La Voce di Campofranco N. 500
Un’altra tappa sempre al servizio della comunità
Con
orgoglio, lasciatecelo scrivere, presentiamo il numero 500 de La Voce
di Campofranco, che esce nel 57° anno della sua fondazione. Il n. 1
pubblicato nel settembre 1961, per la volontà e la tenacia
pastorale del suo fondatore don Nazareno Falletta, dotato
d’un’intelligenza lungimirante, come dimostrano le tante
manifestazioni, attività e tradizioni, da lui promosse, che dopo
decenni continuano a rivivere e a perpetuarsi.
Molto
è cambiato da allora ad oggi. Gli indirizzi dei nostri lettori
venivano scritti a mano da padre Nazareno accanto alla testata del
giornale e lo spazio dedicato alle notizie locali era limitato a
qualche colonna e raramente a un’intera pagina. Il giornale era
formato di quattro pagine soltanto. Dal novembre 1969, n. 87, si
cominciò a scrivere gli indirizzi con la macchina da scrivere
Olivetti 22 e a stamparli, in diverse copie con il ciclostile, per poi
incollarli uno per uno sulla copia del giornale. Da quel numero tutte
le quattro pagine cominciarono a riempirsi di fatti e avvenimenti
locali.
La
nuova veste editoriale coincise con la nomina di don Vincenzo Antinoro
ad arciprete parroco della parrocchia San Giovanni Ev.; la visita di
don Nazareno Falletta alla comunità di emigrati campofranchesi a
Milano e ad Asti, la prima visita in assoluto di un prete ai propri
emigrati al Nord d’Italia; l’inizio della collaborazione
dell’attuale direttore responsabile prof. Vincenzo Nicastro.
In
tutti questi anni il giornale si è arricchito di pagine, di
validi contenuti e di preziose collaborazioni, che da decenni hanno
oltrepassato l’orizzonte paesano. Ci attendono tempi difficili
poiché l’era digitale minaccia l’esistenza della
comunicazione tradizionale su carta. Per non parlare dei costi che
lievitano in continuazione.
Un
grazie sincero ai collaboratori e ai lettori, che con generosità
fanno pervenire il loro contributo, che è indispensabile per la
sopravvivenza del giornale.
La Redazione