Sutera, 35 anni fa Lillo Zucchetto ucciso dalla mafia

Commemorazione in forma semplice nella ricorrenza del 35° anniversario della morte dell’agente di polizia Calogero Zucchetto, di Sutera, 27 anni, ucciso dalla mafia a Palermo in via Notarbartolo il 14 novembre 1982 all’uscita del bar Collica, mentre si dirigeva alla sua auto. Il ricordo di parenti ed amici, di quanti ne apprezzano il sacrificio è sempre vivo. Dopo la messa di suffragio celebrata da padre Francesco, il corteo si è diretto nella piazza a lui dedicata ed ai piedi del busto di bronzo è stata deposta una corona. Il sindaco Grizzanti e il dott. Bova della prefettura di Caltanissetta ne hanno brevemente ricordato la figura.
Vogliamo ricordarlo con la poesia che l’ingegnere Stefano Diprima (Sutera 1927 - Campofranco 2016) gli ha dedicato ispirandosi al padre che ogni giorno contemplava, seduto, per molte ore, circondato dagli amici, la statua del figlio.

Come ogni giorno
io vengo a te.
Cerco le carezze
del tuo sguardo.
Ma i tuoi occhi,
annegati nel bronzo,
non mi vedono.
Tu, figlio, guardi lontano.

Gli amici seduti
a farti corona.
gli uomini
che conoscesti,
che ti amarono,
cercano
il mio saluto.
Poi si rivolgono a te.
Tu, figlio, guardi lontano.

Da loro, da me
avesti la fierezza
che ti uccise.
Bastione nei secoli
questa montagna,
ieri a Barletta
oggi a Palermo,
resiste ai soprusi.
Tu, figlio, guardi lontano.

La mia vecchiaia,
la nostra tavola,
la nostra montagna
sono senza di te.
I miei occhi di carne
sono pieni di lacrime.
Tu, figlio, guardi lontano.

Non freneranno
il nostro impegno.
Non spegneranno
le nostre speranze.
Non annulleranno
il tuo sacrificio.
So che noi tutti,
con te, guarderemo lontano.