Campofranco 6 maggio 2018
VI Convegno regionale della Pia Unione Primaria di Santa Rita da Cascia
Oltre mille i partecipanti provenienti da ogni parte della Sicilia per testimoniare la loro devozione
Domenica 6 maggio 2018 è un giorno tra i più memorabili,
interessanti e importanti da scrivere nelle pagine della storia
religiosa di Campofranco, particolarmente in riferimento alla devozione
verso Santa Rita da Cascia.
Sicuramente padre Nazareno Falletta (1910-1998), zelante cultore della
Santa degli “impossibili” e rettore della Chiesa omonima,
da Lassù ne avrà gioito compiaciuto.
L’appuntamento regionale si è tenuto nel Palazzetto dello
Sport, ambiente adatto per ospitare oltre mille devoti giunti da ogni
parte dell’isola e accolti con tanto calore ed entusiasmo dai
confratelli della Pia Unione di Campofranco.
L’appuntamento era stato preceduto, la sera precedente, dalla
processione della “Via della Spina” per le vie del paese
portando a spalla l’antico simulacro della Santa, che la
rappresenta mentre prega, in ginocchio.
Il Convegno è iniziato, alle 10.00 con i saluti del parroco di
Campofranco, don Luciano Calabrese; dell’assistente ecclesiastico
della PUP della Sicilia, don Davide Di Mare; dell’assistente
ecclesiastico generale padre Ludovico Maria Centra O.S.A.; del
responsabile e principale promotore della PUP di Campofranco, il
giovane Giuseppe Favata; del sindaco di Campofranco, Rosario Pitanza.
“Campofranco sin dal primo momento - ha ricordato
Giuseppe Favata - ha accettato con entusiasmo di ospitare questo VI
Convegno. Insieme a don Luciano Calabrese e a don Maurizio Nicastro,
eravamo a Palermo a commissionare la nuova aureola, quando ho ricevuto
la prima chiamata di don Davide Di Mare. Penso che quello sia stato un
segno che Rita voleva manifestare”. Il desiderio di tutta la
comunità campofranchese stava per concretizzarsi per
l’abbraccio spirituale con tutte le altre realtà Pie
Unioni di Sicilia. E il 6 maggio sono state presenti quelle già
costituite nei comuni di: Alessandria della Rocca, Augusta, Calamonaci,
Caltabellotta, Enna, Licata, Marianopoli, Menfi, Messina, Ribera,
Riposto, Viagrande.
E poi, ancora, gruppi spontanei di devoti provenienti da: Alimena,
Bisacquino, Caltanissetta, Catania, Milena, Pietraperzia, Santa
Caterina Villarmosa, Sommatino, Sutera, Valguarnera, Vallelunga
Pratameno, e da altri paesi della Sicilia.
Alle 10.30 don Luciano Calabrese ha presieduto il rito
dell’accoglienza della Reliquia di S. Rita, seguita dalla
preghiera dell’”Ora media”.
Subito dopo, tutti i presenti hanno seguito con grande attenzione la
catechesi sul tema “Amare con la misura dell’Amore
Divino” con le profonde riflessioni esposte con un linguaggio
semplice e chiaro da padre Gabriele Ferlisi O.A.D, già superiore
generale degli Agostiniani scalzi, originario di Campofranco.
Il momento più solenne è stata la concelebrazione
eucaristica presieduta da padre Ludovico Maria Centra ed animata dal
Coro parrocchiale di Marianopoli. Padre Ludovico, all’omelia, ha
ricordato l’importanza del convegno e il significato della
devozione alla Santa di Cascia
Al termine è stato letto dalla segretaria generale della PUP,
Alessandra Paoloni, il messaggio inviato da Suor Maria Rosa
Bernardinis, Madre Priora del Monastero di Cascia, in cui scrive, tra
l’altro: Il tema che è stato scelto quest'anno per il
Raduno è veramente impegnativo: "Amare con la misura dell'Amore
Divino". Sapete come si completa questa frase agostiniana? "La misura
dell'amore divino è amare senza misura"! Perciò senza
calcolo, sempre. Perché così ci ama Dio e in Gesù
ce l'ha dimostrato.
S. Rita lo ha capito bene e oggi ci è Maestra. Non è
facile, come non lo è stato neppure per Lei; ma non è
impossibile, perché è lo stesso Spirito Santo, che ha
animato Lei, che oggi può farlo con noi, se Lo lasciamo
lavorare.
Dopo la pausa pranzo, il “Corteo storico Città di
Castelvetrano”, sempre all’interno del Palazzetto dello
Sport, ha rappresentato magistralmente la vita di Santa Rita,
riscuotendo il generale apprezzamento del pubblico presente.
Ha fatto seguito la processione del simulacro di Santa Rita, che
accompagnato dai devoti e dalle note festose del Complesso Bandistico,
Michele Saia”, ha percorso, partendo dallo spiazzale del
Palazzetto dello Sport, le vie Piave, Vittorio Emanuele, Umberto, San
Giuseppe e concludersi davanti alla Chiesa omonima, con
l’intitolazione ufficiale della piazza a Santa Rita. In effetti,
ha ricordato lo stesso sindaco Rosario Pitanza, questo largo davanti
alla chiesa è stato chiamato impropriamente Piazza Santa Rita,
sin dai tempi di padre Nazareno Falletta.
Concludiamo con i ringraziamenti espressi da Giuseppe Favata nome della
Pia Unione di Campofranco. Giuseppe Favata, animatore instancabile e
promotore della Pia Unione a Campofranco con il sostegno
dell’allora parroco don Alessandro Rovello, ha ringraziato don
Davide Di Mare, i responsabili regionali Lilla Buggemi e Antonio
Marino, padre Ludovico Maria Centra e Alessandra Paoloni per la loro
preziosa presenza a dimostrazione della vicinanza al Monastero di
Cascia, la Madre Priora suor Maria Rosa Bernardinis e la
Comunità delle Monache di Cascia, padre Gabriele Ferlisi,
campofranchese d.o.c. per aver accettato invito ed essere venuto da
Roma.
Giuseppe Favata ha ringraziato i sacerdoti don Luciano Calabrese e don
Maurizio Nicastro per avere incoraggiato e sostenuto la promozione del
Convegno, il sindaco Rosario Pitanza e l’Amministrazione comunale
per aver messo a disposizione il Palazzetto dello Sport, Gero Adamo
nelle vesti di gestore del Palazzetto, il Comando dei Carabinieri, i
Vigili Urbani, i volontari della Protezione civile “Giubbe
Verdi” ed “E.R.A.”, l’Associazione Giovani
Santa Rita, la Compagnia Teatrale “Luigi Capuana” di
Campofranco per aver offerto il servizio di amplificazione; il
Complesso Bandistico “Michele Saia” di Campofranco, la
Corale parrocchiale “San Prospero martire” di Marianopoli,
il famoso Corteo Storico “Santa Rita” di Castelvetrano e
tutti gli appartenenti alla Pia Unione di Campofranco per la grande
disponibilità, l’entusiasmo, l’umiltà e il
perfetto svolgimento delle mansioni ricoperte per assicurare la
perfetta riuscita dell’organizzazione del convegno, dal momento
dell’accoglienza nella mattinata sino al saluto, nel tardo
pomeriggio, rivolto in chiusura a tutti i partecipanti.
Vincenzo Nicastro