Il Natale 2016 a Sutera
Il concorso Presepe in famiglia
Quest’anno il gruppo A’mbresa, che collabora stabilmente con le due
parrocchie nella organizzazione di varie manifestazioni (prima fra
tutte, per complessità e fatica, le Carmeliadi estive) ha lanciato un
concorso per presepi rivolto alle famiglie. Sono state undici le
famiglie partecipanti alla selezione che scadeva il 18 dicembre, la
domenica precedente il Natale. Grande l’entusiasmo, con la commissione
che ha dovuto tenere duro sui tempi di iscrizione, nonostante la
richiesta di altri che, in ritardo, avevano chiesto di partecipare.
Anche la giuria ha bisogno dei suoi tempi per visitare, e valutare, nei
tempi appropriati. I criteri guida sono stati la novità, l’aderenza al
tema, i materiali usati. Ed è stato premiato il presepe della famiglia
di Alberto Carruba, fatto tutto con i Lego, dalla capanna, al mulino,
ai personaggi. Molti altri presepi si sono distinti per originalità e
perizia manuale, nella costruzione di casette o strade con materiale
locale o di uso comune.La premiazione non si è potuta tenere, come
sarebbe stato logico, per l’epifania, data l’abbondante nevicata, ed è
stata rinviata a domenica 15 gennaio. Ci siamo goduti i presepi una
settimana in più.(Mario Tona)
La Novena
Tra le feste più sentite durante l’anno, abbiamo sicuramente il Santo
Natale, momento in cui si celebra la nascita del Signore. Sono diverse
le usanze e le tradizioni che vengono fatte in occasione delle
festività natalizie: tra queste, abbiamo la Novena. Si tratta di una
tradizione che non è ancora scomparsa nei paesi siciliani.
La novena è un momento di preghiera che, in forma liturgica o in forma
musicale, ci permette di rivivere i momenti che hanno portato alla
nascita di Gesù.
A Sutera, un gruppo di circa 15 ragazzi, armati di voce e strumenti
musicali, si impegnano a non far perdere una delle tradizioni più
antiche, cantando e suonando così le antiche nenie per le viuzze di
Sutera e sostando nelle case dove viene esposta l’immagine di Gesù
Bambino.
Si tratta di un’usanza che viene fatta sicuramente nel rispetto della
fede e della religiosità, ma anche un’occasione per rallegrare le vie e
le piazze di Sutera, riscuotendo diversi apprezzamenti soprattutto
dagli anziani, molto devoti alle tradizioni popolari.
I cantori della Novena che hanno partecipato quest’anno sono stati:
Paolo Buttaci, Carmelo Mattina, Paolino Pardi, Onofrio Ingrascì,
Vincenzo Alongi, Domenico Buttaci, Gaspare Pillitteri, Vittorio Piazza,
Riccardo Ippolito, Michelangelo Landro, Giuseppe Landro, Marco
Vitellaro, Emanuele Collura.
Un doveroso ringraziamento va pure a tutti quei bambini e ragazzi che
hanno collaborato per qualche giorno, con l’intenzione di tramandare
una delle più belle tradizioni natalizie locali.(Paolo Buttaci)
Il Presepe vivente
Il ricordo del presepe vivente di quest’anno è legato soprattutto alla
neve, caduta abbondantissima, che ha determinato l’allerta meteo e la
chiusura anticipata della manifestazione. Andiamo un po’ con ordine,
visto che il presepe ha fatto i conti col calendario fin dai primi
giorni.
L’anno scorso il direttivo della Kamicos, l’associazione che organizza
il presepe col patrocinio del Comune e il contributo di vari
assessorati regionali e della Camera di Commercio, aveva fissato come
date dicembrine il giorno di Natale e i tre giorni immediatamente
successivi.
Quest’anno, con il Natale caduto di domenica, la manifestazione si
sarebbe tenuta nei primi giorni della settimana seguente con un
afflusso di visitatori probabilmente minore. Pertanto si era deciso di
sostituire il 27 e 28 dicembre con il 29 e 30, più vicini al fine
settimana, di solito più partecipati (il giorno di San Silvestro è
indisponibile per tutti, suteresi compresi). La previsione era
corretta, anzi il 26 gennaio c’era stato un boom di presenze di oltre
1200 visitatori in più rispetto al 2015.
I problemi sono venuti con la nevicata dell’epifania e la chiusura
anticipata del presepe che ha dovuto togliere dal calendario il 6, 7 e
8 gennaio. Quest’ultimo giorno era stato aggiunto come recupero e tanti
pulman, una ventina, che avevano rinunciato alla visita nei giorni
precedenti, avevano confermato la visita proprio per l’otto.
Nonostante queste avversità, il presepe ha superato i 35.000 euro,
coprendo complessivamente le spese, con il presidente Paolino Scibetta
che tutto sommato se ne dichiara soddisfatto. Le postazioni sono state
le solite, con la novità di quella del miele, dislocata nella “Casa di
‘na vota”, il che ha permesso di concludere il percorso quasi nello
stesso punto di entrata. Le degustazioni si sono alternate come al
solito lungo il percorso, a partire dalle uova sode, al vino, ricotta e
formaggio, ceci e “minnulicchi”. La capanna ed i pastori negli stessi
punti, come da tradizione.
Il Presidente ringrazia per la collaborazione l‘amministrazione
comunale, gli enti pubblici e le aziende che hanno fatto da sponsor, ma
soprattutto i soci e i tanti cittadini che hanno prestato con tanto
sacrificio, e volentieri, la propria opera. Appuntamento alla prossima
edizione, la ventesima, che, pertanto, merita di essere celebrata, e
partecipata, con ancora più impegno.(Mario Tona)
Presepe e albero della Pro Loco
Il 19 dicembre, a pochi giorni dal Natale, la Pro Loco ha inaugurato un
presepe monumentale in una casa di via Mazzini, nei pressi di piazza
della Repubblica, lungo il percorso che conduce i visitatori al presepe
vivente. Il nastro della cerimonia è stato tagliato
dall’arcipreteFrancesco Miserendino e dalla presidente della Proloco
Concetta Piazza.
I lavori sono durati più di un mese, in parte nel luogo di
allestimento, in parte a casa per il materiale preparatorio. Ognuno si
è impegnato in quello che sapeva fare meglio, la capanna, il paesaggio,
le tante scene di vita quotidiana, alcune anche in movimento. E prima
di tutto il ponteggio che doveva sostenere tutto, di 15 metri quadri.
Al piano più basso è stata collocata la grotta con la Sacra Famiglia, i
personaggi che andavano a rendere omaggio, i contadini nel periodo
della zappatura. Più in alto varie botteghe artigiane, venditori di
frutta, lavoratori della lana, un mulino ad acqua lungo un ruscello che
tagliava in due il presepe, un frantoio con asino alla stanga. Ed
ancora, su un terzo livello, due villaggi e casine sparse con qualche
spruzzata di neve, montagne come caverne. Infine effetti luminosi e
sonori, l’alternarsi del giorno e della notte, temporali, il canto del
gallo al mattino.
Prima di entrare, un grande albero fornito dal Corpo Forestale, con
luci bianche a led e decorazioni con fiocchi e stelle dorate fatte con
la pasta.(Mario Tona)
Foto in alto, da sinistra: il presepe del concorso, il presepe della
Pro loco, il gruppo della Novena, un figurante del presepe vivente.