“La Parola” – 5
Padre nostro… Venga il tuo Regno, sia fatta la tua volontà …

Continuiamo la nostra riflessione sul Padre nostro meditando adesso le altre richieste della prima parte: Venga il tuo Regno; Sia fatta la tua volontà; Come in cielo, così in terra.
 Quando diciamo “Venga il tuo Regno”, noi riconosciamo che il  Regno indica la Potenza del re, la Sua Signoria, quindi tutto ciò che è costituito, ordinato, armonizzato in Lui: l'instaurazione del Regno significa cieli nuovi e terra nuova, il peccato dell’uomo ha fatto  in modo che  la creazione è entrata in un completo disordine, e c’era bisogno che Dio stesso intervenendo in noi ci liberasse da quel disordine interiore per ristabilire la nuova Creazione inaugurata da Cristo e dalla Vergine Maria. Il Tuo regno non è nell’ordine del potere di questo mondo: è la signoria del tuo amore nei nostri cuori, ed è la nuova umanità che nasce dove la legge dei rapporti umani non è più quella della forza e della sopraffazione, ma quella della giustizia, del reciproco perdono e della pace. Perciò, il Tuo regno è già venuto in Colui, che in persona è la nostra pace, il Tuo Figlio Gesù; e che deve ancora venire, perché quanto in Lui ci è stato rivelato ed offerto prenda corpo nella nostra vita, nella vita dei popoli e nei rapporti fra le nazioni. Il Tuo regno è venuto nella forma del dono e della promessa, viene nella carità vissuta e nella fede, che cambia il cuore e la vita, verrà quanto Tu sarai tutto in tutti e il mondo intero sarà la Tua patria. Verso quell’ora di luce e di bellezza siamo tutti in cammino: e invocare l’avvento del Tuo regno ci aiuta a restare vigili nella speranza, a misurare la scena delle cose penultime Quando noi diciamo venga il tuo regno chiediamo a Dio che si realizzi quel regno sempre a partire da chi invoca per allargarsi subito al "noi". Quindi il Suo Regno comincia nel nostro cuore liberato, pacificato, unificato, orientato definitivamente… il desiderio e l’invocazione non può che estendersi a tutti e a tutte le cose. “Il mio regno non è di questo mondo”. Il Regno è la vittoria definitiva di Cristo su satana. Se noi chiediamo a Dio che venga il nuovo regno riordinato da Gesù. Certamente anche noi per primi dobbiamo comportarci per istaurare un regno di pace, d’amore, di gioia.
“Sia fatta la tua volontà”. Questa invocazione ci ricorda immediatamente le parole di Gesù nel Getzemani “non la mia, ma la tua volontà sia fatta” Quando nel momento più difficile della vita di Gesù di fronte nella coscienza umana di Gesù è prossima la sua morte in croce Gesù prega dicendo << Padre se è possibile passi da me questo calice>> e continua ma “non la mia, ma la tua volontà sia fatta”. Gesù accetta volontariamente di offrirsi al Padre per il nostro riscatto. Per noi quando nel Padre Nostro diciamo queste parole   dobbiamo pensare al nostro adeguamento del pensare del sentire e del volere, ma soprattutto nel fare, il Progetto che il Padre ha per noi e per tutti e che  tante volte abbiamo  sciupato col nostro velleitarismo con i nostri  incaponimenti; ma il Signore ci dona la Sua luce per ‘vedere’ e riconoscere la sua Volontà e la Sua Grazia per aderire, e adeguarvi la nostra perché a volte costa anche molto, ma se ci pensiamo bene, dobbiamo riconoscere che è l’unica cosa che vale.” Invocare che la tua volontà si compia, significa domandare che la tua bellezza trionfi sull’intera scena del nostro cuore, della nostra vita e della storia del mondo. Aiutaci, allora, a comprendere la tua volontà per ciascuno di noi, e dacci la forza e la gioia di realizzarla.  Liberaci da ogni attaccamento o paura, che ci impedisca di realizzare il tuo disegno nella nostra vita.
Però deve avere un’adesione perfetta ci fa capire come fare la volontà del Padre significhi portare il cielo, cioè la Sua perfezione, bellezza bontà, verità qui sulla terra e diventare veri, autentici, perfetti operatori della volontà del Padre e così operando nel Signore avviene la nostra trasfigurazione. infatti siamo impastati di terra, ma siamo fatti per il cielo... e così si compie il progetto di Dio Padre-madre che in noi. Guardando a Colui che è in persona, l’alleanza della terra e del cielo, il tuo Figlio e Salvatore nostro Gesù Cristo, e imitando Lui, noi sappiamo di poter fare la Tua volontà nella gioia della comunione dei santi, tirando nel nostro avvenire della patria promessa. Aiutaci a camminare in questa compagnia bella, che unisce l’eternità e il tempo, e fa’ della terra anticipo del cielo, permettendoci di vivere i giorni feriali col cuore della festa.

Diac. Vincenzo Esposito