La Festa di San Calogero a Montedoro

Quest'anno la Festa di San Calogero si è svolta il 19 giugno, lunedì, in quanto il giorno 18, giorno della Festa da calendario non si è potuta svolgere perché era la festa liturgica del Corpus Domini. Nella mattinata tre tamburinai hanno suonato per le vie del paese come vuole la tradizione che ci tramanda di quando frate Calò suonava il tamburo per le strade di Agrigento e la gente gli lanciava il pane dai balconi perché a causa del colera non usciva in strada. Cosa che avviene ancora oggi durante la processione. Alle 10,30 in chiesa il Parroco Don Salvatore Asaro ha benedetto il pane devozionale con le caratteristiche forme dei pupi se la promessa interessava i bambini; mani, braccia,gambe, cuori per le promesse per gli adulti.
A cura del comitato dei festeggiamenti, tutto al femminile, sono stati fatti benedire tanti panini da distribuire a tutti i fedeli. All'uscita dei fedeli dalla chiesa vi è stata una straordinaria tammurinata e una maschiata. Nel pomeriggio la banda musicale di Montedoro ha suonato per le vie del paese fino alle ore 19 quando è iniziata la Messa solenne con il coro parrocchiale accompagnato dall'organo suonato dal maestro Salvatore Alba. Dopo la Messa è iniziata la processione della statua del Santo Eremita con l'accompagnamento della banda musicale fino all'edicola di San Calogero fuori paese.
Il sacerdote Don Faustino Buccoleri ha benedetto i panini che sono stati distribuiti ai fedeli che facevano”il viaggio” fino all'edicola con segni di devozione. Sono stati sparati dei giochi d'artificio e poi è ripresa la processione per le vie del paese fino alla chiesa dove il parroco ha detto delle parole sul significato ed il valore della vita del Santo eremita e ha dato risalto alla carità e alla misericordia verso i fratelli. La ditta Picone di S. Stefano di Quisquina ha acceso dei grandiosi fuochi d'artificio che hanno concluso la festa.

Lillo Paruzzo