Pillitteri e le sue immagini e profumi della vecchia Sutera
Immagini e profumi della vecchia Sutera è il libro di Renato
Pillitteri, stampato quest’anno dalla Book Sprint Edizioni e dedicato
dall’autore alla moglie Anna ed alla figlia Silvia, “alle quali ho
trasmesso, involontariamente, l’amore per il mio amato paese natio,
SUTERA.”
Il libro è stato presentato l’11 agosto all’aperto davanti alla chiesa
del Rabato in una atmosfera di festa in cui gli intervenuti hanno
ricordato insieme, collettivamente, la Sutera degli anni Sessanta.
Insieme, perché Renato è stato spesso preceduto dagli ascoltatori nel
ricordare il luogo e le persone che gestivano i piccoli negozi e le
botteghe artigiane, numerosissimi sia in piazza Sant’Agata che nelle
vie collegate di via Roma e via Sant’Agata, oggi svuotate. Era la vita
e i ricordi di tutti a mescolarsi insieme partendo da quelli di Renato,
un signore di 64 anni che, dopo le scuole dell’obbligo a Sutera e il
diploma ad Agrigento, è andato subito a lavorare a Pavia nelle poste.
Lavorare e studiare biologia fino alla laurea, e carriera tutta nelle
poste fino a direttore col massimo livello. Si è poi trasferito a
Teramo, dove vive con la moglie e la figlia e torna ogni anno in estate
nel paese mai dimenticato.
Con grande piacere lo hanno presentato il sindaco Salvatore Grizzanti e
l’assessore alla cultura dott.ssa Marisa Montalto Monella, insieme a
chi sta dando l’informazione. Il libro si articola in 16 brevi racconti
fotografia di quella che era Sutera, con le sue fontane, il cinema,
chiese che non ci sono più o che sono state trasformate, tanta,
tantissima gente, abitudini o situazioni radicalmente cambiate, galline
e giumente oggi relegate in qualche campagna, giochi rumorosi e
affollati. Renato è ridiventato ragazzino monello e impertinente,
uguale a quelli che rincorrevano la corriera per aggrapparsi alla
scaletta esterna e farsi dare un passaggio gratis fino alla fermata o
che in chiesa scrutavano impazienti le persone in fila per la comunione
e vedere se la inghiottivano o la masticavano (era peccato!),
preparandosi a quando sarebbe venuto anche il loro momento. E quanti
profumi alla “fuoco del Vesuvio” o dopobarba sfilavano in quel momento
nella chiesa insieme all’odore dignitoso di stallatico di tanti
contadini perbene!
Ma accanto alla foto ricordo del bambino di allora c’è anche l’uomo
maturo che ha imparato a giudicare e rimpiangere quanto abbiamo
colpevolmente perduto. E così mentre sorridiamo al ricordo di quando ci
aspergevamo di microorganismi nella chiesa solitamente chiusa
degli Agonizzanti, ci prende l’amarezza di come abbiamo tolto di
mezzo fontane come quella di Piano Marino o ricostruito S. Giovanni o
la chiesa del cimitero. Il tutto raccontato con leggerezza e qualche
consiglio a non ripetere errori, abbellito da quella che è stata la
nostra giovinezza, non solo la sua.
Per chi volesse comprare il libro su internet, basta collegarsi a
http://www.booksprintedizioni.it/libro/Racconti%20brevi/immagini-e-profumi-della-vecchia-sutera
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Mario Tona