Settimana Santa a Montedoro
Cosa rimane della tradizione?
Nel libro Vicende e costumi siciliani di Luisa Hamilton Caico,
pubblicato a Londra nel 1910 tra l'altro scrive sulla Settimana Santa a
Montedoro costituendo un precedente sulle celebrazioni che si svolgono
ancora dopo 117 anni.
Quaresima. Alla pagina 60 si
legge sui venerdì di Quaresima quando i fedeli di sera andavano
ad accendere una lampada ai piedi della grande croce nera che si
innalzava su uno spiazzo acciottolato in cima ad un'arida collina fuori
paese. La collina, dominata dalla croce, è chiamata il
Calvario.Non c'è più questa usanza.
Sempre i venerdì sera, i migliori cantori del luogo camminano
per le strade del paese cantando con tono salmodiante e strascicato un
lamento sulla Passione, Crocifissione e Morte di Gesù.Ancora
oggi i lamentatori cantano per le vie del paese.
Un oratore di fama predica la Quaresima ed ogni giorno predica su vari
argomenti del vangelo ai giovani e agli adulti.Oggi gli esercizi
spirituali, predicati da un sacerdote forestiero, durano tre giorni.
Per interrompere la tensione continua delle pratiche di devozione ogni
sabato si tiene una festa in onore della Madonna con messa cantata,
suono dei tamburi per le strade del paese, si sparano razzi, si offrono
in dono cibo e vestiti ai bambini bisognosi. I gruppi sono così
divisi:parrina, mastri, burgisi, schiatti,surfarara,viddrani
(braccianti), galantuomini.Ogni gruppo raccoglieva denaro di casa in
casa con un vassoio.Qualche gruppo faceva suonare la banda musicale.I
sette sabatini non si celebrano più.
Domenica delle Palme. Un gruppo
di circa 20 uomini chiamati”fratelli”erano vestiti con una
veste di seta bianca, un mantello di seta rossa e un cappuccio di seta
bianco ornato di merletto. Erano gli appartenenti alla Confraternita
del Santissimo Sacramento. I preti, i“fratelli” insieme
agli uomini e ai ragazzi con le palme in mano in processione percorrono
la via Garibaldi, la via Cavour, la Piazza Umberto e arrivano in chiesa
dove tutte le donne erano in ginocchio e venne celebrata la messa.Oggi
il Sacerdote con alcuni ragazzi con la divisa dei fratelli benedice le
palme e i rami d'ulivo all'edicola del Santissimo Sacramento sulla
circonvallazione da dove muove la processione per alcune vie del paese
fino a raggiungere la chiesa dove viene celebrata la Messa.
Giovedì Santo. Alle 11 di mattina nell'Oratorio c'era “la
Tavula”.I posti erano segnati da 12 piccoli vassoi.Ogni vassoio
conteneva noci, mandorle, dolci paesani, biscotti. Su un lato del
vassoio una bella pagnotta con in cima un'arancia nella quale era
impiantato un pennacchio.Sul lato opposto del vassoio un finocchio ed
una caraffa di vino.Di fronte una pecorella di zucchero ornata di
nastri, coperta di lustrini, con una bandiera di satin rosa tra le
zampe. Sul tavolo c'erano dei mazzi di fiori, un magnifico vaso di
porcellana dorata con un mazzo di fiori artificiali. I 12 apostoli
entrarono in gruppo vestiti di bianco, con una sciarpa di seta colore
rosa e un nastro annodato a fiocco sulla spalla sinistra. In testa
un'aureola di cartone rosa. Il prete faceva lavanda dei piedi degli
apostoli in una bacinella di porcellana, un altro prete asciugava i
piedi dei fratelli.Infine il prete benedisse la tavula e
consegnò ad ogni apostolo la sua p c'è la benedizione
della Tavula mentre in un tovagliolo(la truscia) che ne annodavano le
cocche.
Oggi c'è la celebrazione della Messa In coena Domini avviene di
pomeriggio, durante la quale il celebrante fa la lavanda dei piedi a
dodici ragazzi con gli abiti dei fratelli.Dopo la Messa, nel salone
parrocchiale, il celebrante benedice la Tavula con gli stessi
ingredienti del passato mentre i lamentatori cantano alcuni brani.Il
celebrante distribuisce ai fratelli le relative porzioni mentre ai
fedeli vengono distribuiti dei pezzettini di pane benedetto.
Venerdì Santo – Le
campane non suonano e per avvisare i fedeli delle funzioni vengono
sparati dei colpi di mortaio dal sagrato all'una. L'urna col Cristo e
la Madonna addolorata in processione.
50 ragazzi con li truacculi
12 ragazze vestite di nero con un velo sulla testacon una ghirlanda di
fiori artificiali “li virgineddri”portavano dei vassoi coi
chiodi,il martello, la corona di spine, ecc.
Cassa di cristallo l'Urna portata a spalla da 40 uomini mentre altri reggevano un baldacchino di seta rossa e gialla
Madonna Addolorata seguita da donne salmodianti
Una tromba fa degli squilli di una sola nota lancinante ed un tambuto risponde con diversi colpi di mazzole.
Al Calvario si procede alla Crocifissione e poi i fedeli ad uno ad uno fanno un inchino o danno un bacio al Crocifisso.
La sera con l'urna vuota si andava al Calvario ognuno reggeva una
lanterna di carta colorata. Davanti a li virgineddri c'era il gruppo
maschile dei lamentatori.
Oggi non ci sono più i ragazzi che suonano li truacculi, ci sono
ancora li virgineddri, non c'è più il coro femminile
salmodiante, un gruppo di lamentatori precedono l'Urna e un altro
gruppo precedono l'Addolorata portata a spalla da exminatori.Non
c'è più il baldacchino sopra l'Urna.
Sabato Santo– di mattina
in chiesa – Una grande statua di Nostro Signore di legno dipinto
con una nuvola bianca ai piedi ed una bandiera rossa in mano da dietro
l'altare viene violentemente proiettata in alto per mezzo di una
carrucola e con uno spamodico secco suono causato da una grossa pietra.
Tutti gioiscono e si canta il Te Deum.
Oggi non c'è più alcuna funzione il sabato mattina, ma la sera alle ore 22 con la messa di resurrezione.
Domenica di Pasqua- In piazza
si costruiscono due archi con rami d'albero chiusi da un telo rosso.
Sotto l'arco a Nord della Piazza, viene sistemata la Madonna di Pasqua
e il Cristo risorto in quello a Sud della Piazza. Un giovane, vestito
con camice bianco e fascia rosa con l'aureola in testa, fa tre
“viaggi” e alla fine gli archi vengono demoliti e le statue
si fanno incontrare al centro della piazza dove fanno tre inchini e poi
si fanno baciare.In processione girano per le strade del paese per
finire in chiesa dove viene celebrata la messa.
Oggi alle ore 10 in piazza Umberto c'è ancora Lu ncuantru. Non
si costruiscono i due archi ma le statue sono nascoste solo da teli. Da
alcuni anni la statua della Madonna di Pasqua viene portata a mano da
delle ragazze. Il San Giovanni viene impersonato da un ragazzo vestito
in modo tradizionale e tutto si svolge come nel passato.
Lillo Paruzzo