1917. Stasera sull’Hermada nessun colpo
(dal diario del tenente Giuseppe Carruba Toscano)
Sutera. È il diario del tenente veterinario Giuseppe Carruba Toscano,
inviato nel 1917, cento anni fa, sul fronte di guerra nel basso Isonzo,
la zona del Vallone, dove erano state già combattute numerose
battaglie. Aveva studiato veterinaria e quindi gli affidarono la cura
degli animali che portavano in prima linea viveri ed armi. Il nemico
era anche interessato a disarticolare i rifornimenti e lo scoppio di
bombe o le visite degli aeroplani erano frequenti. Ma l’incarico gli
permetteva di incontrare le truppe che andavano o tornavano dal fronte
e farsi raccontare tutto. Altre informazioni venivano dalla mensa
ufficiali e, naturalmente, da quello che riusciva a dedurre dal suo
punto di osservazione.
Il diario riporta giorno per giorno i fatti così come sono, non
sottoposti alla censura, né piegati alle esigenze della propaganda. Né
il tenente ha bisogno di ingrandire i suoi meriti perché il diario non
era destinato alla lettura di nessuno, neanche dei figli che fino alla
morte non ne sospettarono l’esistenza. E così si accenna a qualche
esecuzione immotivata di soldati, ad episodi di fraternizzazione col
nemico, all’ammutinamento della Catanzaro. E poi si parla di politica,
di carriere facili degli imboscati o raccomandati sotto le armi.
Vengono sollevate questioni o discussioni che a noi oggi non
interessano, ma considerate rilevanti in quel periodo, ed i pensieri o
consigli che il tenente rivolgeva a sé stesso. È il punto di vista di
un uomo del Novecento, che ragiona e giudica con la mentalità di allora
e tutto sommato rende il diario più interessante. Coinvolgenti le sue
riflessioni sulla pace che regna nei cimiteri di montagna, tra nemici
che si erano combattuti aspramente in vita ed ora riposano l’uno
accanto all’altro, senza molestie.
Il diario, pubblicato dalla casa editrice Akkuaria, è stato presentato
in piazza Madrice giovedì 4 agosto all’interno della manifestazione Il
Rabato Abbraccia Il Mondo. Sono intervenuti il sindaco dott. Giuseppe
Grizzanti e l’assessore alla cultura, dott.ssa Marisa Montalto Monella,
la editrice Vera Ambra, i curatori del diario dott. Filippo Ricciarelli
e Mario Tona. Molto apprezzato l’intervento di Onofrio Ingrascì che,
oltre a cantare due canzoni del periodo di guerra, ha presentato la sua
tesina di maturità che ha preso spunto proprio dall’opera del tenente
veterinario. Molti del pubblico hanno letto alcuni passi del diario.
Mario Tona