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Promossa da Giuseppe Giambrone del
Rotary
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- Giornata della Legalità al Liceo
Classico Meli di Palermo
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Si è
tenuta il 15 febbraio 2018 al Liceo Classico Meli di Palermo,
struttura scolastica frequentata da circa 1.200 giovani di varie
classi la Giornata della Legalità, voluta dal presidente della
commissione della Legalità e Cultura dell’Etica del Rotary
International avv. Giuseppe
Giambrone (originario di
Campofranco).
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Sono
intervenuti il Presidente del TAR Sicilia dott. Calogero
Ferlisi (originario di
Sutera), il GIP di Palermo dott. Nicola Aiello, il presidente
dell’Ente Parco dei Nebrodi dott. Giuseppe Antoci e della prof.ssa
Isabella Albanese del Meli.
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La
prof.ssa Albanese introducendo i relatori ha voluto ringraziare il
Rotary e l’avv. Giambrone per l’impegno decennale sul percorso
della legalità che ha avuto riscontro con l’istituzione permanente
della Commissione della Legalità e Cultura dell’Etica di Roma e
che impegna i ragazzi delle scuole per tale iniziativa.
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I temi affrontati sulla legalità e
soprattutto sul tema dell’anno che il Rotary imprime ai ragazzi
come linee guida per partecipare al Concorso nazionale del progetto
interdistrettuale hanno entusiasmato i giovani presenti
nell’Auditorium che volutamente hanno richiesto una successiva
conferenza.
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L’intervento
del Presidente del TAR dott Ferlisi che ha enunciato i principi del
giusnaturalismo percorrendo in maniera esplicativa e diretta i
compiti delle competenze nelle materie di pertinenza della pubblica
amministrazione ha colto un interesse preminente accostandosi ad una
chiara e pregnante realtà che spesso non si conosce.
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Il
dott. Antoci ha relazionato del suo impegno costante a difesa
dell’ambiente nella lotta alla legalità contro la mafia dei
pascoli, ha raccontato l’episodio ed il momento del suo attentato
subito ed il suo esempio concreto è sfociato nell’approvazione del
nuovo codice di antimafia nel novembre 2017 dove è stato inserito il
protocollo di legalità Antoci con modifiche al procedimento di
applicazione delle misure di prevenzione con Legge, 17/10/2017 n°
161, G.U. 04/11/2017
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Il
dott. Aiello GIP del Tribunale Penale di Palermo, nella sua relazione
richiamando e traendo spunto da quanto predetto dal relatore Antoci
ha attirato l’attenzione dei ragazzi parlando di casi di stalking,
materia molto sentita per i vari processi penali in corso e
soprattutto richiamata dalla recente riforma del codice antimafia
2017, in quanto è stata ampliata la platea dei soggetti destinatari
delle misure di prevenzione personali e patrimoniali: vi rientrano
anche gli indiziati del reato di assistenza agli associati e di
associazione a delinquere finalizzata alla commissione di delitti
contro la pubblica amministrazione, terrorismo, truffa aggravata per
il conseguimento di erogazioni pubbliche e stalking.
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L’avv.
Giambrone componente della Commissione Legalità del Distretto 20180
di Roma e Presidente della Commissione Interdistrettuale, ha esposto
l’iniziativa “Legalità e Cultura dell’Etica” un’azione di
pubblico interesse realizzata dal Rotary, che ha come obiettivo
“la promozione e la diffusione
– soprattutto tra i giovani - della cultura della legalità e
dell’etica, con
relativa promozione civica e crescita sociale”
che
impegna, coinvolge e raggiunge un
gran numero di soggetti, dentro e fuori del Rotary, affiancandosi
anche a pubbliche Istituzioni di formazione dei giovani.
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Sostiene,
inoltre, che le relazioni di elevato spessore quelle impartite dagli
autorevoli relatori di turno, tutte lezioni magistrali sono capaci di
trasmettere ai giovani una piena consapevolezza sulla importanza
della etica e della legalità, tale da renderne la valorizzazione le
loro potenzialità e risorse. “Vogliamo e dobbiamo trasmettere
entusiasmo – ha detto Giambrone - perché se facciamo mancare ai
nostri giovani la possibilità di conoscere e apprezzare i valori
dell’etica e della legalità, facciamo mancare loro anche la
possibilità di emanciparsi dal bisogno e di realizzare i propri
sogni, con il rischio di lasciarli andare verso le vie pericolose
delle devianze”.
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Infine
il ricordo di chi per difendere questi valori ci ha rimesso la vita
il giudice Borsellino che diceva:
La lotta alla legalità
deve essere innanzitutto
un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza
del fresco profumo della
libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale,
dell’indifferenza, della contiguità e, quindi, della complicità.
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Nella
foto, da sinistra:
Isabella Albanese del Meli,
Giuseppe Giambrone, Calogero Ferlisi, Giuseppe Antoci, Nicola Aiello.