Pagine di storia da ricordare
Le atrocità nella Grande Guerra 1915-1918

Dal diario di un ufficiale tedesco -1-
e di un italiano, Umberto Rocchi

Non so se l’originale in tedesco di questo diario sia stato rinvenuto proprio da mio nonno, Umberto Rocchi o, se invece, il mio avo ne fosse entrato in possesso solo per una qualche fortuita circostanza.
Quale sia stato il percorso che lo ha portato frale sue mani, il diario, tradotto dal tedesco e trascritto su un taccuino a quadretti, entrò certamente a far parte dei ricordi di guerra di mio nonno.
Non a caso era uno delle carte di famiglia che mia nonna, sempre ossequiosa della memoria del marito, senza forse averlo mai letto, insieme ad altri scritti e fotografie, conservava gelosamente.
Come si legge in quella sorta introduzione- avvertenza che precede la trascrizione del diario, questo, fu rinvenuto in una trincea del monte San Michele il 22 novembre 1915 accanto al corpo di un ufficiale, molto probabilmente l’autore.
In origine il documento doveva avere una ben maggiore consistenza; purtroppo mancavano 42 pagine, ciò nonostante, le poche rinvenute e giunte fino a noi, pur coprendo il breve arco di tempo dal 14 luglio all’ 11 agosto 1915 ci forniscono, tramite gli occhi del nemico una terribile ma veritiera immagine della guerra. Sono certo che anche cambiando l’autore il risultato non si modificherebbe in alcun modo.
Uomini e scene di una guerra che, fino a non molto tempo fa, certa storiografia, da un lato, ha maledetto come nemici e celebrato una sanguinante vittoria circonfusa dalla retorica del più becero nazionalismo, il cui mantello, ha per decenni nascosto la verità della vita di trincea, le fucilazioni, l’artiglieria che sparava sulle proprie posizioni per obbligare i fanti a uscire dalle trincee, gli insensati assalti  alla baionetta ordinati da generali che nulla rischiavano.
La narrazione del mese di guerra fatta dall’ignoro autore, talvolta è dissacrante, altre volte si fa veramente cruda, mostrando aspetti assolutamente non retorici della guerra.
La lettura di queste poche pagine dovrebbero farci riflettere sul fatto che anche noi siamo stati nemici di coloro che, a loro volta, erano i nostri nemici.
Il nostro nemico sembra dirci che non esistono eroi, ma solo uomini che hanno paura.
Un’ultima considerazione sulla figura dell’ufficiale autore del diario. Dalle scarne notizie che forniste di sé ritengo che dovesse trattarsi una persona di un certo livello sociale, la cui famiglia e lui stesso, avevano soggiornato in paesi diversi. Per alcuni riferimenti, pare indubbio anche il livello culturale di questo ufficiale che, però, perfettamente in linea con la società che lo aveva generato, aveva scarsa considerazione e rispetto delle donne.
Trascrivendo il testo e intendendo rimanere ad esso assolutamente fedele, non ho corretto alcuno degli errori di italiano riscontrati, ho conservato le maiuscole e le minuscole, a punteggiatura e la trascrizione dei termini tedeschi.
Affinché il mio lavoro potesse avere un significato ho aggiunto una serie di note a piè pagina volte a spiegare,situazioni e avvenimenti.
Per coloro che credono alle coincidenze, alla nuerologia, alla cabala, o anche a qualche forma di predestinazione, fornisco un motivo di riflessione: il 22 novembre, giorno in cui è stato trovato il diario, è anche il giorno del mio compleanno ….

DIARIO

Diario di un ufficiale austriaco- ignoto-  tradotto in Italiano- rinvenuto in una trincea austriaca da noi conquistata sul monte S. Michele il giorno 22 novembre 1915.
Il diario era quasi illeggibile e aveva alcune pagine sgualcite dell’umidità e dalla pioggia.
Mancavano 42 pagine di cui non è stato possibile rinvenire. Si ha ragione di ritenere che appartenga ad un ufficiale dell’87° Reggimento Fanteria “Honved” IV Battaglione.
Luglio 14     Il  Generale Cambronn ha legato i suo nome alla storia per aver gridato “merda” in faccia al nemico. Io che ci vivo in mezzo da due anni devo essere diventato per lo meno un semi dio.
Luglio 15    Gli Italiani cantano nei ripari per darsi coraggio ho perché si sentono artisti di operette anche in faccia alla morte.
Luglio 18    Ho dormito per due giorni. Fa bene per un po di essere riposati. Si dice che Eric sia mezzo forse impazzito dalla paura. Sara seppellito oggi. Sarà sepolto nel crocivia dove si sarà ucciso, dice Herne. I tedeschi hanno un solo grande poeta e non lo vogliono riconoscere Ghoethe ! Ghoethe ! verissimo Ghoethe era un tedesco ma appunto perciò non era un poeta. E va bene ! Si dice che era anche un filosofo. Grazie tante. Perché a messo in rima  le più grandi balordagini  è un poeta, perché non si comprende ciò che ha poetato è un filosofo. C’è più poesia e filosofia in una stanza del Piccolo Testamento di Franco Villan che i tutto il Faus. Dove mi ha portato Eric ! Povero amico sei stato un asino ! Non potevi aspettare una scheggia di granata?... Oggi grandina ferro …..
Luglio 19       Gli Italiani  sono impazziti tutti … è questo il modo di sparare ?
Mi pare che vada piuttosto male ! Incredibile quanto sparano gli Italiani. Io credo che i capelli diverranno bianchi a quelli che sono in trincea !
Luglio 20     Anniversario di Lissa. Me ne infischio dall’anniversario !.... Messa da campo discorsi patriottici.
                Il cappellano oggi ha detto tante messe che dev’essere ubbriaco di sangue di Cristo. Banchetti discorsi spennacchiati, triplici evviva. Il Sig. Maggiore si è ubbriacato come una troia ed ha vomitato come uno studente.
Qualche cosa di stupendo il patriottismo quando si tratta di      sbafare!... e poi mi si rimprovera perché non sono un patriotta!... Perdon sono sloveno, ho passato gli anni d’infanzia a Vienna la prima adolescenza in Boemia due anni a Bucarest, tre anni in Isvizzera poi a Parigi, ed ora in trincea sul “Carso” per gusto di … per l’altrui volontà. E un povero diavolo dovrebbe sapere quel che veramente è ed essere per giunta un patriotta austriaco.
Luglio 21    Non è decente ciò che fanno gl’Italiani, non si è sicuri più a  nessuna parte, il diavolo se li porti via; oggi il maggiore si è congratulato con me. La bocca gli puzzava come … il contrario. Io mi dovrei essere comportato splendidamente di fronte al nemico. Avrò della nostalgia per il mio coraggio, ma chi dice che ho del coraggio è un asino e non capisce niente.
Giacché non è lo stesso aver coraggio e non aver paura “ ed io non ho paura” è quindi una qualità negativa.
Ma sarebbe troppo prevedere che un maggiore fosse un psicologo; è abbastanza che sia un enologo !
Ieri sera sono stato da Marietta: ha 17 anni e ha già un imponente ciuffo di peli fra le cosce.
Luglio 22    Questa notte debbo rilevare gli Honved 17°. Ricevo rinforzi. Si dice che di nuovo la ci è andata male. Gli Italiani avrebbero fatto prigionieri un numero enorme di Honved con questo fuoco di artiglieria.
Luglio 23    Porca vita è questa! Invece che a mezzanotte ho raggiunto la trincea alle 4 ½ . Io credo che il volontario Italiano voleva farci sbagliare la strada. Una brava persona e colta. Si dice che se non fosse stato italiano sarebbe già un’ Alfiere. Mi sembrerebbe che così non fosse.
Sale o mia Austria. Gli Honved erano già impazziti. E’ facile immaginarlo. Non è un divertimento restare per due giorni sotto il fuoco terribile degli Italiani. Sono dei gran Signori quei  tipi e fanno uno sprego di munizioni! …. Succederà a loro come i francesi. Veramente questa è una cosa che riguarda loro ed io ho i miei pensieri coi rompermi il capo se mi fa piacere.
    Novamente incredibile ciò che succede qui in trincea. Teste, zaini, gambe, zolle di terra, viscera, picchetti, tutto vola in aria. E’ un frastuono come se il mondo volesse ritornare nel Caos.
    I miei soldati sono istupiditi e pazzi dal terrore. Non bastasse quei sporcaccioni che abbiamo rilevato ci abbiano lasciato in dietro  i loro morti puzzolenti. Anche la maggior parte dei miei uomini è già fatta a brani dalle scheggie. Al proprio la pena di ridursi in questo stato per questi quattro sassi pittoreschi del “ Carso”.
Luglio 24      Notte terribile! Vorrei già essere morto. O non si farà più uscire qua questa fossa o ci si estrae a pezzi. Penso ai pittori di battaglia ed alle poesia del campo di battaglia. Vorrei conoscere il poeta capace di mettere in belle rime questi morti squarciati questi brandelli di carne di sangue ed i brani di cervella ! ….
    Ho avuto comunicazione che un intero battaglione di Hnved si è arreso che il tiro Italiano ha recato grandissimi danni anche alle artiglierie. Stiamo freschi ! ….
    Ore tragiche ! eppure bisogna che rida. Non posso farne a meno. Una scheggia di granata ha asportato i genitali al mio attendente! Eppure e così casto, ma proprio lì doveva colpirlo la granata Italiana ?....
    Povero Danke, è certo che tu non andrai in giro a far vedere la tua gloriosa ferita; certo tu non la mostrerai alle belle oche del tuo villaggio.
Luglio 25    Ore tragiche! Eppure la stanchezza mi aveva conciliato il sonno. Mi sveglio che era giorno. Ma non fui destato dal rombo delle cannonate.
    Sentii sulla guancia qualche cosa di caldo che colava verso la bocca. Dio del cielo! …Erano brani di cervella di un caporale che giaceva sopra di me col cranio scoperchiato. Dio ! … Dio ! Mi libererai mai  più da questa orribile impressione ? …
Luglio 26    Ci hanno rilevato. Ma è finito per ora. Mi sento completamente demoralizzato. Anche i miei uomini sono istupiditi del tutto, con gli occhi sbarrati, tremano come fili d’erba.
Luglio 28    Ho dormito per tre giorni, mi sento meglio. Stanotte ritorniamo in trincea. E’ incredibile quanto puzzano i morti, da non poter resistere. S’apre la bocca per mangiare un boccone e s’inghiotte un puzzo concentrato di cadaveri. A canto a me c’è un dorso stroncato cl fegato pieno di vermi, le mosche passeggiano dal fegato al mio viso. Ripugnante proprio !...
Vorrei portare qui una madre che avesse un figlio alla guerra. Dico che in capo aduna settimana non esisterebbero più ne Imperatori ne Re ne Generali. Ma le poverette nelle loro case credono che i feriti vengano curati e i morti sepolti colla croce ed il nome. Ce si creperebbe se non si fosse del tutto altresì indifferenti. Vivere in mezzo a questo putridume ed a questo orrore.
Ed il brano di cervello in bocca ! Dio se ci penso mi par d’impazzire !.... Niente rancio, niente birra, e nella notte si sente il concerto delle rane e dei rospi. Ciò m’asperisce ancor più la testa.
Luglio 30    Se un Dio vedesse dall’alto questi solchi puzzolenti, e stillanti sangue potrebbe credere che Madre natura abbia la mestruazione.
Agosto 2    Il Tenente medico dice che non è cosa da prendersi alla leggera. Ritornerà da me col  Maggiore medico. Io non mi sento tanto male dicono che vaneggio tutte le notti.
    Il cibo mi nausea ed ho sempre in bocca sapore di cervello umano.
Agosto 3    Mi si mandera in licenza per quattro settimane. Ciò è preferibile a qualsiasi medaglia. Oggi vado con Lardense Wolmer a Valaramia a ….. da una ragazza. Si trova di rado un’armonia di linea come nella Gilda. Una deliziosa precisione di linea e nessuna esagerazione nei fianchi  e  nel seno. E una schiena ! …. Era straordinaria ! La Venere giacente di Velasquez non è più bella. E in quanto a me preferisco le membra sode e rotonde della Margherita di Gorizia. Ho mal di capo.
Agosto 5    Non ricordo a giornata di ieri. Ho un mal di testa da impazzire. E una nausea del cibo! Se qualcuno mi presentasse un piatto di cervella all’uovo e mi promettesse le più belle donne di tutti  tempi qualora io ne mangiassi, sia Elena, Eleonora o Madame Recarnier io volgerei la testa dal piatto. Ho sempre in bocca sapore di cervello umano.
    Altri 13 prigionieri italiani. E’ reticolo ciò che si fa con loro. Li portano di qui di la e son sempre gli stessi. Io credo che siano quelli che abbiamo visti dieci giorni fa.
Agosto 6    Oggi ho visto per la prima volta i soldati della Landsturm con fucili Weder. Credevo di scoppiare dalle risa. E la baionetta che v’era applicata ! … E’ vero che gl’Italiani sono ancora alle lance; ma l’antico  non è ridicolo, l fuori di moda lo è. Nessuno riderebbe davanti un cavaliere in armatura, ma di un borghese in frak e pantaloni a quadretti bianchi riderebbero anche i morti. Per mare si va splendidamente un sottomarino ha silurato la “Conte di Cavour”. Così a trinità italiana si trova in fondo al mare , l “Re d’Italia”, “Garibaldi”, “Cavour”. Varsavia è caduta, Dubno è presa,  il cantiere di Monfalcone è in fiamme. Meravigliosa scena di guerra ? …. Pare che gl’italiani sgombrano le posizioni. Tukg de che allo stato maggiore  corre la voce ch’essi preparano delle trincee per coprirsi la ritirata. Nell’ordine del giorno dell’arciduca Giuseppe è detto che un altro areoplano italiano e stato ad atterrare nelle nostre linee. Forse urtò contro le sue corna. Voglio farmi mandare da Wolmer la storia dello schiaffo al capitano degli usseri che lo aveva reso un volgare …..
Agosto 7    La Conte di Cavour si è trasformata in un sottomarino.
    Forse non è vero neanche questo. Per quanto la marina italiana no valga molto. L’Ammiraglio in capo è un alpinista ! Oggi ho visto per la prima volta che gli areoplani italiani sono dipinti in verde, bianco e rosso. Mi si dice che questa è oramai storia vecchia. Sarà ! … Io non l’ho mai notato prima di oggi. Cose simili mi sono del tutto indifferenti. Piangerei dal dolore di testa. Mi pare che la testa mi voglia scoppiare. Chi ha fatto la danza della morte nella trincea e non è stato travolto, non ha che una sola via aperta avanti a se, la via del manicomio.

Agosto  8     L’Ida puzza come un caprone, ha e croste ai ginocchi. Ho schiacciato 17 cimici nel pagliericcio . Le contadine non guardano neppure il “Drachen” se fossero signorine di buona famiglia verrebbero meno del desiderio.
Agosto 9     Il mio attendente e morto. Tanto non era più un uomo ! Ed anche io mi sento finito. Non riesco ancora a mangiare. Tutto ha sapore di cervella umane. Schifoso ! ….
    Il Maggiore medico è stato ancora da me. Un uomo ruido ma benevolo, soltanto che mi fà delle domande curiose. Che io sia pazzo d’avvero ? … Forse perché io comincio a credere nella Vittoria degli imperi centrali? …. La Russia ha tradito lo slavismo, l’Inghilterra ha deluso il mondo la Francia si è palesata più miserabile di quanto si poteva supporre, l’Italia si è fatto sfuggire il momento buono.
Agosto 11    Ieri ho avuto la febbre ed ho vaneggiato tutto il giorno. Oggi mi sento molto debole. Sono sceso soltanto adesso a godermi il tramonto. I cipressi del cortile accanto sono tutti di porpora e d’oro. Qualcosa di duro come l’acciaio ha urtato contro a mia anima e l’a ridotta in frantumi. Io vedo nell’aia la villana vecchia che scende ad attingere acqua e la versa nella conca di pietra perché i buoi la bevano. Essa è come la guerra che toglie gli uomini alle loro case e li versa nelle trincee perche la morte li prenda ………… illeggibile …..

Note sparse

1.    Non vi è al mondo nulla di più stupido d’una guerra mondiale giacchè ognuno si troverà al punto di prima e dovrà pagarsi i debiti da solo.
2.    Io credo che dopo questa guerra molte teste coronate perdono la corona. La salma di Luigi XVI  aspetta con ansia i suoi colleghi e se avesse la testa riterebbe.
3.    Dio punirà l’Inghilterra e la fedifraga Italia, ma se aspettiamo l’aiuto di Dio stiamo freschi
4.    Non serve che i nostri ufficiali si vestano color fieno perché traspare già abbastanza il fieno che anno nella testa. Ciò sia detto degli ufficiali di carriera.
5.    Maggior Generale …. Se resta molto tempo fuori di casa sarà papà un’altra volta.
6.    Io credo che per molte femmine la guerra sarà la benvenuta . Sono state violate cosa che sempre piacere a una femmina ed ora possono godersi la vita e hanno mille ragioni per non farsi chiamare prostitute.

Per fare una sorta di controcanto ho trascritto anche il diario di mio nonno, che fu in zona di guerra dal 7 giugno 1915 al 30 giugno 1916, ossia un periodo che copre lo stesso tempo in cui l’ignoto ufficiale sloveno era in trincea.  
Lo scritto di Umberto Rocchi, è anch’esso alquanto breve, tredici paginette, alle quali affidò la narrazione degli avvenimenti che lo coinvolsero a partire dal 13 maggio 1915.
Benché  mio nonno, come dicevo, fosse rimasto in zona di guerra fino al 30 giugno del 1916, il racconto si interrompe il 22 ottobre del 1915, evidentemente smise di scrivere. Che non si tratti di un racconto troncato dalla perdita di alcune pagine lo si arguisce dal fatto che la numerazione delle pagine del quaderno prosegue senza soluzione di continuità.
Nel trascrivere questo secondo diario ho adottato il medesimo metodo utilizzato per il primo, ho cioè conservato integralmente errori e modi di dire.
Lo scritto di mio nonno è, per certi versi,  più schematico; ciò non ostante, i due diari pur nella loro stringatezza, ricordiamo che non sono testi filosofici o letterari, sono entrambi pervasi da una un intreccio di sentimenti e umanità.
Sono antiretorici nel rifiuto della guerra, nella manifestazione della paura, nel racconto dei corpi smembrati dalle bombe, nel feto dei cadaveri insepolti e nella comune valutazione che, i nemici, per come sparano, …sono impazziti.
In sostanza questi brevi scritti ci dicono che i sentimenti degli uomini che in guerra si combattono  sono gli stessi e, inconsciamente, non fanno distinzione fra nemici e trincee contrapposte.  
Involontariamente ci dicono: Tu sei il mio nemico,  ma nello stesso tempo io sono il tuo nemico. Tu sei me, io sono te.  
Solo il caso ci ha fatto nascere in paesi diversi; solo la follia di qualcuno ci ha messo un contro l’altro dentro divise differenti; tutto ciò però non può cancellare ciò che ci rende simili.
Leggendo questi frammenti di diario mi è sovvenuta la Guerra di Piero, la celebre e sempre attualissima canzone di Fabrizio De Andrè, dove due uomini si contrappongono, l’un contro l’altro armato, solo in un del colore della loro divisa e dove la morte e la vita sono il frutto di alchemiche combinazioni di tempo e di luogo.

DIARIO DI UMBERTO ROCCHI

Maggio 13    Partito da Modica per Palermo.
Maggio 18     Costituitasi la 54° Sezione Mobilitata alla quale vengo aggregato.
Giugno 2    Partito da Palermo per Messina.
Giugno 3    Partito da Messina per S. Giovanni di Medua ove giungemmo il 4 detto. Si attraversò quello stretto a lumi spenti, e con grave pericolo dei sottomarini nemici.
Giugno 4     Sbarcati a S. Giovanni di Medua, la medesima notte partimmo per Napoli.
Giugno 5    Giunto a Napoli parti per Roma.
    Il direttissimo che da Napoli va a Roma investì orribilmente un Vicebrig della 52° Sezione che viaggiava nel medesimo treno nostro “ Stazione di Morolo”.
Giugno 7    Giunse a Pinzano “Udine” comune di frontiera, e poscia proseguì in via ordinaria “km 15” per S. Daniele.
Giugno 8    Partito da S. Daniele per Udine e dopo una breve tapa per Zugliano in via ordinaria “km 23” località questa di radunata della 28° Divisione Militare, 14° Corpo d’Armata ove fu destinato la 54° Sezione.
Giugno 23    Partito per Villanova del’Iudrio, in via ordinaria “km 25”.
Luglio 11    Partito da Villanova con tutta la divisione per Ruda, in via ordinaria “km 20”.
Luglio 23    Partito da Ruda per Sagrado in via ordinaria “km 8” ove ci stabilimmo in una casa diroccata dalle granate. I sdrapl nemici cadevano continuamente perché si era sotto il tiro nemico e si attendeva la morte da un momento all’altro.
    In questo paese si faceva una vita insopportabile poiché il feto dei cadaveri e dei quadrupedi putrefatti emanavano un’esalazione insalubre e perciò si  verificava qualche caso di colera fra le truppe.
    Ora l’epidemia si accentuava di giorno in giorno, e quindi venne ordinato che, i cadaveri e i quadrupedi che da 15 o 20 giorni giacevano al suolo si rimovessero e si sotterrassero, ciò che non si era potuto fare a causa del fuoco nemico. E questo incarico fu affidato a noi carabinieri che eseguimmo interrotto dal fuoco nemico perché presoci di mira.

Luglio 26    Cadde una granata nei pressi della nostra cucina la quale ferì un cuciniere gravemente.

Luglio 27     Essendo di perlustrazione nello stradale che da Sagrado va a Idrausina stradale questo bersagliato dal nemico, caddero 5 granate da 305 che fecero stragge.
    Una prese una carretta di battaglione che portava il rancio a un regg.to che era in trincea, lo fracasso completamente. Gli uomini che componevano la corvè non si seppe più nova.
    Uno fu rinvenuto con la testa completamente tagliata.
                                  Un’ altro con un braccio e una gamba completamente staccata dal corpo e quest’ultimo deformato, terrorizzato dal terribile spettacolo non ebbi più forza da resistere e quindi dovetti retrocedere.

Luglio 29    Recatomi in trincea per servizio fu preso di mira dal nemico a fucilate dovetti prima strappare i calloni dalle manopole per rendere meno bersaglio poscia nascondermi per circa mezz’ora finché cessasse il fuoco nemico.

Luglio 30    Recatomi in un bosco circostante a Sagrado con 4 guardie di finanza alla ricerca d’alcuni soldati austriaci nascosti in mezzo al bosco e che facevano fuoco specialmente di notte su nostre corvè che si recava in trincea, cadde uno sdrappel a 50 metri sopra nostra testa ma la direzione precisa senza per fortuna ferire alcuno.

Agosto 1    Essendo di perlustrazione sullo stradale di Idrausina con 6 guardie ed un carabiniere, vedendo il nemico quel gruppetto di gente ci presi a bersaglio e quando ci piombò addosso tre granate da 149 fra le quali una fu tiro curto e scoppio a 20 metri da noi, la seconda fu lunga che scoppio a 30 metri e la terza precisissima che noi sentito il fischio invernale c’infilammo dentro un buco di una casa diroccata dalle cannonate, che lo scoppio della canata ci riversò sopra a noi un’infinità di pietre e tegole senza ferire alcuno.

Agosto 2    Parti da Sagrado a Gradisca ove anche qui, più che gli altri luoghi piovevano continuamente granate, ma queste di grosso calibro. Si era fra due fuochi, poiché eravamo alloggiati in una villa che dietro la stessa vi era la nostra artiglieria, e avanti quella nemica.

Agosto 7    Caddero 6 granate da 305 nelle vicinanze della città producendo lievissimi danni.

Agosto 8    Un aereoplano nemico lasciò cadere in nostra direzione due bombe che caddero lontano producendo danni lievi.

Agosto 9    Essendo di pattuglia in città caddero varie granate da 305 delle quali 3 in città e a 20 metri da me sollevando all’aria grandissima quantità di pietre e terra che fortunatamente non mi colpi perché ricoveratomi in una casa limitrofa.

Agosto 18    Essendo di servizio in città, in distanza di circa 50 metri scorse una croce, l’avvicinai e sulla stessa lessi S.T. Savatari Valentino pel momento perdetti le forze ma poi riautomi continuai il servizio.

Agosto 22    Gli austriaci rivolto i cannoni da 305 a Gradisca presero di mira i vari comandi di Divisione.

Agosto  29    Gli austriaci tirarono 17 colpi da 305 fra i quali 3 ne caddero in vicinanza della nostra caserma.

Agosto 31    Appiccatosi un’ingendio in una casa in campagna dovemmo accorrere per compiere opera di spegnimento mentre il nemico ci prese di mira con colpi di cannone.

Settembre 1    Mentre andavo in bicicletta in una frazione vicina a Gradisca per informazioni, uno strapl scoppiò a 4 metri dalla mia testa, rimanendo fortunatamente incolume, mentre  uno strappel forò da parte a parte la forcella della macchina che montavo.

Ottobre 3    Ieri continui tiri di artiglieria ci obbligo a sloggiare dal locale ove eravamo accantonati

Ottobre 16    Essendo comandato di perlustrazione in uno stradale che da Gradisca mena a  Romanse ci dovemmo rifuggiare in una casa limitrofa alla strada perché vi erano velivoli nemici in volo e perché pioveva una fitta grandinata di bossoli e di strapl. Uno dei velivoli tirò contro

Ottobre 19    Per ordine superiore ci recammo in trincea a prestare servizio in prima linea per la

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