Inaugurato a Sutera un sentiero naturalistico

Sabato nove dicembre è stato inaugurato dal sindaco Giuseppe Grizzanti un percorso naturalistico che intende valorizzare la zona di Santa Croce e Donna Spusa.
In collaborazione con la Forestale, nei giorni precedenti era stata posta una segnaletica e realizzate delle panchine su cui riposare lungo il tracciato, mentre dei pannelli illustrativi sotto una capannina in legno all’inizio del sentiero, di fronte alla pizzeria Pineta, ne anticipavano andamento e dimensioni. Proprio la capannina che illustrava il percorso è stata bruciata due notti prima dell’inaugurazione, con l’intenzione immediata di rovinare la festa ed impedire, si ipotizza, l’apertura di un nuovo territorio alle passeggiate dei suteresi e di chi, più in generale, ama gli ambienti dove le tracce dell’uomo sono ancora scarse.
Il grave atto di intimidazione ha finito per dare più visibilità alla iniziativa a cui hanno partecipato molte persone, tra cui il sindaco di Campofranco Rino Pitanza, i ciclisti della Sicani Bike di San Giovanni Gemini e giovani ciclisti di Sutera che si sono lanciati per primi ad aggredire il percorso lungo. Poi, a piedi, tante donne e uomini, nonostante il freddo ed il vento.
Il percorso tra le nostre colline è abbastanza agevole, avendo un dislivello massimo di circa cento metri ed un tracciato doppio. Chi vuole fare quello, più breve, di due chilometri gira intorno a Santa Croce in una mezz’ora abbondante. Chi preferisce l’altro di tre chilometri, in meno di un’ora arriva a costeggiare anche Donna Spusa. Entrambi hanno la possibilità di immergersi nei nostri boschi, godere della visione di Monte Conca e Rocca Spaccata, il cubulo Scibetta, in gesso, ancora integro.
Con le belle giornate ed i visitatori a piedi o in bicicletta che cominceranno ad animare le nostre giornate nella prossima primavera, Sutera è pronta ad offrire, oltre al percorso delle miniere, un’altra opportunità per diversificare la propria offerta turistica ed economica.
Ma intanto abbiamo cominciato a percorrerla noi.

Mario Tona