Libri da leggere
L’uomo dei campi e la giumenta bianca di Nino Castelli
Il 12 agosto scorso nell’auditorium comunale di Sutera è stato
presentato il libro “L’uomo dei campi e la giumenta bianca” di Nino
Castelli, edizioni Arianna, 2014, nella categoria “Favole per adulti”.
Ci hanno fatto conoscere autore e libro il nostro sindaco Salvatore
Grizzanti e Gero Difrancesco, nostro precedente sindaco appassionato di
storia locale, insieme a Giulio Messina esperto in psicosintesi.
L’autore ha trascorso la sua fanciullezza nelle terre di famiglia a
Milena, in contrada Amorelli, crescendo tra i campi che ha imparato ad
amare tanto da specializzarsi in scienze agrarie e conservando ricordi
personali e di famiglia fino al tempo dei bisnonni che, ad inizio
secolo, avevano uno splendido palazzo a Sutera dove risiedevano nel
periodo invernale per poi trasferirsi, da marzo in poi, nelle loro
terre di Milena. Fu un matrimonio portato, come si usava dire, quello
dei bisnonni Lorenzo Castelli e Rosina Meli, che divenne amore
autentico ancor prima che si compisse il primo anno di matrimonio.
Nonno Lorenzo sellava ogni giorno la sua giumenta bianca alla volta
della masseria di venti ettari di ottimo terreno a circa tre chilometri
da Milena e la moglie Rosina lo seguiva dal palazzo col cannocchiale.
Poi, in primavera estate, la famiglia si trasferiva tutta in contrada
Amorelli ed i figlioli, e poi i nipoti, impararono la vita dei campi
seguendo il ciclo delle stagioni.
E così l’autore racconta la sua fanciullezza spensierata, dove il
lavoro non pesava tanto perché era anche gioco. Lu zi Peppe, campiere
di famiglia, gli insegnò tutto sul lavoro dei campi come anche a suo
fratello, complice di giochi scherzi e marachelle, mentre la za Rosa
preparava succulenti pasti coi frutti di stagione, di cui l’autore
ricorda puntualmente la ricetta conferendo al libro uno schema che
segue i mesi dell’anno affiancandovi il tipo dei lavori richiesti ed i
piatti della cucina contadina legata ai frutti della terra. Il suo
modello e maestro è u zi Peppi, depositario di una scienza pratica
secolare, che guarda ed accarezza gli ulivi uno per uno prima della
potatura per capire dove eseguire i tagli e con quale intensità, perché
l’albero darà frutti regolari ogni anno se gli interventi saranno
eseguiti nei punti e nella giusta misura. Così come è un’arte
quella di scegliere il luogo e il tempo della pesatura delle fave a
Cugnu Lagnusu, esposto a tutti i venti che secondo l’ora della
giornata soffiavano da varie direzioni. E poi, a seguire, la vendemmia
e la formula misteriosa del padre per portare con metodi naturali il
vino a 13 gradi e la degustazione, i commenti dei contadini sui vini
del presente e degli anni passati. L’ultima parte del libro è un
ricettario di tutto quello che la gastronomia rurale siciliana ha
saputo tramandare.
L’adesione dell’autore alla vita ed ai ritmi delle stagioni lo porta
spesso a descrivere splendidi squarci di panorami reali rivissuti con
gioia e nostalgia, consapevolezza e riconoscenza di chi sa che tutto la
natura dona a chi la lavora duramente.
Mario Tona