106 anni di vita,
di affetti, di lavoro, di storia del paese.
Consiglia Tulumello, nata a Montedoro, il 29 ottobre del 1910, da
Salvatore e Salvatrice Di Falco, ha avuto cinque fratelli: Calogero,
Francesca, Giuseppe, Ignazio e Giovanni, deceduto a 96 anni, il 15
ottobre 2010. Consiglia, sposa Andrea Morreale di Calogero, l’11
novembre del 1931, col quale ha avuto tre figli: Calogero, Salvatore e
Giovanni; sette nipoti e quattro pronipoti. Nel 1930, Andrea Morreale
apre il caffè, in Piazza Umberto, dove c’era, fino a pochi
mesi fa, il Tabacchino di Duminuco Farruggia. Dal 1932 Consiglia
collabora col marito, in modo particolare, dedicandosi alla pasticceria
con “viscotta nzuccarati, taralli, tatù, ciambelli, pupi
di zuccaru, frutti di Marturana, Picureddri di Pasqua di Marzapane e
Palummeddri cu l’ova, colorati e decorati, in modo particolare,
dalla delicata mano della sorella Ciccina.
Dal 1940 il Bar Morreale viene trasferito nei locali, dove c’era
il negozio di generi alimentari di Marietta Licata Ciralli. Nel 1950 i
Morreale hanno venduto il bar a Michele Amico e Onofria Mantione, che
hanno impiantato il biliardo, che proveniva dal Dopolavoro di Giuseppe
Tulumello Manazza, di Piazza XX Settembre. La famiglia Morreale emigra,
prima a Venezia e, dopo due anni, a Roma, dove Lillo, il figlio
maggiore, divenne un provetto pasticciere. Nel dicembre del 1966 i
Morreale ritornano a Montedoro ed aprono un nuovo bar sempre nella
Piazza Umberto, accanto al Monumento a Maria Immacolata. Vi lavorano
Lillo, Gianni, collaborati dalle mogli: Maddalena e Giuseppina, e la za
Cunziglia nel laboratorio della pasticceria insieme alla sorella
Ciccina, con le tradizionali specialità, mentre alla pasticceria
moderna lavora Lillo. Quando chiude definitivamente il bar Morreale la
za Cunziglia ha 96 anni e fino all’ultimo ha lavorato, in modo
encomiabile, sempre col sorriso tra le labbra, con tanta discrezione.
Ormai centenaria la za Cunziglia ha assistito al decesso del figlio
Gianni di 66 anni e successivamente a quello della nuora Giuseppina
Augello nel 2014.
Negli ultimi 43 anni, a Montedoro, paese di circa 1650 abitanti, hanno festeggiato i cento anni:
Montagna Salvatrice, vedova Buccoleri nel 1973; Duminuco Maria, vedova
Sferrazza nel 1987; Montana Vincenzina, vedova di Giuseppe Alfano nel
1996; Lombardo Giuseppina, vedova di Calogero Duminuco, nel 1999;
Palmieri Salvatore, nel 2007; Pietrina Guasto, nel 2009, a Pittson USA;
Tulumello Consiglia vedova Morreale, nel 2010; Vella Salvatore, nel
2013; Morreale Antonino, nel 2014, a Novara; Randazzo Calogero, nel
2014, a Pisa; Charlie Sciandra, nel 2015, a Pittston, USA. Si
può affermare che Montedoro rientra tra i paesi più
longevi della Sicilia.
Lillo Paruzzo