Un importante intervento di restauro conservativo e di reintegro a ricordo e per desiderio della Contessa Iride Gabriella Salati (1925-2017)


L’antica confraternita dei Sabatini, composta da devoti a servizio della Beata Vergine di San Luca dal lontano 1721, annovera fra i manufatti antichi in propria dotazione, due insegne processionali di legno scolpito eseguiti nel secolo XVIII. Queste ora sono testimonianza di elegante e prezioso esempio dello stile Barocchetto che fu imperante, fondandosi sull'opera di artisti quali Stefano Orlandi e Pio Pamphili. Il primo fu celebre "quadraturista" ed ornatista afferente alla petroniana Accademia Clementina, mentre il secondo tu celebre incisore ed ideatore di decori. Le sue incisioni furono apprezzate in ambito europeo e a volte ricopiate senza citarne l'autore (l'architetto Antonio Visentini, Veneziano, uno di questi che riprendendo le "idee" non città mai le fonti). Le due opere lignee consistono in "scudetti" a doppio fronte, che contengono dipinta l'immagine della nostra Beata Vergine di San Luca (come in quel secolo era iconograficamente visibile). In controparte lo scudetto con- tiene la seguente dicitura, realizzata a fine pennello: "congregazione dei sessantatré devoti della B. detti Ii Sabatini". A causa di un lungo deposito e per vicissitudini storiche, queste insegne scolpite presentavano mancanze nelle volute di contorno, dell'ornato, che dall'origine si presentavano laccate in "verde antico" e dorature per la "Iumeggiatura" di moda in quel secolo XVIII. Esse quindi non rendevano più sufficiente onore e decoro alla Processione annuale per le Rogazioni alla nostra Patrona. Le insegne in oggetto infatti sono le prime a comparire processionalmente lungo il percorso, entrando e uscendo dal Santuario o dalla Cattedrale Metropolitana di San Pietro.
Il triste stato di conservazione fu notato dalla devota contessa Iride Gabriella Salati che espresse la volontà di farle adeguatamente restaurare. Di solida cultura, ella in vita si era distinta per i profondi principi cristiani, elargendo le proprie energie operando sia nell'aiuto anonimo ai bisognosi, sia sostenendo operazioni culturali per la conservazione del patrimonio artistico. Fin da giovane sostenne i diritti della figura femminile materna all'interno della famiglia e nella società civile che si era rinnovata con il periodo post bellico (1945). Quindi da cattolica condivise le idee di una necessaria indipendenza culturale ed economico/lavorativa delle donne, proprio per un processo civile. Ora, terminati i lunghi e necessari restauri, i figli hanno consegnato alla confraternita dei Sabatini le due preziose insegne, reintegrate e restaurate magistralmente dall'intagliatore/scultore Flavio Belietti e dal doratore/laccatore Alessandro Castellari, entrambi cittadini bolognesi. Nelle Celebrazioni della discesa della Beata Vergine di San Luca in questo maggio dell'anno 2018 la Confraternita ringrazia la contessa Iride e in sua memoria la ricorda con una prece.
per la Confraternita dei Sabatini
Patrizia Mattioli
(vedi La Voce di Campofranco, n. 495, marzo-aprile 2017, pag. 14: Ilde Gabriella Salati è tornata alla Casa del Padre)