Sutera, Via Crucis dei ragazzi
Come ogni anno, nei venerdì di Quaresima le comunità cristiane commemorano il percorso doloroso di Gesù Cristo che si avvia alla crocifissione sul Golgota, attraverso il cammino di preghiera, di riflessione e di penitenza della Via Crucis o Via Dolorosa, costituita da 15 fermate o stazioni che si concludono con la Risurrezione.
Tale pratica popolare ha origini antichissime. Pare che sia stata diffusa dai pellegrini provenienti dalla Terrasanta e dai frati Francescani Minori che custodivano i Luoghi Santi della Palestina.
L’ultimo venerdì di Quaresima la comunità ecclesiale di Sutera è stata invitata a meditare la Passione di Cristo attraverso la Via Crucis vivente che ha avuto come protagonisti i bambini e i ragazzi della Parrocchia, seguiti in modo esemplare da catechisti e genitori.
Gli attori, ben calati nelle loro parti, hanno coinvolto l’intera folla che li ha attorniati per le stradine che si snodano attorno alla Chiesa di Sant’Agata, partendo dal sinedrio (collocato nella piazza) fino alla chiesa, luogo della Resurrezione.
Le lettrici (Anita Modica, Giovanna Schillaci, Gaia Carruba, Maria Sofia Nola, Francesco Pardi, Alessia Lo Bue, Elisa Pardi, Aurora Piazza, Paolino Carruba, Nadia Salamone, Alessia Castelli) hanno presentato le varie stazioni, poi rappresentate dai vari personaggi: Francesco Di Giovanni (Gesù); Jacopo Turone (Pilato); Giuseppe Nola, Matteo Lo Bue, Antonino Schillaci, Onofrio Orlando (soldati); Emma Pillitteri, Asia Difrancesco (ancelle); Yader Raimondi (sommo sacerdote); Alberto Carruba, Alfredo Ferlisi (sacerdoti); Samuele Dilena, Andrea Lo Bue (ladroni); Francesco Consiglio, Mattia Nola, Matteo Salamone, Federico Minuta (soldati); Aurora Vitellaro (Madonna); Yedrail Raimondi (S. Giovanni); Chiara Nola (Maria di Cleofa); Michelle Raimondi (Maddalena); Michele Nicastro (Cireneo); Beatrice Mattina (Veronica); Ilaria Mulè, Sofia Difrancesco, Serena Carruba (Pie Donne);Simone Di Carlo (Giuseppe d’Arimatea); Alessio Schillaci ( Nicodemo).
Il Cammino è stato un momento di profonda preghiera che ha avvicinato piccoli e grandi alla Passione di Cristo. La compostezza e la bravura dei più piccoli, da veri evangelizzatori, ha spronato gli adulti ad immergersi in maniera profonda nel Mistero.
Un plauso va a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della pia pratica, in modo particolare ai catechisti e al coordinatore, P. Francesco M. Miserendino.
Carmelina Sanfilippo