Neve anche a Sutera, a Montedoro e … dovunque!

A Sutera

Di questa neve ci ricorderemo a lungo. È arrivata il giorno dell’Epifania. Ci siamo svegliati con quaranta centimetri di neve nella parte bassa del paese, un metro e quaranta nella strada di San Marco dove è stata scattata la foto di Sutera vestita di bianco. Grande festa per le strade, giochi e tiri di palle, qualche pupazzo. E non è andata via subito, come altre volte: ci ha tenuto compagnia per una settimana, ospite via via più ingombrante. Contenti gli scout agrigentini assediati a scuola, un po’ meno i genitori lontani e gli adulti preoccupati a liberarli. Una novità anche per camperisti. I più anziani risalivano al 1956 per ritrovare una nevicata altrettanto intensa, comunque sorella minore di quest’anno.
Ed è stata subito emergenza. Il 7 gennaio il sindaco ha riunito il Centro operativo comunale (COC) per contattare tre ruspe, quelle disponibili in zona, attuando il piano neve previsto dalla protezione civile per lo sgombero delle vie cittadine, garantire la viabilità nei punti strategici e l’accesso con la macchina ai dializzati. Il 26 gennaio la giunta con delibera n. 10 ha quantificato il costo dell’emergenza in 3.546,20 euro.
Ma ai danni della neve si erano sommati quelli della pioggia, con frane e smottamenti molto gravi che hanno pregiudicato sia la viabilità esterna (soprattutto quella per Mussomeli che ha definitivamente ceduto, mentre l’altra per Campofranco accentua gli annosi problemi) sia quella interna (una vasta frana che ha interrotto i collegamenti diretti tra il Giardinello e il Rabato in via Mussomeli, parzialmente rimediati solo per automobili percorrendo la parallela del Pisciottolo).
Visti i danni subiti sia dalle strade sia dai terreni e dalle colture agricole, con delibera n. 5 del 16 gennaio la Giunta ha chiesto lo stato di calamità naturale alla Regione Siciliana e alla Protezione Civile Nazionale. La frana di Via Mussomeli non si è ancora fermata, viene tenuta sotto osservazione, e sono stati avvisati sia il Genio Civile sia la Protezione Civile per un intervento di somma urgenza.
L’altra emergenza, forse più grave, è la chiusura definitiva della provinciale 20 Sutera Mussomeli. Segnalata da anni per la deformazione del manto stradale e la cattiva regimentazione delle acque, aggravata dalle ultime piogge, è completamente intransitabile, con la formazione di dislivelli pericolosi. Il 2 febbraio c’è stato un tavolo tecnico a Mussomeli tra i sindaci di Sutera e Mussomeli, il dipartimento della protezione civile e i tecnici della provincia, in cui si è preso atto della importanza sociale ed economica di questo collegamento, vitale per le scuole, l’ospedale e gli uffici, ma anche per il commercio, che rende urgentissimo un intervento per una transitabilità immediata ed un progetto a lungo respiro per una sistemazione definitiva. Sui contraccolpi di tale situazione che può spostare l’economia in altre e più lontane direzioni non c’è bisogno di spendere parole. (Mario Tona)

A Montedoro

Finalmente è arrivata la neve anche a Montedoro, il 6 gennaio, Epifania di nostro Signore. Come in tantissimi paesi tutto si è fermato a causa della neve, anche la chiesa è rimasta chiusa per la prima volta a memoria d'uomo. Il Parroco don Salvatore Asaro, abitando a San Cataldo, non ha potuto raggiungere Montedoro a causa della neve abbondante caduta tra quel paese e Serradifalco. Le strade bianche si sono animate di tantissimi giovani e ragazzi:qualcuno faceva delle palle di neve che scagliava contro qualche amico, tanti con i telefonini facevano le foto più caratteristiche che, poi, avrebbero inserito nel sito di Facebook “Montedoresi nel mondo”facendo condividere, gli inusuali scorci del paese, bianchi di neve, ai compaesani lontani e vicini.
Il 7 gennaio, sabato, ha continuato a nevicare come non mai raggiungendo, quasi, mezzo metro di neve bloccando tutti in casa; solo qualcuno è uscito per fare delle fotografie storiche sull'abbondante neve caduta: in molti tetti si sono visti “li caracituli”spioventi, diversi alberi ricchi di fogliame sono stati abbattuti, le automobili parcheggiate per le strade ricoperte da uno spesso manto di neve, diverse strade erano colme oltre l'altezza del marciapiedi, la meraviglia era diffusa in tutto il paese.
L'8 gennaio, domenica, Festa del Battesimo di Gesù, le strade cominciarono ad essere transitate. La messa è stata celebrata dal parroco don Salvatore dopo che, in processione, è stato prelevato il Bambino Gesù dalla Capanna in Piazza. Naturalmente in chiesa non vi è stato il pieno come le altre domeniche. All'uscita dalla messa alcune donne dell'Associazione Femminile”Noela Carlotta” vestite da befane, hanno distribuito delle caramelle e dei cioccolatini ai ragazzi mentre la banda musicale suonava delle allegre marcette. La messa pomeridiana è stata celebrata alle ore 16,30 un'ora prima del solito e poi il freddo provocato dalla neve diffusa.
Lunedì 9 gennaio, sempre a causa della neve, le scuole sono rimaste chiuse e i ragazzi hanno potuto godere della neve per le strade del paese.
Anche l'ufficio postale è rimasto chiuso da giorno 7 a giorno 12, per la neve, per motivi tecnici di collegamento.Il 22 gennaio giornata di pioggia più intensa nella serata nel tratto Caltanissetta-Montedoro.Per completare i disagi vi è stata l'interruzione dell'erogazione dell'acqua e qualche rottura di tubi.(Lillo Paruzzo)